Rassegna “#INTERFERENZE”, quando lo spazio urbano e la rete digitale diventano luoghi dell’arte
L'iniziativa - cominciata il 22 febbraio e in conclusione il 21 marzo - propone una programmazione di arte visiva, poesia, narrazione e musica diffusa in città e attraverso il web. L'appuntamento, ideato e curato da IL MURO con il contributo del Comune di Latina, è organizzato con il patrocinio di Cittadellarte - Fondazione Pistoletto e di Accademia Unidee.

Artisti, scrittori e musicisti si confrontano con il tema della tecnologia e in particolare delle comunicazioni attraverso la tecnologia, elemento ambivalente che da una parte amplifica le relazioni e da un lato le circoscrive in una dimensione virtuale: è attorno a questa relazione che sta prendendo forma #INTERFERENZE, rassegna ideata dall’Associazione culturale IL MURO* e realizzata grazie al contributo del Comune di Latina e alla collaborazione del MUG Museo Giannini, in occasione del bando comunale L’Arte e la cultura ai tempi del COVID-19 di dicembre 2020. Il progetto, patrocinato dalla Fondazione Pistoletto e da Accademia Unidee e sponsorizzato da Benacquista Assicurazioni, si configura come un’iniziativa ibrida tra la rete digitale e quella urbana, proponendo una programmazione di arte, musica e letteratura diffusa in città. #INTERFERENZE ha preso il via il 22 febbraio con la messa online dei primi contenuti della rassegna e si concluderà il 22 marzo.


Museo Giannini (foto: IL MURO).

La rassegna
L’iniziativa segue l’approccio di una rinnovata esperienza culturale che si adegui al momento storico attuale, in riferimento alla chiusura degli spazi pubblici e alle restrizioni che interessano tutti i cittadini e le attività commerciali. L’idea, in quest’ottica, è quella di offrire una fruizione culturale che sconfini dal digitale alla città, e che sia in grado di ‘interferire’ positivamente con le attività quotidiane della comunità, riportando in prima linea il valore propositivo delle arti. In questo processo è fondamentale il Museo Giannini, che “rappresenta il punto di incontro – spiegano gli organizzatori – tra la città e gli strumenti di comunicazione che intendiamo usare per diffondere la cultura contemporanea: per questo promuoveremo alcuni oggetti della collezione Giannini, soprattutto le radio e grammofoni storici, nonché i primi elaboratori informatici, come oggetti-simbolo di #INTERFERENZE. In questo modo, la collezione di oggetti storici del Museo diventa espressione e mezzo di comunicazione della cultura contemporanea presente in città, rappresentando un ponte tra Storia e nuove tecnologie”.

La diffusione
#INTERFERENZE non si pone solo come una rassegna online: l’arte e la cultura, ai tempi delle restrizioni, si stanno diffondendo nel tessuto urbano in modo quasi impercettibile; così, la programmazione culturale offerta, che spazia dall’arte visiva alla letteratura e alla musica, sarà accessibile sia sui canali digitali dell’Associazione culturale IL MURO, in particolare Instagram e YouTube, sia in città grazie all’utilizzo di numerosi QR code, che potranno essere trovati casualmente passeggiando per le strade o geolocalizzati grazie all’utilizzo della mappa #interferenze, appositamente realizzata su Google Maps per coinvolgere sia il centro urbano sia la periferia. Le opere degli artisti visivi saranno inoltre proiettate su uno schermo visibile dalla porta-vetrata da cui si accede al Museo Giannini, temporaneamente chiuso a causa dell’emergenza Covid-19; i reading poetici sono invece trasmessi in filodiffusione in una serie di attività commerciali e locali* che hanno aderito all’iniziativa.


perfettipietro, Elton Long, opera video.

L’Agenda 2030
Il progetto #INTERFERENZE intende promuovere i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. La rassegna, in particolare, si focalizza su 3 Goals: il 4, teso a offrire un’educazione di qualità, inclusiva e paritaria e promuovere le opportunità di apprendimento continuo per tutti (“Intendiamo garantire – argomentano gli organizzatori – un’offerta culturale accessibile a tutti, giovani e adulti, categorie svantaggiate e soggetti vulnerabili e un’esperienza culturale come un’occasione di conoscenza e apprendimento non formale”); l’obiettivo 10, rivolto a ridurre le disuguaglianze all’interno dei e fra i Paesi (“Desideriamo portare i contenuti in programma anche all’interno dei Dormitori comunali destinati alle persone senza fissa dimora, all’interno della Casa circondariale, luoghi che interessano persone emarginate, vulnerabili, tendenzialmente escluse dall’offerta culturale della città se non in caso di progetti specifici”); l’obiettivo 11, mirato a rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili (“#Interferenze si estende nella trama del tessuto urbano con l’intento di realizzare un discorso artistico inclusivo e sostenibile, che metta sullo stesso piano il centro città e le zone periferiche, attivando nella cittadinanza una serie di dinamiche partecipative che valorizzano la città attraverso il linguaggio dell’arte e contribuiscono a una riscoperta della città”).


Sabrina Viola, Fermenti Aptici, frame da video.

Le sezioni – Poesia
La rassegna, come riportato nella nota stampa, si articola attraverso 4 macro-sezioni: poesia, narrazioni, videoarte e musica. Per la prima categoria, IL MURO ha curato la produzione di una serie di filmati che vanno a riscoprire gli oggetti della collezione del Museo Giannini di Latina in un’operazione di riattivazione e attualizzazione di strumenti storici di riproduzione sonora, che tornano vivi in un atto di riproduzione poetica che amplifica la fruizione del museo chiuso in questi tempi pandemici. “Antichi grammofoni, jukebox di fine ‘800 e vecchie radio conservate nel Museo MUG – così gli organizzatori – sono tornati in funzione attraverso le voci di poetesse e poeti”. Quali? Giulia Ananìa (Roma), poetessa, cantautrice e paroliera per la Warner Chappell Italia, con poesie tratte da L’Amore è un accollo (Bizzarro – Red Star Press, Roma 2020), libro romantico, ironico e dirompente, con introduzione di Carlo Verdone e postfazione della sociologa urbana Irene Ranaldi; Daniele Campanari (Latina), doppiatore e speaker radiofonico, con poesie tratte dalla sua ultima raccolta poetica intitolata Il silenzio per una madre (Eretica, 2019); Elvio Ceci (Terracina), poeta e ricercatore in linguistica, con poesie tratte da Cantare del Deserto (Pietre Vive, 2020); Valentina Colonna (Torino), poetessa, pianista, ricercatrice in linguistica e in Digital Humanities, con poesie tratte da Stanze di città e altri viaggi (Aragno, 2019); Simone di Biasio (Fondi), poeta, ricercatore in comunicazioni e Storia dei media, autore del saggio Guardare la radio. Prima storia della radiovisione italiana (Mimesis Edizioni, 2016), con poesie tratte da Panasonica (Il Ponte di Sale, 2020).


Crediti filmato: canale YouTube IL MURO. Giulia Ananìa legge “Nostalgia di tutto”, poesia tratta dal suo libro “L’amore è un accollo. Poesie (quasi) romantiche” (Bizzarro – Red Star Press, 2020). Dalla collezione del Museo Giannini: il Grammofono Senior Monarch De Luxe del 1904, denominato Get Melba in onore di una delle più grandi cantanti di lirica dell’epoca, Nellie Melba.

Le sezioni – Narrazioni
Sono presenti in rassegna anche opere narrative: il progetto sonoro RadioBuio, a cura della regista documentarista Patrizia Santangeli (Roma), che invita il pubblico a partecipare a una raccolta di parole segrete, attraverso un’apposita cassetta chiusa a chiave presso La Mia Libreria di Latina; alcuni estratti dall’antologia Selenophilia, a cura del collettivo UkiZero , pubblicata da Alter Erebus (2019), un libro di racconti surreali, drammatici, ironici, horror, esistenziali, fatti di storie e luoghi alternativi. Tra questi, la rassegna ospita Il pendolare di Daniele Parisi e Il sole non è giallo, è un pollo di Giancarlo Pitaro, che in occasione della rassegna saranno entrambi illustrati dall’artista emergente Cristina Fazio e appariranno in un’edizione speciale della rivista IL MURO.


Cristina Fazio, Il sole non è giallo.

Le sezioni – Videoarte
Uno schermo-totem posto all’interno del Museo Giannini e visibile dalla porta vetrata all’ingresso presenta una sequenza di opere di videoarte di artisti nazionali e internazionali: Natalija Dimitrijević (Niś, Serbia), pittrice di base a Bari che nelle sua ricerca affronta il tema dello spazio domestico con una ricerca visiva eclettica che unisce grafismi allo studio del colore; GR (Georges Rabbath) artista visivo del Libano che indaga il campo antropologico, sociale e neuropsichiatrico attraverso lo studio fisiognomico e in quest’occasione presenta dei ritratti digitali realizzati nell’ambito di iniziative solidali per l’emergenza Covid-19; perfettipietro (Parma) artista dall’identità sconosciuta che realizza opere ironiche ricche di rimandi alla cultura visiva contemporanea, con rimandi alla dimensione pop e ludica; Sabrina Viola (Latina), artista interdisciplinare con una ricerca estetica che spazia dal disegno alla performance e alla videoarte e va ad esplorare la dimensione psichica e relazionale del corpo.


Natalia Dimitrijević, Memorie, frame da video.

Le sezioni – Musica
Verranno presentate, infine, anche tre video-performance live di band emergenti: IlMatteo (Velletri), cantautorato rock, con un’anteprima dell’album di prossima uscita, e Nune (Velletri), duo strumentale che in sperimenterà l’uso della pedaliera del basso sulla tastiera; Rumorarmonio, band originaria di Reggio Emilia con  una ricerca sonora che richiama l’immaginario sperimentale dei primi del Novecento.

 


Crediti immagine di copertina: G R (Georges Rabbath), ritratto di Michelangelo Pistoletto, dalla serie  ‘A R K’ by G R.
1*- L’associazione culturale IL MURO nasce nel 2014 dall’idea di un gruppo di giovani creativi della provincia di Latina che hanno deciso di unire le forze con l’intento di promuovere e valorizzare l’arte con un approccio interdisciplinare, valorizzando l’ambito culturale del territorio pontino, offrendo una visione aperta su scala nazionale e internazionale. Tra le principali attività c’è quella editoriale, con la pubblicazione della rivista IL MURO – arte media filosofia visual culture (www.ilmuromagazine.com) e quella di organizzazione eventi.
2* – La Mia Libreria (Piazza della Libertà), Caffè Vergnano (Via Eugenio di Savoia 12), Irish Pub Doolin (Via Adua 10), Coco Bar (Via Verdi), The Wall (Via Cesare Battisti), Oliocentrica Srls (Via Cesare Augusto).