“World Day Against Child Labour”, Cittadellarte a Ginevra contro il lavoro minorile
Ieri 12 giugno si è svolta la giornata dedicata alla lotta contro lo sfruttamento minorile al Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra. È emerso come non si possa costruire un futuro sostenibile senza contrastare il disagio che colpisce sempre più i giovani.

Say no to child labour’ (diciamo no al lavoro minorile), questa era la scritta stampata su alcune magliette mostrate da una parte degli speakers che ieri hanno parlato al Palazzo della Nazioni Unite di Ginevra per la Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile. In occasione della ricorrenza, infatti, si è tenuto l’incontro ‘In conflitcs and disasters – Protect children form child labour’, che ha messo in luce il problema dello sfruttamento che colpisce oltre 168 milioni di giovanissimi in molte parti del mondo. L’intero appuntamento, che si è svolto nel contesto dell’edizione 106 della ‘Session of the International Labour Conference’, si è tenuto di fronte all’opera “Rebirth” di Michelangelo Pistoletto, situata nell’Ariana Park del “Palais des Nations”. L’evento era organizzato da International Labour Organization (ILO) in collaborazione con United Nations Office of Geneva (UNOG) e Cittadellarte.

“Lo sfruttamento dei giovani – per Pistoletto – è la prima cosa da cambiare e da portare in una dimensione nuova di trasformazione della società, perché proprio i giovani sono coloro che devono costruire il futuro e la nuova società. Noi dobbiamo essere capaci di dare loro questa possibilità e capacità di cambiare il mondo; quindi dobbiamo creare l’equilibrio attraverso il rapporto con i giovani”.

Prima dell’avvio dell’appuntamento, cominciato alle 13.30, era a disposizione dei presenti un light lunch, dove venivano offerti anche biscotti dedicati al Terzo Paradiso preparati dall’Associazione Donne del Terzo Paradiso di Palazzolo sull’Oglio, della quale l’ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso Grazia Omodei è presidente. Dopo il pranzo è cominciato l’incontro, incentrato sull’identificazione dei mezzi per contrastare e sconfiggere il lavoro minorile.

(Nell’immagine Paolo Naldini, Michelangelo Pistoletto, Maria Pioppi, Marina Maffei e Olga Pirazzi)

L’evento è cominciato con gli interventi di Michael Møller, Direttore Generale dell’Ufficio delle Nazioni Unite di Ginevra, e di Guy Rider, Direttore Generale di ILO. Moller e Rider si sono focalizzati sul tema dello sfruttamento minorile, sottolineando quanto sia importante debellare questo fenomeno. Partendo dalla Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile come ricorrenza per sensibilizzare le istituzioni e le persone a questo tema, Rider ha anche illustrato come l’ILO intervenga e si adoperi per supportare i bambini in Congo, Nepal, Haiti e Birmania. Alle loro parole hanno fatto eco quelle di Jacqueline Mugo (portavoce per Employers Group di ILO) e Luc Cortebeeck (presidente del gruppo lavoratori ILO). Sono intervenuti per discutere sulle tematiche di sfruttamento infantile anche Marilena Viviani (direttrice dell’Ufficio di collegamento di Ginevra dell’UNICEF) e Shahrzad Tadjbakhsh (vicedirettrice della divisione protezione internazionale di UNHCR). L’evento è proseguito con le testimonianze di Abbas Ahmad Assi e di Emi Mahmoud.

Prima delle testimonianze, è intervenuto Michelangelo Pistoletto, che ha illustrato ai delegati internazionali presenti i significati del simbolo del Terzo Paradiso. Ha spiegato, inoltre,  come l’occasione dell’incontro al Palazzo delle Nazioni fosse per lui fondamentale, considerando il Palais des Nations come luogo di connessione tra le nazioni (gli stessi 193 paesi che fanno parte dell’opera “Rebirth”, presenti nelle pietre che compongono l’installazione stessa). Pistoletto ha inoltre sottolineato l’importanza di discutere di cambiamento, evidenziando però come sia necessario che alle parole seguano fatti concreti in grado di attivare davvero le trasformazioni auspicate.


(Nella prima immagine Guy Rider, nella seconda Michael Møller)

 
(Nella prima foto Abbas Ahmad Assi e nella seconda Emi Mahmoud)

Al discorso dell’artista biellese è seguita una performance all’interno dell’opera Rebirth da parte degli studenti dell’International School of Geneva, guidati dalla coreografa Lucie Eidenbenz, che si è ispirata alla performance delle mani ideata dall’ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso Grazia Omodei.
Dopo l’esibizione, gli alunni hanno dato voce ad alcuni messaggi scritti da loro coetanei vittime di sfruttamento provenienti da Uganda, Siria, Repubblica Democratica del Congo e Mali. Il problema del lavoro minorile, così, ha visto gli stessi giovani artefici di un tentativo di cambiamento. I testi sono stati raccolti e selezionati da ILO tramite la propria rete.

Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, commenta così la giornata svoltasi a Ginevra: “E’ stata per noi una tappa fondamentale in direzione della convergenza tra arte e politica. E’ infatti emersa un’articolata strategia finalizzata a implicare nella pratica del policy making e del decision making la visione rappresentata dal simbolo alla base della mission di Cittadellarte, cioè il Terzo Paradiso. Cittadellarte – spiega – non opera soltanto nei luoghi tradizionalmente deputati all’arte, realizzando, cioè, prevalentemente mostre di opere all’interno di spazi come gallerie e musei, ma costruisce dei dispositivi il cui fine è determinare un impatto concreto sulle dinamiche che organizzano la vita civile e sociale ai livelli più capillari e locali, così come ai livelli più globali istituzionali”.

“I prossimi passi – continua il direttore di Cittadellarte – sono la definizione della convenzione e l’avviamento di programmi formativi che sviluppino la nostra ricerca e la convergente esperienza dell’ILO, che rientra sotto il titolo di Scream (Supporting Children’s Rights through Education, the Arts and the Media), ideato dall’ambasciatrice Rebirth Maria Gabriella Lay, che ha condotto una luminosa carriera negli uffici dell’ONU. In futuro – conclude – il lavoro non potrà che essere fondato su un solido e coerente sistema di formazione, tramite cui la società investe su sé stessa donandosi ai giovani e ai bambini”.

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