“Arte al Centro”, a Cittadellarte si celebrano la 25esima edizione della rassegna e i 90 anni di Michelangelo Pistoletto
Creatività, moda, sostenibilità, Terzo Paradiso: domenica 25 giugno si terrà l'inaugurazione della nuova edizione della rassegna di mostre, che, oltre a mettere in luce le pratiche artistiche di trasformazione realizzate dalla Fondazione Pistoletto e dalla sua rete internazionale, porrà sotto i riflettori il novantesimo compleanno del maestro. “Da venticinque anni - così Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte - siamo impegnati a portare l’arte al centro della vita delle persone come espressione radicale di libertà e responsabilità”.

In quali modi può l’arte porsi al centro di processi di cambiamento sociale fondati sulla responsabilità? Per esplorare questa domanda e le possibili risposte, Cittadellarte dal 1998 organizza Arte al Centro, una rassegna di mostre, performance e incontri che raccontano pratiche artistiche di trasformazione in senso di responsabilità dei contesti sociali in cui si sviluppano. Quest’anno l’evento, in programma per domenica 25 giugno a Cittadellarte, si caratterizza per una doppia ricorrenza: la 25esima edizione della rassegna e il 90esimo compleanno di Michelangelo Pistoletto. La rassegna di mostre, incontri e seminari che raccontano pratiche artistiche di trasformazione dei contesti sociali in cui si sviluppano, realizzate da Cittadellarte e dalla sua rete internazionale, sarà ad ingresso libero e si terrà dalle ore 11 alle 23 negli spazi della Fondazione Pistoletto, a Biella, proponendo mostre, performance e laboratori creativi e didattici. “Venticinque anni impegnati a portare l’arte al centro della vita delle persone – ha affermato il direttore Paolo Naldinicome espressione radicale di libertà e responsabilità. Mi avessero detto, quando abbiamo iniziato, che oggi la responsabilità sociale sarebbe stata il fondamento della visione della maggior parte delle imprese, che in centinaia di città la politica si sarebbe svolta nel segno dell’innovazione sociale e della partecipazione all’amministrazione condivisa, che lo stesso sistema dell’arte avrebbe assunto le pratiche che a Cittadellarte realizzavamo, studiavamo, esponevamo e insegnavamo (vedi ora il Leone d’Oro della Biennale di Venezia Architettura assegnato a DAAR, mentore della nostra Accademia e del programma di residenza UNIDEE e parte della piattaforma di Visible Project, oppure la direzione artistica di Documenta affidata a Ruangrupa anche loro presenti in Visible e nella nostra scuola), mi sarebbe sembrato un risultato straordinario. Ci abbiamo creduto. Certamente non è solo merito nostro. Vuol dire che c’è un movimento epocale in atto. Sono cambiati paradigmi e i costumi. Anche in senso letterale, come raccontiamo con la piattaforma Cittadellarte Fashion B.E.S.T. anche in questa XXV edizione della rassegna Arte al Centro: la moda, la nostra seconda pelle. Tante voci, tanti protagonisti, tanti straordinari progetti. Cittadellarte – ha concluso – continuerà a fare scuola di tutto questo. Imparare a imparare. A vivere in armonia ed equilibrio dinamico, creativo, plurale…

Programma

Mostre aperte a ingresso libero dalle ore 11.00 alle ore 20.00

Selfie Interview: installazione e performance su prenotazione (prenota su Eventbrite)
• Ore 11.00 Talk – Biella Città Arcipelago. Lo Stato dell’arte
• Ore 11.30 /pàs.so/ – Presentazione da parte degli artisti Ginevra Naldini e Marco Isaias Bertoglio
• Ore 12.00 Project Room Accademia Unidee – Presentazione dei progetti dell’Accademia Unidee ed esposizione degli elaborati degli alunni (saluto del direttore Francesco Monico e presentazione dei lavori degli studenti dei corsi di Socially Engaged Art e Sustainable Fashion Design del coordinatore accademico Michele Cerruti But)
• Ore 15.00 mostra Circulart 3.0
Presentazione degli artisti Agustina Bottoni, Lucia Chain e Rebecca Sforzani e performance di Huge Sillytoe
• Ore 15.30 mostra The Golden Age
Presentazione della curatrice Gabi Scardi e performance Splendore Neolitico dell’artista Matteo Nasini
• Ore 16.15 mostra Fashion to Reconnect
Presentazione dei curatori Tiziano Guardini, Luigi Ciuffreda e Camera Nazionale Moda Italiana
• Ore 17.30 assegnazione del Minimum Prize
• Ore 18.00 Preventive Peace Path Performance a partecipazione collettiva
• Ore 18.30 Moda, cultura, sostenibile, etica, consapevole – Biella Danza
Esibizione dei ballerini di Opificiodellarte in collaborazione con B.E.S.T., Claudia Squintone e Eleonora Celano
• Ore 18.45 Talk Floating Forest: uno spazio verde per la città
A cura di Hydro. Intervengono Nicholas Ferrara e Annalisa Zegna.
• Ore 19.30 performance Caro Cervo a cura di BARЯA Movement.

Scopriamo ora nel dettaglio le mostre che inaugureranno il 25 giugno.

Fashion to Reconnect
Mostra a cura di Tiziano Guardini
in collaborazione con Camera Nazionale Moda Italiana
Tra i designer partecipanti al progetto: Flavia La Rocca, Bav Tailor, Marcello Pipitone, Tiziano Guardini, Pairi Daeza, Be-Nina, Endelea, Oh Carla, Gilberto Calzolari, Pietra Pistoletto

La mostra Fashion to Reconnect, ispirata al nuovo equilibrio dinamico del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, propone abiti e oggetti moda come opere d’arte, che diventano strumento di sensibilizzazione per un cambiamento sociale responsabile. Designer, imprenditori, brand e artisti si riconnettono con la natura per creare un rapporto armonico, dove la scelta dei materiali, dei processi e il cambio di percezione della creazione stessa diventano il traino di una trasformazione virtuosa della moda. I capi – selezionati da Cittadellarte Fashion B.E.S.T. in collaborazione con CNMI e con la curatela di Tiziano Guardini – sono realizzati come pezzi unici e accompagnati da un certificato di autenticità proprio come ogni opera d’arte. In Fashion to Reconnect i designer/artisti diventano sensibili creatori di una nuova civiltà in cui il dialogo tra opposti e tra specie diverse sono la base per la creazione e ci invitano ad un viaggio meditativo verso l’abito come prima casa da abitare, la casa scelta in cui sentirsi riconnessi.

Michelle Yeoh – “Fashion for Forest”
Videoinstallazione
Un progetto di: UNECE/FAO forest and Timber Section and United Nation Television (Geneva) – in collaborazione con United Nation Development Program

Il breve documentario vuole mettere in luce lo sviluppo ed il processo produttivo di un capo sostenibile realizzato con materiali provenienti dalle foreste, in fibra cellulosica di Tencel™. Tiziano Guardini, designer della piattaforma di Cittadellarte Fashion B.E.S.T., realizza un abito speciale per la protagonista del film, ossia l’attrice premio Oscar 2023 Michelle Yeoh. Dietro le quinte dello speciale cortometraggio girato prevalentemente a Cittadellarte vi sono UN Live United Nations Web TV e UNECE/FAO (precisamente la Forestry and Timber Section della commissione economica europea delle Nazioni Unite).

Fashion For Planet Open Parliament
Videoinstallazione
Un progetto di: Cittadellarte e Cittadellarte Fashion B.E.S.T. – in collaborazione con CNMI

Una sessione parlamentare civica indetta dalla moda per condividere testimonianze e attivare un dialogo con il Pianeta. Insieme al maestro Michelangelo Pistoletto, filosofi, artisti, imprenditori, giornalisti, designer, studenti e persone di ogni estrazione e settore sono invitati a parlare con, per e a nome del pianeta e della natura. Voce per sé, voce per il mondo che ciascuno rappresenta, voce per chi non ha voce: piante, animali, fiumi, aria, mari, litorali, montagne, foreste.

CirculART 3.0
A cura di Fashion B.E.S.T. e UNIDEE Residency Programs
In collaborazione con Matteo Ward
Artisti: Augustina Bottoni, Lucia Chain, Huge Sillytoe e Rebecca Sforzani

L’arte si incontra con la moda sostenibile nella terza edizione del progetto CirculART, l’iniziativa che vede aziende, artisti e fashion designer insieme a Cittadellarte – Fondazione Pistoletto per dimostrare come, tramite un’accurata scelta dei materiali e delle filiere di approvvigionamento sostenibili, si possano esplorare nuove forme di equilibrio produttivo, progettuale e di condivisione.
Tre i concetti chiave alla base della circolarità della moda sostenibile e di questa iniziativa: Reduce – ridurre i consumi di materia prima, Reuse – riutilizzo delle materie prime e Recycling – la rigenerazione. La collaborazione con Matteo Ward punta a ricostruire la supply chain delle opere d’arte, evidenziando non solo la provenienza delle materie prime – recuperate delle 13 aziende partner – ma anche delle idee, dei ricordi e delle visioni che hanno alimentato la ricerca artistica dei 4 CirculArtist. L’obiettivo è provare a dare una forma visiva all’idea progettuale di ognuno dei lavori presentati e ispirare l’immaginazione di filiere alternative, circolari e fluide dove la sintesi tra il mondo della moda e dell’arte è protagonista.

  • Assembly For Regeneration di Agustina Bottoni
    Assembly for Regeneration è uno spazio comune realizzato con materiali tessili per riflettere su modi alternativi e più sani di produrre e consumare. In un sistema in cui la maggior parte dei consumatori ignora come sono fatte le cose o da dove provengono, questa installazione ci ricorda che i vestiti e gli oggetti per la casa sono modellati dalle persone con materiali e processi che hanno una storia, oltre che un impatto ambientale e sociale.
  • ReBeLsTrAnDs (ReB; eLsTr; AnDs) di Huge Sillytoe
    Rebel strands – Fili Ribelli – sono le strisce, i brandelli, le schegge di materiale che rifiutano di conformarsi ai processi meccanici a cui si tenta di sottoporli. Fili Ribelli rappresentano la resistenza all’essere inghiottiti dai processi di produzione industriale attualmente dominanti all’interno del capitalismo globale, dalla logica della produzione e dei profitti infiniti in continua crescita su un pianeta che invece è finito.
  • Memories of a precipitous future di Lucia Chain
    Ispirata dai cerchi imperfetti creati dai moti dell’acqua che l’artista visualizza come miraggi, mentre si immagina un futuro senza acqua e si aggrappa al ricordo e alla nostalgia di una tempesta per sopravvivere.
  • Che non siano solo macchinari di Rebecca Sforzani
    Una riflessione sul tema del lavoro scaturita dall’osservazione di una serie di divise storiche e dall’interesse nel connettere passato e futuro, ricordi e aspettative di chi vive il mondo del tessile dall’interno. Le sagome che compongono l’opera, realizzate con gli scarti delle stesse aziende che rappresentano, impersonificano le diverse figure coinvolte durante il processo. Una coralità di voci per far riaffiorare una molteplicità di punti di vista, una narrazione di professionisti e professioniste per disegnare uno spaccato dell’industria tessile in Italia oggi.

Aziende Partner: Achille Pinto S.p.a, Albini Group, Erica Industria Tessile S.p.A.,Filatura Astro Srl, G2B Srl, Lampo by Ditta Giovanni Lanfranchi S.p.A.,Lanificio Fratelli Cerruti, Lenzing, Milior s.a.s. Officina+39, Tessuti di Sondrio, Tintoria Emiliana Srl, Zegna Baruffa Lane Borgosesia.

The Golden Age + Splendore Neolitico
Installazione e performance di Matteo Nasini
a cura di Gabi Scardi

The Golden Age di Matteo Nasini è un’installazione ideata per gli spazi della Fondazione Pistoletto, in occasione di Woolscape. È composta da una struttura di fili tesi a definire uno spazio al centro del quale si trova un arazzo di grandi dimensioni, raffigurante un paesaggio vulcanico. I coni si innalzano tra mare e cielo, dando adito a una visione di bellezza e di meraviglia. Ma se la lana con cui l’opera è stata realizzata ispira un senso di familiarità, i colori dell’immagine sono fin troppo accesi. Il mare blu è luminoso, il cielo è tinto di giallo, rosse sono le fiamme che i vulcani più alti stanno eruttando. L’insieme suggerisce un’energia potente, non facile da affrontare; e infatti risulta estraneo, addirittura perturbante: questo mondo è chiaramente animato da forze soverchianti. Ogni parvenza di normalità collassa infine di fronte al paradosso di due soli che splendono nello stesso cielo. È l’impensabile. Così l’immagine, in cui si manifesta l’ansia dovuta al cambiamento climatico, si offre come allarmata proiezione di un futuro imprevedibile.
All’installazione si accompagna, il giorno dell’inaugurazione, la performance sonora Splendore Neolitico, realizzata con strumenti musicali che evocano ossa di animali. L’artista li ha creati ispirandosi a un mondo ancestrale. Il loro suono è primordiale. Il sonoro è riattivabile da parte dei visitatori lungo tutto l’arco della mostra, e fruibile grazie a una serie di scranni messi a loro disposizione. La visita alla mostra costituisce così anche una situazione atta a un momento di riflessione; un’occasione in cui attivare un pensiero propositivo, progettuale, rispetto al tema del paesaggio troppo spesso interpretato solo come una commodity a disposizione. L’esistenza umana deve potersi svolgere in una delicata reciprocità con il mondo intorno. Solo questo può contribuire a ristabilire il necessario equilibrio.

Nell’ambito di Woolscape, un progetto di DocBi, Fatti ad arte, Cittadellarte, Viaggiemiraggi.
Con il sostegno di: Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRB.

Il progetto è realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando «In luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori» della Missione Creare attrattività dell’Obiettivo Cultura, che mira alla valorizzazione culturale e creativa dei territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta rendendoli più fruibili e attrattivi per le persone che li abitano e per i turisti, in una prospettiva di sviluppo sostenibile sia sociale sia economico.

Accademia Unidee Project Room
Curatela: Accademia Unidee

Gli spazi dell’Universario, pensati da Michelangelo come un atlante visivo della Formula della Creazione, sono anche gli spazi dell’Accademia Unidee, in cui studenti e studentesse imparano come l’arte possa essere strumento di trasformazione della società e come la moda possa essere sostenibile. Nei video, nei lavori in-progress, nelle sperimentazioni e negli stessi spazi, tutto questo è visibile come in un unico grande laboratorio collettivo di apprendimento, che poi è la vita quotidiana dell’accademia stessa.

/pàs·so/
Installazione immersiva di Ginevra Naldini e Marco Isaias Bertoglio

/pàs·so/ è un’installazione sonora composta da una pedana acustica, un paesaggio sonoro e un documentario. L’installazione è uno strumento laboratoriale interattivo che indaga il rapporto tra il corpo, il suono e il territorio. Questo avviene attraverso il contatto. L’atto quotidiano del camminare, scandito dal passo, facilita questa relazione che viene mediata dal suono. Qui la nostra impronta acustica si rende percepibile e il suono ci appare così materiale, anch’esso costituente e fattore di trasformazione del paesaggio che abitiamo.

FLAGS – Le Bandiere del Terzo Paradiso
Installazione a cura di Francesco Saverio Teruzzi, Juan Esteban Sandoval e Tancredi Pino (Uffici Arte e Terzo Paradiso), Paolo Naldini

250 bandiere per 250 ambasciatori del Terzo Paradiso. Dal 21 dicembre 2012 gli ambasciatori Rebirth rappresentano un futuro possibile che essi stessi contribuiscono a realizzare, un cambio di prospettiva per una trasformazione della società in senso responsabile e sostenibile. Operano nei loro territori in oltre 50 Paesi del mondo come attori di una co-creazione di processi propositivi democratici attraverso l’autorialità del fare, sviluppando l’Arte della Demopraxia. Sono attivatori della formula trinamica ideata da Michelangelo Pistoletto che rappresenta la ricerca dell’equilibrio e dell’armonia sulla base del confronto e del concetto di pace preventiva.

Sentiero Rebirth / Rebirth Path
Installazione video a cura di Ufficio Terzo Paradiso – Francesco Saverio Teruzzi, Daniele Garella

Da un’idea di Michelangelo Pistoletto e degli Ambasciatori del Terzo Paradiso. Una data, il 21 marzo 2023, un’unica azione in tutto il mondo: unirsi mano nella mano. Tante righe su di un’unica mappa, un’unica linea virtuale intorno al Pianeta. Una partecipazione globale, contro tutte le mostruosità create dall’uomo. Tutte, nessuna esclusa. www.21march23.net

Biella Città Arcipelago – aggiornamento e ampliamento di contenuti
Sostenibilità e creatività in atto nel biellese
Mostra e progetto di ricerca a cura di Cittadellarte, Ufficio Arte e Politica (coordinamento Paolo Naldini, collaborazioni: Elisa Gilardino, Andrea Trivero, Tancredi Pino)
Con il sostegno di Fondazione BIellezza e Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, in sinergia con Biella Città Creativa Unesco

Creare connessioni e valorizzare le buone pratiche sono gli obiettivi principali del progetto Biella Città Arcipelago. Tra i nuovi allestimenti viene proposta un’installazione immersiva realizzata dall’ information designer Alessia Musìo che offre ai visitatori una panoramica realizzata attraverso infografiche che raccontano lo stato di fatto dei progetti territoriali

Inaugurerà anche l’Osservatorio Biellese sull’acqua, un ambiente immersivo sul tema dell’acqua e della sua salute, con un’installazione site specific realizzata da Max Casacci per Cittadellarte.
Ponendo particolare attenzione agli obiettivi 4 e 14 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, nell’ambito del tavolo Acqua, è nato l’“Osservatorio Biellese sull’acqua”, grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Grazie alla collaborazione di Asl Biella, Cordar, CRAB, Associazione Tessile e Salute e Arpa Piemonte si è costituito un gruppo di professionisti del settore. I dati forniti dal board di esperti sono stati rielaborati e presentati al pubblico tramite l’infografica realizzata dall’information designer Alessia Musìo. L’installazione permette al pubblico di porre l’attenzione sull’importanza dell’uso consapevole dell’acqua, sullo stato ambientale dei corpi idrici e sulle procedure di analisi delle acque.

Si aggiunge inoltre una video installazione Racconti dall’Arcipelago, a cura di Luca Deias, Andrea Battagin ed Elisa Gilardino, che racconta attraverso quindici video interviste la testimonianza diretta di alcune delle 120 realtà censite finora nella mappatura. Viene inoltre presentato il racconto fotografico degli eventi e gruppi di lavoro che hanno animato e reso partecipativo lo spazio negli ultimi 8 mesi.
Nel salone centrale dello spazio espositivo sono in mostra tutte le nuove realtà incluse nella mappatura con una presentazione della progettualità avviata dai tavoli di lavoro tematici o gruppi di azione che hanno condiviso idee e progetti durante questi mesi intorno ai Tavoli del Terzo Paradiso. La mostra è uno spazio espositivo, ma soprattutto è un dispositivo di intervento pratico nel territorio biellese da parte dei cittadini: un laboratorio di progettazione costantemente aggiornato che accoglie un’opera di Pistoletto come strumento dove i cittadini possano direttamente partecipare per dare forma al proprio futuro. I Tavoli del Terzo Paradiso sono un’installazione formata da 12 tavoli che si possono spostare nello spazio espositivo per accogliere ciascuno le discussioni di un gruppo di lavoro tematico. Tutta la mostra, infatti, presenta diverse installazioni dedicate al biellese come territorio pilota di processi di trasformazione orientati alla prosperità sostenibile.

Selfie Interview
Nel percorso di cura delle Terme Culturali, tra i vari passaggi, si accede a un luogo, riservato al procedimento denominato Selfie Interview, in cui si trova una poltrona di fronte a un robot seduto. La persona, sedendosi, risponde a un’intervista condotta da quel robot. L’intervista riguarda i punti salienti e significativi della vita dell’intervistata/o, che vengono videoregistrati e alla fine consegnati alla persona stessa. In questo modo, essa può riconoscersi ed essere riconosciuta mettendo il video in rete. Oltre all’immagine di un istante, a un pensiero scritto, a una dichiarazione, alla partecipazione di un’emozione, la persona affida, con l’autointervista, la propria anima alla memoria comune e alla comprensione del prossimo. Questo per me può essere considerato il modo tecnologico di “orare”, dove le due funzioni del pregare e del parlare, rimangono indissolubilmente legate. Infatti vedo un’identità tra i bite dell’alfabeto tecnologico, e i segni primitivi incisi nelle pietre, i grani del rosario, i numeri arabi, le lettere dell’alfabeto e i codici scritti dai frati amanuensi, che spiegano la parola Lege, ovvero studio, adottata dai monaci benedettini nella loro regola Ora Lege et Labora per esercitare e tramandare conoscenza.

Caro Cervo
In occasione della 25esima edizione di Arte Al Centro, il collettivo internazionale BARЯA Movement è stato invitato a prendere parte a una residenza per conoscere Cittadellarte e realizzare un nuovo lavoro performativo. In questo viaggio, intriso di incontri significativi, sono stati guidati dal team di UNIDEE Residency Programs.
BARЯA Movement è un collettivo artistico fluido con sede in Belgio, che opera per dare forma a momenti di connessione e dialogo, in un sano caos frutto di intuizione e curiosità. La loro pratica è radicata nell’arte rigenerativa, che si concentra sui processi di creazione ripristinati e rivitalizzati dall’arte stessa.
La loro opera Caro Cervo è un invito aperto a tutta Cittadellarte, una performance collettiva che mira a innescare un processo di relazione più profonda con l’altro e con il fiume Cervo. Il collettivo, inoltre, si augura che Caro Cervo abbia seguito nel futuro, sempre in connessione con la Fondazione Pistoletto.
Due settimane prima di Arte Al Centro, BARЯA Movement ha invitato chi lavora e ‘vive’ a Cittadellarte a raccogliere e ‘prendersi cura’ di una delle pietre posate dal collettivo sulla piazza interna della Fondazione. Questi sassi – scelti ispirandosi a una registrazione sonora della riva del torrente – hanno la funzione di ponte tra le persone e il Cervo: il 25 giugno, il giorno di Arte al Centro, le pietre verranno “restituite” al corso d’acqua, creando così un legame tra uomo e natura dando, allo stesso tempo, voce al Cervo.

L’ologramma del Terzo Paradiso
In occasione della 25esima edizione di Arte al Centro, Tria ha voluto omaggiare Michelangelo Pistoletto e Cittadellarte, realizzando l’ologramma del simbolo del Terzo Paradiso, creato per celebrare il compleanno del maestro. L’opera olografica verrà presentata in concomitanza con l’inaugurazione dell’evento, domenica 25 giugno 2023. Tria è una Piattaforma Olografica di Arte Digitale, nata con l’obiettivo di mettere a disposizione di artisti e appassionati una tecnologia brevettata di visualizzazione olografica, unica nel suo genere e di divulgare questa nuova forma d’arte in Italia e nel mondo, partendo da Biella.

YOG-ART
A cura di Marta Massara e Deborah Gheller

A partire dalle 10.15, nella sede permanente del Terzo Paradiso, Marta Massara e Deborah Gheller proporranno un’iniziativa all’insegna dello yoga: “Inizieremo la mattinata – hanno affermato – con un Breathwork, fluiremo con un Creative vinyasa flow (ispirata al pensiero del Terzo Paradiso) e concluderemo con una meditazione focused”. Per partecipare occorre prenotarsi scrivendo una email a yogaconmarta.m@gmail.com.