“Pandemia e resilienza”, immaginare una ripresa sociale sostenibile nel post Covid-19
ASviS e il Cortile dei Gentili hanno organizzato un incontro per mercoledì 7 aprile teso a riflettere sulla crisi pandemica e sulle sue conseguenze nella vita quotidiana. L'appuntamento, attraverso l'intervento di numerosi relatori, vuole fornire una serie di indicazioni per "ripartire" ispirandosi all'Agenda 2030.

Nel disegnare le politiche per la ripresa post Coronavirus è diventato fondamentale pensare a che tipo di futuro costruire e agire affinché ci possa essere un ‘rimbalzo in avanti’ e non una ricaduta nelle vecchie abitudini che hanno portato alla crisi in corso: è anche a partire da questa considerazione che si articolerà Pandemia e resilienza, appuntamento online organizzato da ASviS in collaborazione con la Consulta scientifica del Cortile dei Gentili. L’evento, che si terrà domani a partire dalle 10.30, metterà in luce le fragilità sociali originate dall’emergenza sanitaria, provando a individuare soluzioni per una ripartenza all’insegna della sostenibilità. L’obiettivo dell’incontro, nello specifico, sarà proporre una riflessione corale e condivisa tra i relatori sulla crisi causata dalla pandemia e sulle importanti implicazioni che essa ha avuto sulla società e sul vivere quotidiano. L’appuntamento, nei suoi contenuti, farà riferimento al documento Pandemia e resilienza sviluppato all’interno della Consulta Scientifica del Cortile dei Gentili e pubblicato dal Cnr. L’iniziativa, dopo gli interventi introduttivi di Giuliano Amato, Presidente della Consulta Scientifica del Cortile dei Gentili, e Pierluigi Stefanini, Presidente dell’ASviS, entrerà nel vivo con il talk L’Agenda 2030 per una ripresa resiliente dalla crisi pandemica; in chiusura, inoltre, è previsto un intervento di Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.

Il Covid-19 – ha spiegato ASviS in una notaha mostrato le fragilità dell’attuale modello di sviluppo e ne ha accentuato le disuguaglianze. Se negli anni precedenti l’Italia e l’Europa sembravano avviate verso un sentiero di sviluppo sostenibile, la pandemia ha inflitto una battuta di arresto a questo processo, mettendo a nudo le debolezze sociali, economiche e ambientali delle nostre società. Bisogna assicurarsi – viene sottolineato – che nei piani di ripresa vengano incluse considerazioni per rafforzare la resilienza in vista di shock futuri e che ci sia la consapevolezza che non si può tornare al business as usual”. La base da cui ripartire e orientare questo processo, come riportato da ASviS è l’Agenda 2030: i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile possono rivelarsi la chiave per articolare interventi e soluzioni per una rinascita post-pandemia.

È possibile visionare l’evento sui canal sul sito, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di ASviS.

Foto di copertina di Jagrit Parajuli da Pixabay.