All’Istituto Italiano di Cultura di Parigi “Michelangelo Pistoletto e la Cittadellarte”
Questa sera - 1 ottobre - è in programma un doppio appuntamento all'IIC della capitale francese: un incontro che vedrà il maestro biellese in conversazione con Anna Zegna e la proiezione del nuovo docu-film su Cittadellarte.

Da Biella a Parigi per porre sotto i riflettori l’arte socialmente responsabile e le relative pratiche di Cittadellarte: questa sera, a Parigi, si terrà l’evento a ingresso libero Michelangelo Pistoletto et la Cittadellarte – Art, entreprise & territoire, previsto nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura della rue de Varenne 50. L’appuntamento – organizzato dall’IIC con la collaborazione di Cittadellarte, Fondazione Zegna, Comune di Biella e Fondazione Cassa di Risparmio di Biella – prenderà il via alle 19 e vedrà come primo incontro un talk del maestro biellese, che converserà con la presidente della Fondazione Zegna Anna Zegna. Da oltre 20 anni,  infatti, Anna Zegna – con la Fondazione di famiglia – è attiva nella relazione creativa con Pistoletto nel rapporto tra arte, territorio e impresa, portando avanti una collaborazione nata nel 1929 tra Ettore Pistoletto Olivero, padre del maestro, ed Ermenegildo Zegna, fondatore del gruppo Zegna.

Il dialogo in questione, intitolato Le Troisième Paradis et la cité idéale: Biella Cittadellarte (Il Terzo Paradiso e la città ideale: Biella Cittadellarte), si articola sull’esperienza di Cittadellarte, quale fucina di talenti e motore della trasformazione sociale del territorio biellese. Un’esperienza unica con al centro il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, che si identifica profondamente con i valori che ispirano il rinnovamento attraverso eccellenza tessile, creatività, sostenibilità, arte, cultura e passaggio generazionale consapevole.
L’evento, inoltre, vedrà la partecipazione di Fabio Gambaro (direttore dell’IIC di Parigi), Alberto Cirio (Presidente della Regione Piemonte), Claudio Corradino (sindaco di Biella) e Paolo Naldini (direttore di Cittadellarte).

In serata, dopo lo speech, sarà proiettato il docu-film Cittadellarte: pratiques d’art responsable (Cittadellarte: pratiche artistiche responsabili) di Manuele Cecconello (Italia, 2019, 20′): vent’anni di arte al servizio della società attraverso idee, espressioni, azioni e reazioni al centro di un nuovo modo di comprendere e raccontare il mondo. “Biella è oggi davvero al centro del MI-TO – commenta entusiasta Michelangelo Pistolettoi valori che vent’anni fa mi hanno spinto a portare la mia opera e le attività di Cittadellarte in un ex stabilimento tessile sulle rive del torrente Cervo sono oggi più vivi e vitali che mai e ispirano un processo irreversibile di cambiamento di tutto il Biellese”.

Meta di creativi e artisti provenienti da ogni parte del mondo, Cittadellarte e la matrice del Terzo Paradiso rappresentano un forte motivo di interesse per il territorio. “Il rapporto tra Zegna e la famiglia Pistoletto – spiega Anna Zegna, presidente dell’omonima fondazione – è di lunga data, come è ben raccontato dalla mostra ‘Padre e figlio’. Oggi noi abbiamo il compito di custodire per le generazioni future i tesori di competenza e bellezza che ci sono stati tramandati dai nostri padri e dalle nostre madri, condividendoli con il territorio che ha contribuito a renderli possibili”.

È anche nel contesto della Giornata del Contemporaneo – organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – che l’Istituto Italiano di Cultura ha invitato Michelangelo Pistoletto in Francia. “Artista di spicco internazionale – si legge in una nota sul sito web dell’IIC di Parigi dopo aver iniziato con il movimento dell’arte povera, Pistoletto continua oggi la sua entusiasmante ricerca con il progetto della Cittadellarte. Nell’ambito di questa istituzione rivoluzionaria e utopica, fondata negli anni Novanta a Biella – la città dove è nato e vive tuttora – Pistoletto immagina nuove vie per i linguaggi artistici contemporanei. Ancorata all’identità della città – attualmente candidata al Creative Cities Network dell’UNESCO – questa istituzione ha formato numerosi creatori che hanno prodotto una trasformazione accorta e responsabile del tessuto urbano e sociale”.