A Sermoneta il primo festival dedicato al tempo
L'ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso Roberta Melasecca anticipa le peculiarità della rassegna che metterà in luce un’indagine multidisciplinare e interdisciplinare sul passato, sul presente e sul futuro e si proporrà come un luogo dove costruire pensieri, generare l’arte e vivere il tempo. Prenderà il via nel mese di settembre a Sermoneta (LT) con il lancio di due bandi internazionali per installazioni site specific e per arti visive e plastiche.

Un anno fa sono stata invitata da una associazione culturale di Sermoneta a prendermi cura di una loro ‘creatura’, una rassegna d’arte contemporanea che 15 anni fa e per alcuni anni era stata una manifestazione di interesse e di eccellenza e che nel 2019 ha visto un suo remake con il nome Eventi – Arte Contemporanea a Sermoneta.

Ho iniziato a lavorare a questo progetto utilizzando, come cerco di fare sempre, il mio approccio da architetto, analizzando i luoghi, la loro natura e la loro storia. E ad un certo punto del mio percorso mi sono chiesta quale fosse l’elemento che contraddistinguesse Sermoneta da altri centri storici o la connettesse soprattutto ai borghi del Centro Italia. La riposta è stata: il tempo, quello stratificato, che si contrae e si dilata, un passato rincorrente, un presente in divenire, un futuro all’insegna dell’innovazione. Ho capito, dunque, che Sermoneta rappresenta il simbolo di migliaia di realtà simili di cui è disseminato il territorio nazionale e che poteva diventare uno spazio di confronto, di pensiero e di riflessione, di incontro e sinergie.

È nato così il Festival del Tempo che inizia ufficialmente il mio impegno come Ambasciatrice del Terzo Paradiso e continua il lavoro portato avanti durante il Rebirth Forum Roma sui 17 obiettivi ONU.
Questa rassegna è dunque un’indagine multidisciplinare e interdisciplinare sul passato, sul presente e sul futuro, un luogo dove costruire pensieri, generare l’arte e vivere il tempo. Ognuno di noi, secondo i propri background e formazione, ha un concetto specifico del tempo: il Festival analizza i tanti e diversi tempi (e punti dello spazio) a cui corrispondono diversificate visioni, in ambiti multidisciplinari. Saranno, così, i partecipanti tutti a confrontarsi e approfondire i molteplici punti di vista che il Tempo ispira nella vita e nella realtà, nella storia personale e collettiva.

Prima dell’emergenza Covid-19, avevo strutturato il festival in 7 giornate di parole, immagini, corpi e movimenti. Avevo iniziato a coinvolgere studiosi provenienti da diversi ambiti – filosofia, fisica, matematica, architettura, letteratura, arte, musica, ecc. – per confrontarsi sulla propria percezione del tempo e dello spazio attraverso incontri, letture, spettacoli di danza, teatro e performance, installazioni artistiche, mostre, laboratori e momenti di approfondimento culturale e scientifico. L’obiettivo era (ed è ancora) fare diventare il Festival del Tempo un luogo per tutti: per i giovani – studenti di ogni ordine e grado ed universitari -; per studiosi acclamati in ambito nazionale e internazionale; per tutti noi cittadini che viviamo il tempo e lo spazio come memoria e come futuro, che siamo parte del nostro passato ma che lavoriamo alla costruzione di un mondo attuale etico e sostenibile; per le imprese del territorio, impegnate nella creazione di beni e servizi per la collettività; per le realtà operanti in tutta Italia che vogliono investire nel tempo e nella promozione e divulgazione dell’arte e della cultura.

L’emergenza Covid-19 mi ha portata ancora di più a riflettere sulla mia concezione di tempo e si è fatta spazio la consapevolezza che quanto stavo progettando e portando avanti fosse solo il primo passo di un lungo percorso, diffuso in tempi e spazi diversi. Non è possibile, in questo momento, dare avvio a conferenze, laboratori, spettacoli e performance, né coinvolgere le scuole o altre realtà nel territorio. Ma è importante dare segni concreti di speranza e non smettere mai di lavorare per il bene comune. Sono convinta, infatti, che il Festival del Tempo sia un format per tutti noi, per tutte le città italiane: può essere esportato e divenire un’iniziativa diffusa e un appuntamento fisso nel calendario dei grandi eventi culturali nazionali ed europei.

E così, grazie alla disponibilità e all’adesione di numerosi esponenti del mondo dell’arte e della cultura, è nata una giuria che avrà il compito di valutare le proposte di due Bandi Internazionali.

Il Bando Internazionale Residenze Festival del Tempo 2020 assegnerà 4 residenze, che avranno luogo a Sermoneta (LT) nel mese di settembre 2020, volte alla realizzazione di installazioni site specific in dialogo con gli spazi esterni del centro storico. Il tema del concorso è Il Tempo e Lo Spazio. La partecipazione al bando è gratuita ed aperta a tutti i cittadini residenti in Italia o all’estero, a partire dal 18esimo anno di età, senza limiti di nazionalità, sesso, etnia o religione. La scadenza per l’invio delle candidature è fissata al 7 agosto 2020. Ai 4 vincitori della residenza saranno garantiti alloggio presso le strutture messe a disposizione dal festival per tutta la durata della residenza e diaria comprensiva di 1 pasto al giorno, nonché un contributo di € 400 a copertura di spese viaggio, trasporti, vitto, materiali e la possibilità di acquisizione da parte dei partner della rassegna di un’opera per un valore di € 1000. Il progetto potrà essere presentato sia dai candidati dietro auto-presentazione e sia dai curatori in un progetto congiunto candidato-curatore.

Il Concorso Internazionale Festival del Tempo 2020 selezionerà 25 opere che saranno parte di una mostra collettiva presso la Chiesa di San Michele Arcangelo a Sermoneta (LT) nel mese di settembre 2020. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti i cittadini residenti in Italia o all’estero, a partire dal 18esimo anno di età, anche in questo caso senza limiti, ma che lavorano con le seguenti forme d’arte: disegno, pittura, scultura di piccole dimensioni, fotografia, incisione e grafica, video, mixed media. Il tema del concorso è: Prima e Dopo il Tempo. La scadenza per l’invio delle candidature è fissata al 16 agosto 2020. Ai 25 selezionati saranno garantiti una mostra collettiva presso la Chiesa di San Michele Arcangelo a Sermoneta (LT) per tutta la durata del festival, nonché la possibilità di acquisizione da parte dei partner della rassegna di un’opera per un valore di € 700.
Come direttrice del Festival è stato prioritario voler assegnare un contributo che possa dare valore, anche se in piccola parte per questa prima edizione, al lavoro degli artisti con i quali condivido da anni, gioie e dolori.
A tutti va il mio personale ringraziamento per aver appoggiato ed essersi presi cura di questo progetto che si diffonderà nel Tempo e nello Spazio.


La Giuria è così composta:
Michela Becchis – Curatrice e Storica dell’arte (Roma – IT)
Chiara Bertola – Responsabile per l’arte contemporanea Fondazione Querini Stampalia (Venezia – IT)
Lucilla Catania – Artista, Presidente e Amm. unico Sculture in campo e Presidente Ass. cult. Hidalgo (Roma – IT)
Simone Ciglia – Curatore e Storico dell’arte (Roma – IT)
Marijke Gnade – Archeologa, Professoressa in Archeologia delle culture pre-romane nell’Italia centrale, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Archeologia, Università di Amsterdam (Amsterdam – NL)
Edoardo Marcenaro – Giurista d’impresa e Curatore (Roma – IT)
Edoardo Milesi – Architetto, Direttore Scuola Permanente dell’Abitare, Direttore ArtApp (Bergamo / Montalcino – IT)
Alessandro Melis – Architetto, Direttore Cluster for Sustainable Cities, Università di Portsmouth UK, Curatore del Padiglione Italia Biennale Architettura di Venezia 2021 (Portsmouth – UK)
Maria Giovanna Musso – Docente di Sociologia del mutamento, della creatività e dell’arte, Sapienza Università di Roma (Roma – IT)
Vincenzo Scolamiero – Artista, Docente di Pittura Accademia di Belle Arti di Roma (Roma – IT)
Francesco Saverio Teruzzi – Coordinatore Ambasciate e Ambasciatori Progetto Rebirth/Terzo Paradiso Cittadellarte – Fondazione Pistoletto ONLUS (Biella)
Alberto Timossi – Artista (Roma – IT)
Sabrina Vedovotto – Curatrice e Storica dell’arte (Roma – IT)

Il Festival del Tempo è promosso dall’Associazione ONLUS “Centro d’Arte e Cultura di Sermoneta” e da A.S.D. e Culturale Clandestina e alla data attuale si avvale del patrocinio del Comune di Sermoneta e di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto ONLUS, della partnership di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto ONLUS, Scuola Permanente dell’Abitare, Interno 14 next, Canova 22 e della media partnership di ArtApp, Exibart, Hidalgo, Senza Barcode, The Parallel Vision, Unfolding Magazine. La grafica è stata curata da Alessandro Arrigo, mentre il sito web da Alessandro Lanciotti.

Tutte le informazioni sul sito web www.festivaldeltempo.it oppure al seguente link:
https://drive.google.com/drive/folders/1AYsMxhk1PRs3Gmt-0Ey2KfEN21dV3tCc?usp=sharing