Salone del Mobile 2021, alla Six Milano Galleria “Mezzoterra Mezzomare” di Pistoletto e Sandoval
Dal 4 al 10 Settembre, presso la galleria lombarda, saranno esposte due installazioni realizzate dal maestro biellese e da Juan Sandoval. Le opere, che mettono in luce il messaggio di dispersione e comunicazione insito nel mare inteso come crocevia di popoli, fanno parte del progetto “Mezzoterra Mezzomare I Mediterranei - Sedie Love Difference".

Six Milano Galleria, in occasione del Salone del Mobile 2021, espone una significativa porzione del progetto Mezzoterra Mezzomare di Michelangelo Pistoletto e Juan Sandoval da sabato prossimo a venerdì 10 settembre. I due artisti hanno trasformato la sedia ‘laleggera’, progettata da Riccardo Blumer per Alias, in un luogo di confine tra terra e mare, tra arte e design. Lo stesso dialogo che anima la ricerca e la selezione delle opere di design e pezzi vintage proposte da Six Milano Galleria diretta da Aurélie Wannenes. Nell’opera del 2007, che sottolinea il messaggio di dispersione e comunicazione insito nel mare inteso come crocevia di popoli, ciascuna sedia è identica all’altra, in quanto prodotto di design industriale. Il gesto artistico, però, la trasforma in un oggetto individuale, unico, che insieme agli altri disegna un mare. Proprio come le persone. Un’opera che unisce arte, design e impegno sociale nell’invito a sedersi e a confrontarsi sulle diverse visioni culturali e aprire una riflessione, una comunicazione con l’altro. A contrassegnare l’unicità di ogni pezzo, sotto la seduta è stato applicato un adesivo con la firma di Michelangelo Pistoletto e Juan E. Sandoval e l’indicazione della posizione della sedia in riferimento al mare di appartenenza. Le due installazioni esposte alla Six Milano Galleria – curate dall’architetto Andrea Sanguineti – hanno una diversa struttura e riguardano due mari: le sedie che compongono la parte ovest del Mar Baltico che bagna Norvegia, Svezia, Danimarca e Germania, dove si affacciano Copenhagen, Malmo e Oslo; e quelle che riguardano il mar dei Caraibi, la costa messicana che termina con Cancun.

Sulla ricchezza delle differenze – si legge nella nota stampa dedicata – lavora da molto tempo Michelangelo Pistoletto. Fulcro della sua poetica il mare, luogo delle diversità culturali per eccellenza, che invita a riflettere sulla concreta possibilità di integrare le differenze rispettandole, raccontando di incontri di civiltà, di crescita nel rispetto delle differenze, di voglia di sedersi e guardarsi per scoprire quanto uguali e quanto diversi siamo. In ‘Mezzoterra Mezzomare’ l’attenzione viene catalizzata da ‘laleggera’, archetipo della sedia contemporanea. Segno, nella sua purezza formale, di intensa espressività̀ e al tempo stesso ideale superficie neutra per un’opera originale. Un’icona, che nell’immaginario di Pistoletto evoca un sogno. Una sedia che forse è anche uno scoglio, a metà fra la spiaggia e il mare, dove ognuno di noi può sedersi, giocare con i piedi nell’acqua e guardare lontano, alla ricerca dell’altro da sé e di un dialogo con chi è lontano, diverso ma uguale”. L’allestimento della mostra permette una visione complessiva delle due installazioni: le sedie laleggera, accostate una all’altra in una teoria continua e in un naturale disordine, mantengono la loro individualità e al tempo stesso offrono una visione frastagliata e viva di questi tratti di mare e delle coste che lambiscono.

 

Love Difference è un nome, uno slogan, un annuncio programmatico. Il movimento – così Michelangelo Pistoletto nel Manifesto Love Difference del 2002 – unisce l’universalità dell’arte all’idea di transnazionalità politica e focalizza la sua attività nell’area mediterranea in quanto in essa si rispecchiano i problemi della società globale. Da una parte la differenza tra etnie, religioni e culture è, oggi, causa di terribili conflitti; dall’altra vi è una drammatica situazione prodotta dalla supremazia dei poteri che producono l’uniformità e il livellamento delle differenze […] Uniformità e differenza sono i due termini antagonisti che rappresentano la massima tensione conflittuale nell’attuale realtà planetaria. Una politica che porti ad “amare le differenze” è vitale per lo sviluppo di nuove prospettive nell’intera compagine sociale”.


Le sedie che compongono le due installazioni sono acquistabili in gruppo o separatamente.