“10 tavoli per 100 panchine”, dialogo con Alessia Montani tra cultura e antiche semenze
Nell'ambito dell'iniziativa "100 panchine per Roma", il coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso Francesco Saverio Teruzzi propone una serie di video-confronti sulla scia dei temi trattati dal Rebirth Forum Roma. La seconda intervistata è Alessia Montani, ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso e fondatrice delle start-up M'AMA.SEEDS e Slow Flow. "La nostra identità culturale e le vecchie culture - ha affermato - vanno ripristinate e conservate in un'ottica non nostalgica, ma estremamente innovativa. Queste vanno recuperate per arrivare a un futuro che sia sostenibile".

“È un’occasione per parlare di cultura e cittadinanza attiva, come se fossimo ai tavoli del Rebirth Forum” con queste parole Saverio Teruzzi ha presentato il nuovo ciclo di interviste proposte nell’ambito di 10 tavoli per 100 panchine e del progetto 100 panchine per Roma. Si tratta, come riportato in un nostro precedente articolo, di un progetto partecipato, socialmente utile e a basso impatto ambientale, che prevede l’installazione di cento panchine di plastica riciclata in differenti aree di Roma; ricordiamo, a questo proposito, che fino al 30 aprile è possibile effettuare una donazione – di almeno 10 euro – per le panchine collettive tramite la campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso. Con la serie di interventi, Saverio dà voce a vari attori del contesto romano impegnati nel Rebirth Forum di Roma e nel relativo cantiere di lavoro. Dopo la prima puntata, che ha visto come protagonista il curatore del Museo delle Periferie Giorgio de Finis, vi proponiamo la seconda intervista. È intervenuta, in questa occasione, Alessia Montani, ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso e fondatrice delle start-up M’AMA.SEEDS e Slow Flow.

Perché investire in cultura?
La cultura, così come l’arte, è un fattore determinante e strategico per raggiungere l’eccellenza e per formare una coscienza etica.

Qual è la connessione tra arte e antiche semenze?
L’arte e la cultura sono collegabili alle antiche semenze che fanno parte del nostro patrimonio, al pari di un’anfora antica o di un qualsiasi altro bene culturale. Ritengo che la cultura sia un valore inestimabile da valorizzare e considerare come un patrimonio. La nostra identità culturale e le vecchie culture vanno ripristinate e conservate in un’ottica non nostalgica, ma estremamente innovativa, vanno recuperate per arrivare a un futuro che sia sostenibile.

Una definizione per Roma e tre parole per il suo futuro
Roma, la città eterna, è come una meravigliosa donna che però, in questo momento, è un po’ fané, e quindi ha bisogno di grandi restauri e ritocchi. Serve quindi di una grande rinascita che speriamo sia vicina. Le tre parole chiave per il futuro? Sostenibilità, energia e bellezza.