‘Basta al cambiamento climatico’: ecco la protesta di una giovane quindicenne svedese
La giovane studentessa svedese Greta Thurbeng si è posizionata di fronte al Parlamento di Stoccolma ed ha iniziato la sua protesta contro il cambiamento climatico. La grinta e volontà di questa ragazza sono state fonte d’ispirazione per diverse nazioni europee ed estere, che hanno iniziato ad organizzare propagande e manifestazioni affinché si raggiunga una soluzione per migliorare le condizioni climatiche mondiali.

Il surriscaldamento globale è un argomento molto diffuso che interessa il pianeta intero e, in particolare, ha richiamato l’attenzione dell’adolescente svedese Greta Thurbeng. La giovane ragazza, preoccupata delle cattive condizioni ambientali, a soli quindici anni ha deciso di dare il suo contributo iniziando a protestare di fronte al Parlamento di Stoccolma affinché si prendano provvedimenti per migliorare la situazione attuale. L’iniziativa, cominciata lo scorso agosto, ha scaturito un enorme successo non solo in Svezia, ma anche in diverse nazioni europee ed estere.

A Bruxelles, ad esempio, lo scorso 2 dicembre, 65mila persone hanno marciato per le strade della città per esortare i dirigenti europei a salvaguardare maggiormente l’ambiente ed istituire delle leggi ferree per rispettarlo; è stata considerata la manifestazione più grande avvenuta in Belgio.
La settimana successiva alla propaganda belga, hanno mostrato il loro disappunto sulle condizioni ambientali anche gli inglesi, occupando i ponti sul Tamigi; neanche due settimane fa, invece, i tedeschi sono stati protagonisti di una protesta lungo le strade di Berlino.

Insomma, la grinta e la volontà della piccola Greta hanno conquistato l’Europa. Ma non solo, c’è un altro continente che si è fatto ispirare dalla sua iniziativa: l’Australia.
Lo scorso 30 Novembre, infatti, migliaia di studenti hanno protestato per impedire la costruzione di nuove miniere e richiamare l’attenzione sullo sviluppo delle risorse energetiche rinnovabili.
La manifestazione è stata criticata da diversi politici, in particolare dal Premier Scott Morrison, che ha ritenuto che i giovani “dovrebbero stare tra i banchi di scuola ed approfondire gli argomenti al posto di protestare”, in quanto, a suo avviso, si tratta di tematiche molto complesse e delicate.
Gli studenti, però, non si sono fatti intimorire dalle loro opinioni e hanno continuano a propagandare nella speranza che qualcuno, in Parlamento, inizi ad ascoltarli e prenda in mano la situazione.
Come affermava Lev Tolstoj: “Tutte le idee che hanno enormi conseguenze sono sempre idee semplici” e l’iniziativa della piccola Greta ne è una dimostrazione.