2020: l’Anno Internazionale della Salute delle Piante
L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura ha proclamato quest'anno come "International Year of Plant Health", per promuovere la prevenzione e la tutela di alberi e vegetali. "Le piante - così il Direttore Generale della FAO Qu Dongyu - costituiscono la base della vita sulla Terra e sono il pilastro più importante della nutrizione umana. Ma non possiamo dare per scontato che godano di buona salute".

Si sa, in ogni nuovo inizio le aspettative sono alte. Le novità hanno spesso il gusto di intraprendenza e buone intenzioni, ma che poi sfocino nel traguardo ipotizzato non è affatto scontato. L’inizio di un nuovo anno è l’esempio lampante: c’è chi si prefigge di perdere un vizio, chi di cominciare uno sport, chi di seguire una dieta più sana; insomma, non solo micro promesse personali, ma anche macro obiettivi che riguardano la società o l’ambiente che ci circonda. Una delle più grandi criticità globali riguarda proprio l’ambito green e, rimanendo in tema di buoni propositi, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) ha lanciato l’Anno Internazionale della Salute delle Piante – in precedenza proposto dal governo finlandese – per il 2020. Un ‘titolo’ per questi dodici mesi che ha la funzione di trasmettere un messaggio: proteggere la salute delle piante può aiutare a porre fine alla fame, ridurre la povertà, tutelare l’ambiente e dare impulso allo sviluppo economico. I dati forniti dalla FAO attraverso una nota nel proprio portale web parlano da sè: le piante costituiscono l’80% del cibo che mangiamo e producono il 98% dell’ossigeno che respiriamo, tuttavia sono esposte alla costante e crescente minaccia di malattie e parassiti. Ogni anno, inoltre, fino al 40% delle coltivazioni mondiali viene distrutto da malattie e parassiti, con conseguenti perdite commerciali di oltre 220 miliardi di dollari, con milioni di persone ridotte alla fame e gravissimi danni all’agricoltura. Anche il raggiungimento dei 17 goals dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite non può non passare da politiche e interventi risponsabili che preservino la salute delle piante.

La questione è stata messa in luce a margine della riunione del Consiglio dell’Agenzia delle Nazioni Unite – occasione in cui è stata lanciato l‘International Year of Plant Health – dal Direttore Generale della FAO Qu Dongyu: “Le piante costituiscono la base della vita sulla Terra e sono il pilastro più importante della nutrizione umana. Ma non possiamo dare per scontato che le piante godano di buona salute. Come per la salute umana o animale, anche per le piante prevenire è meglio che curare”. Alle sue parole hanno fatto eco quelle di António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite: “In questo Anno Internazionale e in tutto il Decennio di Azione per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile destiniamo le risorse necessarie e aumentiamo il nostro impegno per la salute delle piante. Interveniamo per il bene delle persone e del pianeta”. Dalle parole bisognerà passare ai fatti, con una serie di obiettivi da portare avanti nei prossimi mesi: sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, evidenziare gli effetti della salute delle piante sulla sicurezza alimentare e sulle funzioni degli ecosistemi, condividere le migliori pratiche su come mantenere le piante in buona salute tutelando al tempo stesso l’ambiente. Per coinvolgere il pubblico e approfondire le conoscenze sugli argomenti in questione, la FAO ha lanciato un concorso fotografico rivolto a fotografi dilettanti e professionisti, che saranno invitati a condividere foto di piante in buona e in cattiva salute. Rimando su questi topic, è stato programmato a Torino – dal 4 al 6 giugno – il festival Plant Health 2020, che porrà sotto i riflettori le questioni green attraverso conferenze, appuntamenti e concerti.


Per contribuire attivamente sugli obiettivi dell’Anno Internazionale della Salute delle Piante è possibile visionare una nota sul sito della FAO cliccando qui.