Cosa accade quando un progetto si interrompe? Quando un’azione programmata subisce una frattura, sia fisica sia mentale? Come si posiziona l’artista di fronte al declino dell’idea e all’interruzione di una relazione, un attimo prima del debutto? Questi sono i contenuti e gli spunti che hanno portato alla nascita di Leave a Trace (Lascia una traccia), un’azione artistica di Manuel Canelles con performer Silvia Morandi e con la collaborazione di Michele Fucich e Marta Scortegagna. L’opening dell’opera si è tenuto presso il Macro Asilo di Roma il 28 dicembre scorso e si è articolato sotto forma di workshop collettivo e partecipato che ha coinvolto i presenti.
Manuel Canelles e Silvia Morandi, proprio il giorno prima di una performance, hanno vissuto un disequilibrio e hanno poi deciso di condividere questa esperienza con i visitatori del museo. “Un processo di riflessione, riscatto e rinascita – questa la descrizione della performance – realizzato sulle tracce sbiadite del segno del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto rimaste dall’evento del Rebirth-Day di qualche giorno prima. Ogni spettatore è stato chiamato a partecipare all’esperienza e a modellare la materia del proprio racconto lasciando una traccia”. L’azione/laboratorio ha raccontato quindi il tema della fragilità e dell’interruzione; Canelles ha costruito e pensato il progetto anche come struttura installativa e, così, il salone dei forum del Macro Roma si è trasformato, come definito dall’artista, in “spazio di insicurezza”.
Vi proponiamo il video-racconto di Leave a Trace.
LEAVE A TRACE di Manuel Fanni Canelles su Vimeo.
Nel dietro le quinte dell’azione figurano anche Spazio5 arte contemporanea, Amnèsia e Teatro Pratiko.
Di seguito alcune immagini di Leave a Trace.