I migranti salgono sul palco: nuova iniziativa di sensibilizzazione sociale
Il 23 settembre, nel capoluogo della regione sarda, un artista umbro ha realizzato una performance che ha coinvolto in prima persona il pubblico. Il tema principale? L’immigrazione.

Tutto ciò che sentiamo è un’opinione, non la realtà. Tutto ciò che vediamo è una prospettiva, non la verità” afferma Marco Aurelio, filosofo ed imperatore dell’Antica Roma. Anche l’artista contemporaneo Leonardo Delogu, nel suo ultimo progetto intitolato “Désert”, cerca di far risaltare l’importanza dell’osservare e cogliere le informazioni che ci vengono date non per quello che appaiono ma per quello che sono.
Il lavoro dell’autore, realizzato in accordo con la Fondazione di Sardegna il 23 settembre a Cagliari, tratta la tematica dell’immigrazione e l’affronta rendendo il pubblico partecipe (a sua insaputa) della performance.
Attualmente c’è troppa distanza tra l’esperienza vera e ciò che vediamo noi nei telegiornali – ci racconta Leonardo Delogu – c’è troppa distanza emotiva”. Per tale motivo, idealizza un evento che coinvolga direttamente i partecipanti e rilasci delle emozioni su cui riflettere.

Inizialmente, le persone si sono radunate al teatro della città sarda con la convinzione di assistere ad una messa in scena, ma, senza preavviso, venne chiesto loro di salire sugli autobus situati al di fuori della struttura per spostarsi in un’altra zona.
Tutti insieme, attori e spettatori, hanno intrapreso un viaggio lungo mezz’ora per raggiungere una piattaforma desertica segnata da un sentiero che porta ad una cava, la meta finale.
Il tragitto è durato altri trenta minuti, durante il quale alcuni attori hanno finto di stare male e hanno richiesto aiuto. Una volta arrivati alla fine del percorso, gli artisti hanno ideato delle performance, acceso fuochi e, insieme al pubblico, si sono fatti trasportare dall’atmosfera che li circondava.


(Crediti fotografici: Studio Azzurro)

A seguire, i partecipanti si sono riuniti e hanno cenato tutti insieme e, al termine della serata, è stato proiettato (su una roccia) un filmato dalla compagnia “Studio Azzurro” sull’evento in questione. Nel cortometraggio il pubblico appare in ogni scena e diventa, così, protagonista di quella avventura.
Oltre all’aspetto emotivo, anche il paesaggio (l’area deserta, le rocce, alcune pecore ritrovate) ha aiutato a scoprire delle sensazioni uniche ed essenziali per provare ad avvicinarsi ad uno stile di vita che alcune persone sfidano ogni giorno.
È impossibile rappresentare la performance come uno spettacolo – conclude Leonardo Delogu – non si deve riprodurre qualcosa ma cercare di comunicare”.

 

Crediti fotografici immagine di copertina: Studio Azzurro