UNIDEE, a luglio il modulo “Expanded body #2 – Inhabiting Time”
L'Università delle Idee ha indetto una open call (scadenza al 15 aprile) dedicata alla selezione di sei artisti internazionali, in vista del nuovo modulo che si svolgerà dal 9 al 16 luglio. La residenza artistica, guidata dai mentori Andrea Caretto e Raffaella Spagna, andrà in scena all'Oasi Zegna e a Cittadellarte.

UNIDEE is coming: nel sito dell’Università delle Idee è stato ufficialmente comunicato un nuovo modulo, titolato “Expanded body #2 – Inhabiting Time | An experience about Time in the Oasi Zegna“, che si terrà dal 9 al 16 luglio 2018 in collaborazione con la Fondazione Zegna. Come rivela il nome stesso, la settimana si svilupperà non solo a Cittadellarte, ma anche all’Oasi Zegna, un’area naturalistica piemontese che si estende per circa 100 km quadrati nelle Alpi Biellesi, tra Trivero e la Valle Cervo. Non è la prima volta che il parco ospita, da “protagonista”, un modulo UNIDEE: lo scorso anno, nella stessa location, andò in scena dal 26 giugno al 3 luglio il workshop “Expanded Body. An immersive exploration of the Oasi Zegna”. Come per la scorsa edizione, anche quest’anno è stata indetta una open call, mirata a selezionare 6 artisti internazionali che potranno prendere parte all’esperienza artistica, con deadline al prossimo 15 aprile. La continuità tra i due “Expanded Body” si evince anche dai mentori, che saranno nuovamente gli artisti Andrea Caretto e Raffaella Spagna (tutte le info biografiche qui). Previsti, come di consueto, anche due ospiti d’eccezione per la residenza: José D. Edelstein, fisico teorico e professore presso il “Department of Particle Physics” dell’Università di Santiago de Compostela, e Marco Giardino, docente di Geografia fisica e geomorfologia presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino.


(I due mentori)

Passando ai contenuti, cosa offrirà l’esperienza? Il modulo proporrà una settimana immersiva nel territorio dell’Oasi Zegna, dove i partecipanti saranno coinvolti in un confronto ad ampio spettro sul concetto di tempo. Questo avverrà a partire da una sperimentazione estetica fondata su un’ontologia agerarchica, nella quale tutti i soggetti (viventi e non viventi, piante, animali, rocce, manufatti etc.), che in quel luogo coesistono, sono posti sullo stesso piano. “Attraverso una serie di esperienze ‘sul campo’ – si legge nell’outline del modulo – guidate da esperti di diverse discipline, gli artisti selezionati potranno sperimentare in prima persona alcuni aspetti percettivi del tempo in ambiente naturale, grazie a un confronto con le diverse temporalità che caratterizzano i sistemi naturali: dal tempo profondo testimoniato dalle rocce e dalla loro trasformazione, alla temporalità degli esseri viventi (i pochi minuti di vita di alcuni insetti, e le centinaia o migliaia di anni degli alberi), per arrivare, infine, ad affrontare il tema della messa in discussione del concetto stesso di tempo come variabile fondamentale operata dalla fisica nell’ultimo secolo. Cosa è il tempo? In che modo percepiamo lo scorrere del tempo e quale il nostro rapporto con esso? Quale è il tempo di una pianta? Come possiamo approcciarci al tempo Profondo delle rocce? Quale il rapporto tra il tempo delle macchine, quello umano e i cicli naturali? Cosa è il tempo libero? Cosa è il tempo per la fisica contemporanea? Il modulo sarà un’occasione per confrontarsi e riflettere in modo informale su questi temi insieme ai mentori e agli ospiti invitati”.

Il modulo, come detto, sarà suddiviso in due parti. La prima avrà come “campo base” il rifugio montano Alpe Moncerchio (Bielmonte, BI), situato all’interno dell’Oasi Zegna, e sarà caratterizzata da alcune escursioni a piedi durante le quali i partecipanti sperimenteranno diversi aspetti percettivi legati al tempo, stando a diretto contatto con l’ambiente naturale dell’area. Durante le escursioni, inoltre, i mentori e gli ospiti coinvolgeranno i partecipanti in esperienze individuali e collettive, osservazioni, raccolte di materiali e discussioni.
Passando alla seconda parte, si svolgerà a Cittadellarte e prevede un lavoro di ricerca individuale: ogni residente elaborerà le esperienze vissute nei giorni trascorsi nell’Oasi Zegna arrivando ad elaborare, sotto la guida dei mentori, azioni, opere, dispositivi, racconti ed espressioni di nuovi modi di “essere” nel tempo.

Per visionare il nostro articolo su “Expanded Body. An immersive exploration of the Oasi Zegna” cliccare qui.
Per ulteriori informazioni sulla call è possibile scrivere una mail all’indirizzo unidee@cittadellarte.it.