Da erbaccia a erbicida, i mille volti delle piante
Uno studio condotto dai ricercatori della facoltà di Scienze agrarie e farmacia dell’Università di Pisa ha individuato cinque specie da cui sono stati estratti oli dalle potenti peculiarità

Una ricerca svolta dall’Università di Pisa ha scoperto come poter sfruttare le caratteristiche di alcune erbe per combattere le piante infestanti, sfruttando gli oli essenziali degli stessi vegetali considerati erbacce. Le specie in questione sono l’achillea, l’assenzio annuale, l’assenzio dei fratelli Verlot, la santolina delle spiagge e la nappola. Il mix di queste piante, infatti, sarebbe efficace per contrastare la loro stessa diffusione.

Le piante spontanee diventano “infestanti” quando la loro crescita diventa un problema per vegetali che di natura sono poco competitivi come gli ortaggi. Anche a livello urbano possono arrecare disagi, quali la non fruizione di superfici infestate, il deterioramento di materiali, l’occlusione di reti di scarico e cosi via.

L’utilizzo dei diserbanti è molto diffuso anche se non ce ne rendiamo conto, se pensiamo che, oltre ai contesti urbani, vengono usati anche in tappeti erbosi destinati alle attività sportive, ma soprattutto nelle attività agricole, per cui l’utilizzo diventa industriale. Fino al 70% dei prodotti fitosanitari complessivamente usati, vengono impiegati per queste attività.

Al giorno d’oggi, la tendenza a creare divieti e limitazioni ad usare gli erbicidi convenzionali è in continuo aumento. Questo soprattutto per quei prodotti chimici, come il glifosato, fortemenete impattanti sulla salute umana e sull’ambiente nonché – fortunatamente – sempre più impopolari nella cosiddetta società civile.

Tornando alla ricerca dell’Università di Pisa, è stato riscontrato che la soluzione sarebbe vantaggiosa anche a livello economico, in quanto per la produzione di queste erbe, i costi agronomici sono limitati. Possono essere usati come gli erbicidi tradizionali sin dalla fase di pre-impianto, senza arrecare problemi di selettività verso la coltura che è ancora assente, fino a quella di distribuzione in presenza della coltura stessa. Sarebbe, inoltre, molto utile in alcuni luoghi – come le città – in cui marciapiedi e bordi stradali sono i più soggetti all’infestazione e, di conseguenza, al massiccio uso di tali prodotti.