Lectio Pluralis – Hydro, tra cultura e intrattenimento
A Cittadellarte c'è uno spazio dedicato alla sperimentazione e alla ricerca artistica e sociale che si sviluppa attraverso la programmazione di eventi musicali. Nicholas Ferrara: "Vogliamo che i nostri contenuti culturali, abbinati al divertimento, possano portare a spunti di riflessione".

Proseguono gli articoli dedicati alla Lectio Pluralis di Arte al Centro nell’ambito della progettazione. Oggi metteremo in luce Hydro, uno spazio aperto a Cittadellarte da gennaio 2017 incentrato sulla sperimentazione e sulla ricerca artistica e sociale. Attraverso la programmazione di eventi culturali, il progetto attiva una rete intergenerazionale di riappropriazione del territorio. Valeria Cantoni, moderatrice della Lectio, ha invitato Nicholas Ferrara di Hydro a illustrare come sia possibile essere un luogo allo stesso tempo di pensiero e di intrattenimento.

“Siamo uno spazio – inizia Ferrara – non profit ospitato dalla Fondazione Pistoletto, che è stato aperto perché a Biella mancava una location dove organizzare attività culturali o di innovazione sociale. Spesso si dice che la nostra provincia sia chiusa e povera di eventi di rilievo in ambito ludico-culturale. Secondo noi – la trentina di giovani che hanno ideato e portato avanti il progetto – non è vero; in molti s’impegnano a sviluppare attività, ma non era presente uno spazio per dare ‘una casa’ o strumenti per poter esprimere le idee. Speriamo, con Hydro, di averlo creato”.

Ferrara prosegue esplicando come coniugare il divertimento alla cultura: “Bisogna rimanere connessi a quello che accade ‘fuori’ in termine di pratiche positive e di buone proposte. Le idee si possono replicare plasmandole in base al contesto, fino a rielaborare ed esperire un contenuto. Non pretendiamo di cambiare paradigma dell’intrattenimento, ma portare la semplice azione del ‘bere una birra’ a qualcosa di più, abbinando a un drink un contenuto culturale di varie tematiche. Poter essere fonte di riflessione, però, è un’operazione complessa, perché manca l’abitudine a essere fruitore di contenuti.

Noi – continua Ferrara – ci abbiamo provato ‘piantando un seme’: durante le nostre serate musicali, ad esempio, c’è una saletta apposita dove proiettiamo corti d’arte, contenuti di cinema o di altri ambiti. In questo modo creiamo un coinvolgimento e portiamo i ragazzi e le ragazze a voler approfondire gli argomenti che prediligono.
A Hydro, infatti, diamo rilevanza anche a questo aspetto: se un soggetto ha un interesse particolare avuto da un nostro input, può trovare altre persone con la sua stessa passione e i mezzi per poter ampliare le conoscenze nell’ambito”.


(nella prima immagine: il logo di Hydro. Nella seconda: l’evento serale nello spazio durante Arte al Centro.
Photo credits: Damiano Andreotti)

Leggi anche la nostra precedente intervista a Luca Biasetti, presidente dell’associazione Better Places che gestisce lo spazio Hydro.