L’arte in Italia tra il 1967 e il 1977, disponibile online il documentario “La rivoluzione siamo noi”
È uscito su diverse piattaforme il film diretto da Ilaria Freccia, che racconta la vita e il lavoro di artisti negli anni tra il Sessantotto e la fine dei ’70 nella nostra penisola. L'opera, prodotta e distribuita da Istituto Luce Cinecittà, vede tra i protagonisti anche Michelangelo Pistoletto.

Un racconto visivo dal ritmo serrato, arricchito da materiali di repertorio, film d’arte e filmati inediti e dalle rare testimonianze di artisti, critici, galleristi e fotografi, protagonisti di anni incandescenti, per cogliere l’atmosfera di un paese travolto da un cambiamento vissuto all’ insegna della creatività”. Viene così presentato La rivoluzione siamo noi – Arte in Italia 1967/1977 (Italia, 2020, 83 minuti, colore e bianco/nero), documentario diretto da Ilaria Freccia, frutto di un’idea della stessa regista e del curatore e critico d’arte Ludovico Pratesi. Prodotta e distribuita da Istituto Luce-Cinecittà e  presentata in anteprima mondiale al 38esimo Torino Film Festival nell’ambito del programma Fuori concorso Doc, l’opera mette in luce il periodo che ha visto l’Italia al centro dell’avanguardia artistica. Il documentario, infatti, propone diversi focus sulle gallerie sperimentali come l’Attico o lo Studio Morra, le grandi mostre come Arte Povera+ Azioni Povere negli Arsenali di Amalfi o Contemporanea nel parcheggio di Villa Borghese a Roma, insieme a festival di danza, teatro e poesia animati da personaggi come Philip Glass o Trisha Brown.

Il film si basa su video e foto d’epoca fornite da istituzioni, musei, gallerie, collezionisti, fornendo anche interviste attuali. La narrazione dei dieci anni d’arte, come riportato in un nostro precedente articolo, si articola attorno ad alcune delle figure che hanno fatto la storia del contemporaneo: Alighiero Boetti, Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto (che in quegli anni hanno sperimentato nuovi linguaggi come performance, installazioni e happening), Joseph Beuys, Marina Abramovic, Andy Warhol, Luigi Ontani e Pino Pascali.  Non solo: il documentario propone una serie di testimonianze dei galleristi di fama internazionale, come Lia Rumma e Fabio Sargentini, e interviste di repertorio a Lucio Amelio, Joseph Beuys, Alighiero Boetti, Achille Bonito Oliva, Germano Celant, Jannis Kounellis, Mario Merz, Pino Pascali, Gian Enzo Sperone e Andy Warhol.
La prima opera d’arte che sia mai stata fatta – così Michelangelo Pistoletto in un estratto del film – è quella di un’impronta di una mano su una parete di una caverna. Questa è stata fatta da un’individuo (…). Poi noi vediamo molte mani sulla parete della caverna. Questo è il principio della società. Arte e società: è l’esempio di un’opera d’arte comune. Dunque, l’arte è politica”. Il documentario La rivoluzione siamo noi – Arte in Italia 1967/1977 è ora disponibile su numerose piattaforme online. Vi proponiamo alcuni link:
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