Lusail City, in Qatar nasce la città ecosostenibile del futuro
A pochi chilometri da Doha è in costruzione una città che unirà innovazione e tecnologia con una politica green. Lusail City, che ospiterà alcune partite dei mondiali di calcio di "Qatar 2022", avrà presto gli occhi del mondo addosso e tutti potranno valutare se si tratta di vera rivoluzione sostenibile.

Il futuro della sostenibilità è in Qatar? Dalle premesse sembrerebbe di sì. A 15 km dalla capitale Doha, infatti, è in costruzione Lusail, una città ideata nel 2005 che che si preannuncia rivoluzionaria per il suo connubio di innovazione e politica green. Si tratta di un ambizioso progetto – con un costo di realizzazione stimato di 45 milioni di dollari – che vedrà sorgere nella zona, oltre alle aree residenziali, anche due porti turistici, una ventina di hotel, una tramvia, centri commerciali e stazioni balneari. I lavori sono condotti dalla società – sotto controllo statale – Qatari Diar Real Estate Investment Company e dalla Parsons Corporation. La città, inoltre, avrà presto gli occhi del mondo intero addosso. Nel 2022, in occasione dei Mondiali di Calcio, ospiterà alcune gare della prestigiosa competizione nello “Lusail Iconic Stadium”. Lo stadio in questione (80mila i posti a sedere previsti) avrà un ruolo primario, in quanto è la struttura sportiva scelta per la finale della “2022 FIFA World Cup“.

Quali sono, quindi, gli ingredienti per il (costoso) matrimonio tra design e green nella Lusail City? Le parole chiave principali da attribuirgli sono innovazione, tecnologia, architettura e sostenibilità. Anche se non mancheranno attrazioni e attività commerciali super-lusso, è proprio sulla politica ecofriendly che si vuole improntare questa città del futuro: la zona è stata progettata per essere un polo a impatto zero, con un occhio di riguardo alla battaglia degli sprechi, in particolare dell’acqua. Considerando le esigue piogge della zona, sarà attuato un sistema di razionalizzazione dell’acqua mirato a preservarne ogni goccia. Per quanto concerne l’ambiente, sono previsti numerosi spazi destinati ad aree verdi: sorgerà, infatti, il “Fox Hills District”, con 33 parchi al suo interno.


(Photo credit: Wikipedia)

Dando uno sguardo ai numeri, inoltre, difficile non impressionarsi: la città è progettata per ospitare dai 200mila ai 250mila abitanti in 35 km², 170mila lavoratori, per una capacità totale di 450mila persone.
Parlare di sostenibilità in Qatar, dove è il petrolio a comandare e dove sorgono i più grandi grattacieli del mondo, sembra paradossale. La volontà di investire tanto sull’ambiente, almeno in apparenza, è comunque un passo importante. Il verde sarà un un miraggio del deserto o realtà? Stando al progetto questo colore sarà predominante nella città, con il “Fox Hills District” e un paesaggio ricco di vegetazione e giardini rocciosi con oltre 6 km² di parchi. Il problema, però, è sullo sfondo: costruire una nuova città non è mai un’operazione ecologica e la strada migliore da percorrere sarebbe sempre intervenire su una già esistente.
Non resta che attendere la fine dei lavori per capire se il risultato sarà un “eco-mostro” o un esempio virtuoso di città sostenibilità per il mondo intero.

Photo credit immagine di copertina: www.lusail.com