L’opera demopratica, l’arte che connette e organizza la società
Il 10 gennaio, presso l'Accademia di Brera, è stato presentato il catalogo "Between obverse and reverse” di Michelangelo Pistoletto. Per l'occasione era presente anche Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte: vi proponiamo il suo intervento. "L’operazione raccontata dal catalogo - ha affermato - è un perfetto esempio del principio dei vasi comunicanti, il riequilibrio attraverso la connessione e il trasgredire senza tradire”.

Una presentazione di un libro, o meglio una rete di interventi tessuta da alcune delle firme del volume stesso: è questo quanto avvenuto venerdì scorso a Milano, presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. A partire dalle ore 12, infatti, è stato introdotto il catalogo Between obverse and reverse, che prende il nome dall’omonima mostra di Michelangelo Pistoletto inaugurata il 19 gennaio 2018 presso la Partners & Mucciaccia Gallery di Singapore. È proprio sulle contaminazioni e le produzioni artistiche di Cittadellarte nell’isola città-stato a sud della Malesia che verte il volume, in cui è presente una ricca documentazione di immagini e testi. Gli scatti spaziano dall’opening dell’esposizione, all’inaugurazione del Terzo Paradiso nel rooftop erboso della Scuola di Arte, Design e Media dell’Università di Singapore, fino al talk che vide come relatori il maestro biellese e Ben Feringa (tutti i dettagli in un nostro precedente articolo). Le immagini, come anticipato, sono accompagnate da una serie di contributi autorevoli che vedono la firma di alcuni dei relatori dell’incontro del 10 gennaio all’Accademia di Brera. Venerdì scorso, nello specifico, sono intervenuti i seguenti relatori: Michelangelo Pistoletto; Giovanni Iovane, direttore dell’Accademia di Brera; Roberto Favaro, vicedirettore dell’Accademia di Brera; Andrea Nanetti, professore associato alla Scuola di Arte, Design e Media dell’Università Tecnologica Nanyang di Singapore; Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto; Mario Pieroni, direttore artistico di RAM radioartemobile; Massimiliano Mucciaccia della Mucciaccia Gallery.

Per delineare parte dei contenuti dell’incontro, vi proponiamo l’intervento del direttore di Cittadellarte: “Dopo le citazioni di Aristotele e Hegel – ha esordito Naldini in riferimento all’intervento che l’ha preceduto – non nominerò altri grandi pensatori. Cito, piuttosto, Donald Rumsfeld, esecrabile personaggio che accompagnava Bush quando cercava di spiegare che andavano fatte le crociate, di nuovo. Cosa asseriva? Che, a volte, la soluzione di un problema sta nel connettersi con un altro: così da due problemi si ottiene la soluzione. Geniale, anche se perverso nel suo caso. Allora si evince non solo che possiamo imparare da chiunque e che c’è qualcosa di generativo che sta nella connessione. Come si opera questo sistema che è alla base del Manifesto Progetto Arte di Pistoletto del 1994, e quindi di Cittadellarte? Occorre trasgredire senza tradire e muoversi da un contesto a un altro lasciando ponti come tracce. Vale anche per l’umano e il non umano: uscire dal primo per abitare il secondo, ma senza negare o ripudiare l’umano e assumere così la prospettiva del clima, del monte, del fiume, riconoscendo loro personalità giuridica e diritti; è successo in Nuova Zelanda, per esempio”.

Naldini si è poi concentrato su Cittadellarte: “UNIDEE si fonda sul Manifesto Progetto Arte e sul ‘mettere in comunicazione’, come la video-installazione Vasi Comunicanti. L’opera d’arte – ha argomentato – consiste proprio nel connettere e organizzare ciò che si connette. Si forma un tessuto sociale, si dà corpo al demos attraverso l’operare – quindi attraverso le pratiche – e da qui si arriva alla demopraxia. Quest’ultima rappresenta il lavoro/l’opera che Cittadellarte sta compiendo con le organizzazioni della società. Ecco dunque che occorre trasgredire i confini del mondo dell’arte, ma non tradire, anzi, affermare, ingaggiare l’arte al di fuori dei suoi ranghi. Questo è possibile connettendosi, creando collaborazioni, creando istituzioni come le ambasciate del Terzo Paradiso”. Naldini ha quindi citato e illustrato parte dell’operato di alcuni degli ambasciatori Rebirth, come Paola Salvi, Giacinto di Pietrantonio e Yuval Avital. Non solo: si è soffermato anche sulle ambasciate universitarie, citando un altro relatore della presentazione, ovvero Andrea Nanetti (professore associato alla Scuola di Arte, Design e Media dell’Università Tecnologica Nanyang di Singapore).

E le gallerie? Insieme, connesse e anzi – ha continuato il direttore riferendosi a RAM radioartemobile e alla Mucciaccia Gallery – a volte motore. L’operazione raccontata dal catalogo è un perfetto esempio di trasgressione e connessione in un piccolo network: gallerie, collezionisti, istituzioni formative, NTU, Cittadellarte, la rete delle ambasciate del Terzo Paradiso e Brera. Concludo così, rimarcando che quanto accade oggi è esemplificativo di quanto Pistoletto e la Cittadellarte, con l’Università delle Idee, sono impegnate a fare”.


Didascalia immagine di copertina (da sinistra): Paolo Naldini, Andrea Nanetti, Michelangelo Pistoletto, Massimiliano Mucciaccia, Mario Pieroni.