La ricerca della forma come valore identitario: a Roma la mostra “Dare forma / Identità e Visioni”
L'esposizione, promossa dall’Istituto di ricerca Abitacolo curato da Fernando Miglietta, è in programma dal 15 novembre al 15 dicembre in sala Dardi nella Biblioteca Centrale della Facoltà di Architettura - Sapienza Università di Roma. L'iniziativa, organizzata nel contesto degli appuntamenti di “100 anni architettura Sapienza", vedrà anche la partecipazione di Michelangelo Pistoletto. “In una stagione caratterizzata sempre più dall’apparenza e da una sorta di espressionismo volgare in cui si impone la bellezza imperfetta - afferma il curatore nell’introduzione alla mostra - la messa a nudo della identità della forma, in bilico tra 'Consumo e Valore', segna un passaggio cruciale della sua negazione o dell’essere elemento fondante di una prospettiva di cambiamento” .

La ricerca della forma come valore identitario è l’itinerario della mostra a cura di Fernando Miglietta intitolata Dare forma / Identità e Visioni, che vedrà in prima linea alcuni dei maggiori protagonisti dell’arte, dell’architettura e della cultura. L’appuntamento è promosso dall’Istituto Internazionale di ricerca Abitacolo in occasione del ventennale della relativa rivista, nel contesto delle iniziative di 100 anni architettura Sapienza, organizzate dalla Facoltà di Architettura dell’Università Sapienza di Roma. Il progetto espositivo prenderà il via lunedì 15 novembre alle 17,30 in sala Dardi Biblioteca Centrale di Valle Giulia (Via Gramsci 53 / lunedì-giovedì ore 9.00 -16.00 e venerdì ore 9.00-14.00) e sarà aperto per un mese. Tra gli eventi collaterali figura Identità e Visioni In nome della bellezza, organizzato nell’ambito del Padiglione Italia alla 17° Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, in programma giovedì 18 novembre alla 15.30 in modalità online su Facebook Live; per l’occasione verranno presentate la rivista Abitacolo e la mostra e verrà proiettato un docufilm. Il talk, nello specifico, vedrà la partecipazione di una serie di ospiti che dialogheranno con Fernando Miglietta, tra cui Michelangelo Pistoletto; gli altri relatori saranno Alessandro Melis, Orazio Carpenzano, Stefano Boeri, Alberto Ferlenga, Margherita Petranzan, Paolo Portoghesi, Franco Purini e Marco Romano. Al centro della rassegna sarà posta la riflessione teorica e creativa sul tema della forma identitaria, della questione dell’identità rispetto all’arte, all’architettura, alla città, al paesaggio, alla cultura del progetto, alla complessità della contemporaneità. “In una stagione caratterizzata sempre più dall’apparenza e da una sorta di espressionismo volgare in cui si impone la bellezza imperfetta – ha affermato il curatore nell’introduzione alla mostra – la messa a nudo della identità della forma, in bilico tra Consumo e Valore, segna un passaggio cruciale della sua negazione o dell’essere elemento fondante di una prospettiva di cambiamento” .

I protagonisti
Ecco di seguito tutti i partecipanti: l’artista francese Daniel Buren, che ha realizzato il suo illuminante intervento in situ-rivista, su ben quattro pagine; lo scultore israeliano Dani Karavan, che ha svelato come nasce la sua identità; Michelangelo Pistoletto, impegnato a svelare il Terzo Paradiso attraverso il segno e dialogo con l’Infinito; Achille Perilli, con la storica geometrica identità; Achille Pace, sedotto dal suo filo identitario; Luca Maria Patella, con la sua Revolution; Pablo Echaurren, con Carte di identità. E ancora gli architetti come Stefano Boeri, alla ricerca dell’identità di un luogo; Paolo Portoghesi, che si interroga sul nemico dell’identità dei luoghi; Franco Purini, con le sue Dinamiche dell’Identità; Vittorio Gregotti, con L’Identità dell’architettura italianaFernando Miglietta, con la sua Identità libera e multiforme; Alberto Ferlenga tra Identità e riconoscibilità; Margherita Petranzan, tra identità e relazioni; Amedeo Schiattarella, con i fattori identitari di una cultura; Orazio Carpenzano, con Creatività e identità; Cherubino Gambardella, con la sua Ansia meridiana; i designers Riccardo Dalisi, con le basi morali del design; Ugo La Pietra, con il suo Design territoriale. E poi, teorici, come il filosofo Sergio Givone, tra Identità e Verità; lo scrittore Roberto Cotroneo, tra egemonie e frontiere; l’urbanista Marco Romano, attratto dalla Casa radice della propria identità; l’antropologo e artista Giorgio De Finis, con L’Identità dell’Io e quella del Noi; il filosofo e critico d’arte Carmelo Strano, con il suo I-rreale L-aboratorio di V-ita A-ssoluta. Accanto a loro Fiorenzo Zaffina con il suo scavo alla ricerca dell’identità del vuoto; Elisa Montessori con la sua equazione Identità è trasparenza; Gabriele Artusio con la sua Ilva; Giangiacomo d’Ardia con i suoi disegni per nuove scritture; Franz Prati attento a esplorare l’identità; Fulvio Caldarelli con i suoi appunti sulla città; Giovanna De Sanctis Ricciardone, in Autoidentificazione; Armando Marrocco, alla scoperta della Via delle stelle; Vittorio Tolu, immerso in un tempo e in un luogo; Sergio Miglietta irradiato dalla luce, sublime identità; Franco Summa, con l’Identità culturale; Vittorio Spigai che svela l’identità di un corpus prezioso; Paolo Gubinelli, con la sua Identità di rilievo; Jon Michael Schwarting alla riaffermazione del pensiero utopico.

Il numero della rivista
Identità e Visioni è anche il nuovo numero di Abitacolo forme e linguaggi del contemporaneo, la rivista di arte, architettura e ambiente, diretta da Fernando Miglietta e Anna Maria Terremoto. In l’occasione del ventennale del magazine è stato realizzato il numero speciale, doppio, edito dall’omonimo Istituto Internazionale di ricerca estetica, urbana e ambientale, Abitacolo, fondato nel 1995 da Fernando Miglietta, con il supporto di un prestigioso comitato scientifico. Hanno firmato in questi anni Abitacolo, figure storiche dell’arte, del design e della cultura, come Bruno Munari – che ne fu l’ispiratore con Miglietta -, Gillo Dorfles, Pierre Restany, Mimmo Rotella, Alessandro Mendini, Renato Nicolini, e ancora Paolo Portoghesi, Franco Purini, Massimiliano Fuksas, e tanti altri. “Abitacolo – ha spiegato Miglietta – è oggi divenuto un luogo privilegiato di incontro teorico e creativo della pluralità dei linguaggi e delle culture che agitano la contemporaneità e la globalità”.

Il dietro le quinte
Dare forma – Identità e visioni è un evento a cura dell’Istituto Internazionale di ricerca Abitacolo, che si avvale di un Comitato scientifico, in collaborazione con l’Archivio fMiglietta, la rivista Abitacolo e la Facoltà di Architettura Sapienza Università di Roma ed è realizzato con il patrocinio – contributo delle Ferrovie dello Stato Italiane, della Regione Calabria, del Consiglio regionale della Calabria, della Fondazione Carical, Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania, di AON Empower Results, di BCC Credito Cooperativo Mediocrati, e della Rubbettino, nonché del patrocinio dell’Università IUAV di Venezia Architettura, dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, dell’ Università della Calabria, dell’Università Mediterranea degli Studi di Reggio Calabria, del CNAPPC, Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, dell’ Ordine degli Architetti di Cosenza, dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, del Museo delle Periferie, della Presidenza della Conferenza dei Presidenti delle Accademie di Belle Arti, dell’Accademia Internazionale di Architettura, dell’Accademia Nazionale di San Luca, del Ministero della Cultura. La mostra Dare forma / Identità e Visioni, Opere e pensieri, a cura di Fernando Miglietta, si avvale inoltre del Progetto di allestimento di Andrea Grimaldi con la collaborazione di Lucia Nicolai, della Facoltà di Architettura Sapienza Università di Roma. Il Docufilm è realizzato sui materiali di archivio di Abitacolo, da Orazio Garofalo.

L’ingresso alla mostra è disciplinata con Certificazione verde Covid-19 (D.L. 111/2021 e successivi) e con modulo online di Sapienza.