Germania e Australia, la sostenibilità passa anche dai treni?
Due veicoli a rotaie innovativi sono stati lanciati nei giorni scorsi: uno - a emissioni zero - funziona a idrogeno, l'altro sfrutta l'energia solare. Scopriamo le caratteristiche delle due novità tedesche e australiane.

Ciuf -ciuf! Non sono lontani i tempi in cui le locomotive a vapore, passando, lasciavano una “scia” di fumo grigio, che accompagnava il passaggio del mezzo di locomozione. L’inquinamento che “scaturiva” da questi veicoli è sempre stato di grande portata, ma le nuvole scure stanno per diventare un ricordo: pochi giorni fa, in Germania, è stato “lanciato”, dalla stazione di Bremervorde, il primo treno a idrogeno per il trasporto dei passeggeri che ha compiuto il viaggio inaugurale a ovest di Amburgo. La tratta del mezzo su rotaie ha interessato, nello specifico, le cittadine di Cuxhaven, Bremerhaven e Buxtehude Bremervörde.

Come funziona il treno? Apposite celle a combustibile convertono l’idrogeno immagazzinato sul tetto (e l’ossigeno) in elettricità. Il veicolo, chiamato “Coradia iLint”, non fa rumore al passaggio ed emette solo vapore acqueo e acqua condensata. Per quanto concerne i dati tecnici, il mezzo ha un’autonomia stimata di mille chilometri e viaggia a una velocità media di circa 60 km/h, ma può raggiungere i 140 km/h.

Questi treni, prodotti dalla Alstom, riusciranno a sostituire le locomotive diesel? Per ora, l’amministratore delegato del gruppo industriale francese ha fatto sapere che sono pronti per essere prodotti in serie. Si prospetta, per la fine del 2021, di lanciare altri 14 treni del genere (investimento stimato di 81 milioni di euro).

Dall’Europa passiamo all’Oceania: in Australia uno storico convoglio è stato trasformato in un treno alimentato al centro per cento a energia solare. Il veicolo, realizzato dalla Byron Bay Railroad Company, è il primo al mondo di questo tipo. Il mezzo, che ha cento posti a sedere per i passeggeri, viaggia per tre chilometri da Byron Bay (cittadina del Nuovo Galles del Sud) a una zona turistica nelle vicinanze.
Una rinascita “ferroviaria” dalla forte impronta ambientale, considerando che, un tempo, il treno veniva alimentato a diesel. Ora, invece, i pannelli solari di 6,5 chilowatt permettono il funzionamento del mezzo senza inquinare: tutta la strumentazione è alimentata dall’energia generata dai pannelli solari del treno.
Le innovazioni sul fronte treni dell’Australia e della Germania riusciranno a essere esempi virtuosi emulati da altre nazioni? Va considerato, però, come queste nuove soluzioni, per quanto positive, non siano, con ogni probabilità, a emissioni zero: bisogna verificare come viene effettivamente ottenuto l’idrogeno e i suoi impatti con l’ambiente. Discorso affine per i pannelli solari: la loro produzione e il loro smaltimento sono aspetti da tenere in considerazione nella valutazione complessiva del progetto.

In copertina immagine di repertorio.