“Visible award”, quando una giuria pubblica vota le pratiche artistiche socialmente impegnate
Sabato 16 novembre 2019 la giuria pubblica della quinta edizione del Visible Award – un progetto in partnership di Cittadellarte e Fondazione Zegna, quest’anno in collaborazione con Lafayette Anticipations – avrà luogo all’ Hôtel de Ville di Parigi, e riunirà oltre 100 persone in un dibattito sui 10 progetti finalisti. Scopriamo tutti i dettagli.

Partiamo da Visibile: un progetto che ricerca, produce e sostiene pratiche artistiche socialmente impegnate in un contesto globale. Curato sin dal suo inizio nel 2010 da Judith Wielander e Matteo Lucchetti, identifica progetti artistici che considerano il corpo sociale come potenziale per generare una trasformazione responsabile, rivolgendosi ad artisti che avviano processi a lungo termine su questioni ambientali, economie alternative, diritti delle popolazioni indigene, nuovi modelli pedagogici, migrazione e displacement e altre numerose emergenze della nostra epoca. Anche in quest’ottica, nel 2011 Visible ha lanciato il Visible Award (un progetto di Cittadellarte e Fondazione Zegna, quest’anno in collaborazione con Lafayette Anticipations), il primo premio biennale europeo per pratiche artistiche socialmente impegnate, assegnato attraverso la creazione di giurie pubbliche nella forma di parlamenti temporanei. “Il coinvolgimento del pubblico nella valutazione e votazione dei progetti artistici – si legge nella nota stampa dell’iniziativa – ha trasformato il Visible Award in un’occasione d’apprendimento collettivo e di allargamento del dibattito istigato da e sui progetti. La sessione della giuria non è un semplice dialogo tra esperti per selezionare un progetto artistico impegnato socialmente da sostenere, ma anche un momento per ridefinire le narrazioni attraverso cui parliamo di arte e del suo ruolo in processi di trasformazione sociale”. Valutando i criteri attraverso cui si deciderà collettivamente chi riceverà il premio di 25.000 euro, il parlamento temporaneo offre inoltre l’opportunità di approfondire il dibattito sul tema dell’impegno artistico nella sfera pubblica.

Il parlamento temporaneo di Visible è eterogeneo: risulta composto da artisti, curatori, esperti, organizzazioni attive nella società civile, attivisti, membri del pubblico dalle estrazioni più diverse e, soprattutto, un grande gruppo di studenti di corsi di arti visive e studi curatoriali da tutta Europa. “Per questa edizione – viene specificato nel comunicato – abbiamo deciso di invitare una selezione di studenti a presenziare al parlamento e di coinvolgerli nel dibattito, durante il quale si confronteranno attivamente con le sfide dell’arte pubblica”. Un ruolo particolare, a questo proposito, è affidato agli studenti del CuratorLab del Konstfack di Stoccolma, che saranno i sostenitori dei dieci progetti finalisti, dopo aver trascorso parecchi mesi in dialogo con gli artisti nominati per ‘prepararsi’ per l’occasione. I dieci progetti finalisti selezionati dal comitato di selezione di Visible* sono i seguenti: Embassy di Richard Bell (Melbourne); Climavore: On Tidal Zones di Cooking Sections (Isola di Skye); Undercover Worker di Luke Ching Chin Wai (Hong Kong); Killing in Umm al-Hiran di Forensic Architecture (Londra); Tequiografías di Daniel Godínez-Nivón (Città del Messico); Trampoline House di Morten Goll e Tone Olaf (Copenaghen); Dar Yusuf Nasri Jacir for Art and Research di Emily Jacir (Betlemme); CareForce di Marisa Morán Jahn (varie città negli Stati Uniti); Carved to Flow di Otobong Nkanga (Atene, Uyo); Blank Noise di Jasmeen Patheja (Bangalore).

Per l’edizione di quest’anno il Visible Award ritorna in Europa, dopo la collaborazione con il Queens Museum di New York nel 2017 (le precedenti edizioni erano state sviluppate in collaborazione con la Tate Liverpool nel 2015, il Van Abbemuseum nel 2013 e le Serpentine Galleries nel 2011). L’evento, infatti, si terrà presso l’Hôtel de Ville di Parigi il 16 novembre 2019 e riunirà oltre 100 persone in un dibattito sui 10 progetti finalisti. Per un giorno, la giuria  pubblica** occuperà lo spazio concettuale e fisico di un vero parlamento, permettendo ai contenuti e alle metodologie trattati nel progetto di rivitalizzare il format democratico del parlamento e, allo stesso tempo, di sottolineare il potenziale di trasformazione sociale di questi progetti.

Visible – spiega Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte – nasce nel 2009 dalla volontà comune di Cittadellarte e del suo partner Fondazione Zegna di attivare un dispositivo di ricerca e di produzione di pratiche artistiche che operano nel senso di una trasformazione della società in senso responsabile. Terminava allora il primo decennio del programma di Cittadellarte UNIDEE – Università delle Idee che tuttora forma artisti, attivisti, imprenditori e innovatori sociali, docenti, politici e studiosi al ruolo di ‘artivatori’, cioè attivatori di processi di trasformazione fondati sulla consapevolezza che ‘critique is not enough’, piuttosto occorre mettere in campo pratiche attive condivise con le organizzazioni dei contesti in cui l’opera (intesa anche come processo) si dipana. Visible intende rendere visibili territori, pratiche e metodi in cui artisti e comunità costruiscono esperienze che, senza negare la funzione di un sistema artistico, ne espandono i confini, gli statuti, la distribuzione, i meccanismi, le regole e gli impatti.

A questo fine – continua Naldini – Visible analizza, studia, trasmette e promuove pratiche artistiche (sviluppate specificatamente in rapporto ai loro contesti culturali, socio-economici e geografici) finalizzate alla produzione e/o alla redistribuzione di ‘potere sociale’, inteso come ‘poter fare’, secondo la definizione di ‘Demopraxia’, una contemporanea declinazione dell’antico sogno della democrazia fondata sulla sostituzione del termine ‘cratos’, (potere), con ‘praxis’ (fare). Visible è parte organica di Cittadellarte, laboratorio di ricerca, formazione e produzione di immaginario e di realtà sociali. Insieme alle Ambasciate del Terzo Paradiso e alle Opere Demopratiche da esse sviluppate nei propri territori, Visible costituisce la rete globale di best practices su cui studiano gli allievi della scuola di Cittadellarte, nata nel 1998 e dal 2019 Accademia di Alta Formazione, in via di riconoscimento formale da parte del MIUR”.

 


* Il comitato è composto da: Charles Esche, direttore del Van Abbemuseum, Eindhoven; Gabi Ngcobo, curatrice della X Bienniale di Berlino; Xiaoyu Weng, curatrice associata di Arte Cinese al Solomon R. Guggenheim Museum di New York; François Quintin e Anna Colin, direttore e curatrice associata di Lafayette Anticipations; i curatori del progetto Visible Judith Wielander e Matteo Lucchetti; Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto; Andrea Zegna, membro del consiglio della Fondazione Zegna.
**È possibile registrarsi per il Parlamento Temporaneo del Visible Award 2019 su visibleproject.org, sito in cui sarà anche trasmesso in live streaming l’evento.