Nuova Zelanda, incentivi economici per chi si reca a lavoro in bici
I dipendenti di un'agenzia pubblicitaria di Christchurch che andranno e torneranno dall'ufficio in bicicletta potranno avere un bonus di 5 o 10 euro a seconda della costanza dell'attività. L'iniziativa è stata lanciata per promuovere la pratica sportiva e sensibilizzare i lavoratori e la società sul tema della sostenibilità ambientale.

L’agenzia pubblicitaria Make Collective, azienda di Christchurch in Nuova Zelanda, è da pochi giorni sotto i riflettori per un’iniziativa riservata ai suoi dipendenti. La notizia ha fatto in breve il giro del mondo, un’idea tanto semplice quanto virtuosa ed efficace: i lavoratori che si recheranno in ufficio in bicicletta beneficeranno di un bonus di 5 dollari al giorno. Una proposta che non può che far felici i dipendenti e l’ambiente, oltre alla stessa azienda, considerando il clamore positivo che ha avuto la notizia nei social e nelle testate giornalistiche internazionali. Oltre al boom avuto da questo piano comunicativo, si prospettano conseguenze positive per l’intera comunità locale, con strade meno trafficate e inquinate. Il fulcro di questo speciale piano è sensibilizzare la società sull’importanza della sostenibilità ambientale, fornendo un incentivo ai lavoratori per attivarsi concretamente per dare il loro piccolo ma rilevante contributo.

Per poter ottenere questo bonus (che sarà dato a fine anno), gli impiegati dovranno percorrere sia l’andata sia il ritorno con il mezzo a due ruote per almeno la metà dei giorni lavorativi; per i dipendenti più virtuosi che faranno uso della bici con grande costanza (cioè a partire da sei mesi di pedalate), è previsto addirittura un aumento a 10 dollari per ogni giorno di utilizzo. L’ulteriore vantaggio per chi volesse aderire all’iniziativa è la situazione ottimale delle strade locali, che vantano numerose piste ciclabili in molte aree della città.
Va segnalata, però, anche la nota dolente messa in luce dai dipendenti, ovvero la mancanza di una doccia in ufficio. Un ostacolo, che, considerati i benefici elencati, è passato presto in secondo piano.

Questa non è la prima iniziativa che mette la bicicletta al centro di una trasformazione socio-ambientale, sono numerose le idee messe in pratica per favorire questa attività sportiva sostituendola ai viaggi in auto o in altri mezzi, ove possibile. Un esempio arriva dalla nostra penisola: a Massarosa, in provincia di Lucca, da 3 anni è in funzione il progetto “Bike to work”, che, come evoca il nome stesso, prevede vantaggi per chi va a lavoro in bicicletta. Nello specifico, il comune toscano assicura un bonus di 25 centesimi per chilometro analizzando il percorso seguito dall’utenza con un’apposita app per dispositivi mobili.

Si sta già sfrecciando a due ruote verso un cambiamento?