Lectio Pluralis – BTREES, tra nuovi media e comunicazione digitale
Pubblichiamo l'intervento di Christian Zegna di BTRESS, che spazia da innovazione sociale a startup fino ad advertising e crowdfunding. "Non è più necessaria la televisione per mettersi in luce: con i social media è possibile raggiungere lo stesso numero di soggetti impiegando meno risorse di una campagna TV".

Continuano gli articoli dedicati agli interventi della Lectio Pluralis di Arte al Centro 2017, incentrati sulla tematica della progettazione nell’innovazione sociale. Vi proponiamo la testimonianza di Christian Zegna, admin dei BTREES. Si tratta di una New Media Agency che lavora come un incubatore ai processi di innovazione delle imprese attraverso strategie complesse che combinano il web, i social network, la comunicazione e l’interior design.
Valeria Cantoni, moderatrice della Lectio, ha invitato Zegna a mettere in luce il rapporto fra i nuovi media e l’innovazione sociale e a illustrare il funzionamento delle forme di comunicazione digitale.

“L’innovazione sociale in ambito progettuale – esordisce il portavoce della New Media Agency – riguarda da vicino il mondo del lavoro. I millennials cercano nelle aziende nelle quali potrebbero svolgere una professione (o nei progetti che vorrebbero seguire) un luogo di lavoro sereno e felice. Mark Zuckerberg, uno dei fondatori di Facebook, durante una conferenza di poche settimane fa affermò: ‘Lo scopo è ciò che crea la vera felicità’. Poter raggiungere e perseguire uno obiettivo, quindi, è diventato un valore molto forte in ambito professionale, a differenza di quello che poteva essere anni fa, dove la sicurezza o altri fattori erano prevalenti rispetto ad altri. Investire sulla creazione di ambienti di lavoro confortevoli prevede un forte processo di innovazione sociale”.

Zegna prosegue esplicando le influenze portate dall’innovazione digitale: “Sono molto affascinato di come l’innovazione digitale abbia creato dei modelli di startup, associazioni, imprese profit e non-profit. Il cambiamento di paradigma è stato passare dal semplice acquisto di un prodotto al servizio di abbonamento a una piattaforma. Un esempio è Netflix, dove mensilmente – ma senza vincoli di tempo – è possibile usufruire di una vasta quantità di contenuti video, tra serie televisive e film”.

L’admin di BTRESS continua esemplificando come il cambiamento del paradigma comunicativo si riversi in modo diretto anche sul mondo del terzo settore: “Vi sono alcune realtà che hanno interpretato bene il tema dell’innovazione digitale per dare dei servizi a un utente. Propongo alcuni esempi, come l’azienda Le Cicogne, che mette in contatto le famiglie che hanno bisogno di baby sitter con giovani del mestiere altamente qualificati e certificati dalla piattaforma stessa. Vanno citati anche Epicura, servizio di fisioterapisti a domicilio, e l’associazione Sport Grand Tour. Quest’ultima permette ai bambini di provare tanti sport e scegliere, dopo aver seguito le varie discipline, quello più adatto a loro. Molto interessante – continua Zegna – anche Bed & Care, una startup che permette ai soggetti con problemi di mobilità di viaggiare, trovando dei luoghi che li accolgano adatti alla loro condizione.

L’intervento prosegue focalizzandosi sull’advertising televisivo e dei social media: “Abbiamo calcolato quanti sarebbero gli spettatori di programma TV con il 4% di share. Per fare un esempio con questi numeri, a Biella – che ha circa 45mila abitanti – lo seguirebbero circa in tremila. Nel 2017, per raggiungere questa quantità di soggetti con un messaggio sui social media, basterebbe investire poche decine di euro. Da questo si evince come si sia sviluppata una nuova possibilità di comunicazione grazie ai social; la televisione era un canale impegnativo e costoso, difficilmente accessibile da ideatori di progetti nascenti. Ora, invece, chiunque può mettersi in mostra con questi strumenti”.
L’admin di BTREES conclude analizzando l’importanza e gli effetti del crowdfunding: “In Italia questo tipo di raccolta fondi non serve solamente a raccogliere denaro, ma anche – e soprattutto – a creare una community interessata a un progetto specifico. In questo modo l’idea si sosterrebbe fin dalla sua nascita a prescindere da chi l’abbia lanciata”.

Per approfondimenti è possibile leggere l’articolo dal blog di BTREES.
Photo credit: BTREES.