Let Eat Bi, successo per il secondo appuntamento di “Vino, il profumo del territorio”
Domenica scorsa, al Castello di Montecavallo di Vigliano Biellese, è andata in scena la seconda iniziativa del poker di appuntamenti di Let Eat Bi, titolata "Aromi secondari, tecniche di affinamento”. I partecipanti hanno visitato la struttura, le cantine e il vigneto e hanno degustato un Coste della Sesia Spanna 2014 e un Coste della Sesia Nebbiolo 2011.

Sta proseguendo con successo il percorso de-gustativo “Vino, il profumo del territorio” targato Let Eat Bi: domenica scorsa, infatti, è andato in scena un altro appuntamento dedicato alla scoperta del mondo vitivinicolo biellese al Castello di Montecavallo. Nella storica struttura di Vigliano Biellese una ventina di partecipanti hanno visitato il castello, il vigneto e degustato le specialità del posto, un Coste della Sesia Spanna 2014 e un Coste della Sesia Nebbiolo 2011. Il sommelier e produttore Andrea Manfrinati ha guidato i partecipanti alla scoperta dei suoi vini, illustrando loro le relative caratteristiche tecniche e peculiarità. L’attenzione di Manfrinati, nello specifico, è stata posta sugli aromi secondari del vino dovuti all’affinamento, ovvero il tempo che ogni specialità passa in cantina. Un altro protagonista del pomeriggio è stato Gianni Moggio del movimento I Am Agricolo, che ha, a sua volta, aiutato i partecipanti a immergersi nel mondo delle eccellenze locali.

“Sono molto soddisfatta – ha commentato Armona Pistoletto, presidente dell’associazione Let Eat Bi – dell’iniziativa di domenica, c’erano molti partecipanti in questo secondo appuntamento mensile dell’Accademia Verde. Fortunatamente è stata una bellissima giornata, finalmente mite e soleggiata, in cui tutti i presenti hanno potuto visitare un luogo meraviglioso come il Castello di Montecavallo e le sue cantine (sia quella del 1830 sia quella nuova). Da questa visita ho capito che chi produce vino oggi nel biellese ha la viticultura nel sangue: la cantina storica, che Andrea Manfrinati ha mantenuto intatta, è un chiaro esempio di questa passione. Tra le due degustazioni ho gradito particolarmente il Nebbiolo, ma, in generale, è stato molto interessante sapere come si degustano e si ‘comprendono’ i vini, un approccio al tema reso possibile anche grazie all’utilizzo della scheda analitico-descrittiva che ci ha aiutato ad analizzarli”.

Per approfondimenti sul Castello di Montecavallo è possibile visionare il nostro precedente articolo (con intervista ad Andrea Manfrinati) cliccando qui.
Il prossimo appuntamento del ciclo di iniziative sul vino del territorio è in programma il 15 aprile all’Azienda Agricola Massimo Pastoris di Viverone (BI).