“La rivoluzione siamo noi”, Pistoletto tra i protagonisti del documentario diretto da Ilaria Freccia
Il film, presentato in anteprima mondiale al 38esimo Torino Film Festival, mette in luce la vita e il lavoro degli artisti tra il '68 e la fine degli anni ’70. La narrazione si articola attorno ad alcune delle figure che hanno fatto la storia del contemporaneo: Marina Abramovic, Michelangelo Pistoletto, Andy Warhol, Luigi Ontani, Pino Pascali, Alighiero Boetti, Jannis Kounellis e Joseph Beuys. Il maestro biellese ha anche preso parte a un incontro online dedicato all'opera filmica: vi proponiamo il filmato.

Tra il 1967 e il 1977 l’arte italiana ha visto un momento di assoluta rilevanza nel panorama artistico globale. In quegli anni, infatti, l’arte usciva dalle gallerie e dai musei ed entrava nelle strade e nelle piazze, nei garage e nei parcheggi sotterranei, in un innovativo incontro con la realtà quotidiana dell’epoca, diventando inoltre espressione di un cambiamento sociale e politico. Questo processo si deve ad alcuni galleristi e critici italiani: hanno infatti aperto le loro porte ad altri grandi autori internazionali più ‘estremi’, come Joseph Beuys, Herman Nitsch o Marina Abramovic, che hanno trovato nel nostro paese occasioni di sperimentare con grande libertà linguaggi visionari e provocatori. Una nuova opera filmica, presentata in anteprima mondiale al 38esimo Torino Film Festival nell’ambito del programma Fuori concorso Doc, ha messo in luce questi intrecci, raccontando il periodo che ha visto l’Italia al centro dell’avanguardia. Il riferimento è a La rivoluzione siamo noi – Arte in Italia 1967/1977 (Italia, 2020, 83 minuti, colore e bianco/nero), documentario diretto da Ilaria Freccia, frutto di un’idea della stessa regista e del curatore e critico d’arte Ludovico Pratesi, prodotto e distribuito da Istituto Luce-Cinecittà.

Il film si basa su video e foto d’epoca fornite da istituzioni, musei, gallerie, collezionisti, proponendo inoltre interviste attuali. La narrazione si articola attorno ad alcune delle figure che hanno fatto la storia del contemporaneo: Alighiero Boetti, Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto (che in quegli anni hanno sperimentato nuovi linguaggi come performance, installazioni e happening), Joseph Beuys, Marina Abramovic, Andy Warhol, Luigi Ontani e Pino Pascali. Il film, inoltre, offre importanti testimonianze dei galleristi di fama internazionale, come Lia Rumma e Fabio Sargentini, e interviste di repertorio a Lucio Amelio, Joseph Beuys, Alighiero Boetti, Achille Bonito Oliva, Germano Celant, Jannis Kounellis, Mario Merz, Pino Pascali, Gian Enzo Sperone e Andy Warhol.
Per approfondire i contenuti trattati nel documentario, il 26 novembre è stato trasmesso un incontro online in diretta e vi hanno preso parte Stefano Francia Di Celle (direttore del Torino Film Festival che ha moderato l’appuntamento), Ilaria Freccia, Ludovico Pratesi, Rita Di Santo, Michelangelo Pistoletto e Fabrio Sargentini (gallerista). Vi proponiamo il filmato.


Crediti video: canale YouTube TorinoFilmFestival.