“Community School”, il progetto per contrastare la povertà educativa minorile nel biellese
Venerdì 23 luglio 2021 alle ore 18, a Cittadellarte, si terrà l’incontro finale di Community School e, per l'occasione, saranno presentati gli esiti del progetto. In vista dell'evento, ne ripercorriamo la nascita, le finalità e gli appuntamenti, offrendo una panoramica che si arricchirà nelle prossime settimane con una proposta sui social media di lezioni e interviste realizzate nel contesto e attorno ai temi cardine dell'iniziativa.

Sviluppare una strategia socio-educativa unitaria per rispondere con azioni coerenti alle trasformazioni sul piano sociale, economico e produttivo avvenute nel Biellese: è questo uno degli obiettivi cardine su cui si è impegnata la rete di partenariato – che include 47 soggetti* – di Community School, progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e che vede come soggetto responsabile la Cooperativa Sociale Tantintenti. Quest’ultima partecipa gli enti territoriali al bando nuove generazioni dell’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. L’iniziativa ha preso forma a partire dalla scarsa consapevolezza di un necessario cambiamento nella traiettoria scuola/lavoro/società, che rende attualmente evidenti le condizioni di povertà educativa, richiedendo un aggiornamento delle metodologie fino ad ora adottate. I promotori dell’iniziativa hanno creato, nel tempo, un mosaico di conoscenze a disposizione di bambini e ragazzi del biellese, tra i 5 e i 14 anni, dalle soglie della scuola primaria al momento della scelta della scuola superiore. “La nuova visione – si legge nel sito del progettoprevede l’adozione di un patto educativo, garantirà una pianificazione di medio-lungo termine («Chi sarò tra 10 anni»), sostenibile oltre l’arco temporale coperto dal bando, stimolerà la comunità educante, che lo sottoscriverà e lo riconoscerà, ad applicarlo in modo capillare e con efficacia nei diversi territori”.

La strutturazione
Sono nove le azioni che compongono il sistema di interventi del progetto “Community School: per una connessione generativa”. Due di queste hanno come obiettivo la creazione di uno strumento permanente, complementare a quanto già presente e adottato sul territorio biellese, che agisca come una ‘cassetta degli attrezzi’ idonea ad affrontare e risolvere problemi complessi rispetto agli obiettivi di medio e lungo termine. Per garantire l’efficacia di questo strumento si è lavorato per individuare, definire, condividere e sperimentare un modello educativo territoriale che possa essere applicato sia dai partner di progetto sia dagli stakeholders di riferimento, e che sia in grado di generare effetti sui destinatari diretti e indiretti. Il primo passo ha visto lo svolgimento di cinque incontri in cui è stato coinvolto un gruppo ristretto di partner. L’obiettivo del gruppo di lavoro, in quest’ottica, è la condivisione e definizione di una sintesi metodologica composta da macro indirizzi e macro sistemi. Il tavolo metodologico era composto dalle seguenti realtà: coordinamento Tavolo di Eleonora Celano (progettista e coordinatore attuativo Community School); Tantintenti (capofila di progetto) con Roberta Bacchi, Eleonora Buratti e Alberto Torchio; Cittadellarte (partner di progetto) con Annalisa Perino; ABC (partner di progetto) con Gabriele Fracassi e Katia Ramella; Fondazione Cassa di Risparmio di Biella con Marta Maglioli.

Il target
Con il progetto Community School, come accennato, si è lavorato per far emergere la consapevolezza di un territorio nell’essere una comunità educante e per contrastare e rimuovere le condizioni di povertà educativa nei minori. Il metodo è teso a essere utile a chi lo deve applicare nel territorio di riferimento e, nello specifico, ai seguenti target: a chi ascolta le esigenze delle persone, in particolare dei minori (figure educative formali ed informali, insegnanti, operatori della relazione e dell’aiuto, genitori, adulti); a chi fornisce risposte ai bisogni dei bambini e delle famiglie (enti locali, servizi sanitari e sociali, agenzie educative formali ed informali); a chi ha responsabilità educative, pedagogiche e promuove azioni di inclusione. In sintesi, il metodo intende provocare la trasformazione attraverso lo “sguardo” sulle persone, accompagnare e condividere esperienze che possano essere di esempio e quindi replicabili, prendere coscienza delle “resistenze” e trasformarle attraverso la relazione, riconoscendo quindi i talenti e valorizzando la creatività.

Il contesto di riferimento
Come specificato dalle realtà impegnate nel progetto, le trasformazioni subite dal biellese sul piano sociale, economico e produttivo hanno portato ad avere oggi una situazione di povertà educativa. Fino a 30 anni fa le imprese del territorio e l’indotto generato offrivano posti di lavoro alla totalità delle popolazione. Molti bambini e ragazzi non andavano oltre il percorso educativo formativo obbligatorio. Oggi il quadro* è completamente cambiato e, in parallelo, non è stata predisposta una strategia educativa e occupazionale per dare continuità territoriale. Alcuni esempi? Appare come un territorio disgregato (79 comuni e 3 Unioni Montane), abbandonato dalle nuove generazioni (calo nascite -1.351 e invecchiamento della popolazione 13,9% di età compresa tra 0 – 17 anni; contro i 28,4% di età superiore ai 65 anni), ha registrato un calo dell’occupazione superiore alla media nazionale (+ 10%), di cui il 38% riguarda la fascia di età 15 – 39, a conferma della perdita di connessione tra ambito educativo – formativo e tessuto produttivo, con forti ricadute in ambito sociale. Conta 178.551 abitanti, 13.025 di età compresa tra i 5 e i 14 anni. Si registra un aumento della popolazione straniera residente (9.910 di cui 6.457 nel biellese occidentale), di cui il 26% di età compresa tra i 5 e i 14 anni, con predominanza nel biellese occidentale, iscritti ai diversi plessi scolastici. Nelle aree montane del biellese occidentale nel 2017 sono stati registrati 745 interventi di servizi sociali, rivolti alla fascia 5 – 14 anni (266 nuclei famigliari e 320 persone), di cui 177 in Valle Elvo (23,75% dell’area occidentale) e 116 in Valle Cervo (15,57% dell’area occidentale), in aumento rispetto al 2015.

*i dati sono relativi al 2017 (anno in cui è stato presentato il progetto)

L’obiettivo del progetto
La base del progetto è avere una comunità educante che si attivi attraverso l’adozione di un patto educativo coerente e condiviso e nei diversi ambiti avvicinando un territorio disgregato. Gli attori coinvolti hanno lavorato a un “metodo” che possa essere riconosciuto, diffuso, praticato, rielaborato, in un circolo virtuoso, volto al miglioramento continuo. Un documento che sia aperto ad ulteriori contributi, alla condivisione, a modifiche e rielaborazioni, per essere ulteriormente arricchito dalla pratica e dall’esperienza e migliorato grazie alla sperimentazione e all’applicazione in contesti educativi differenti (formali ed informali). “L’auspicio ed anche obiettivo di Community School è quello di poter verificare, attraverso il processo di Valutazione di Impatto, previsto nel biennio ’20-’22 – viene specificato nella presentazione del progetto -, un adeguato grado di diffusione ed applicazione sul territorio biellese, di uno strumento per la facilitazione dell’intervento pedagogico, orientato alla rimozione e mitigazione delle cause di povertà educativa minorile del territorio”.

L’Academy
Il metodo individuato è stato poi calato e preso come riferimento per alcune attività laboratoriali di Cittadellarte. Non solo: a marzo ha preso il via l’Academy della comunità educante Community School, un’attività formativa che si rivolge ad educatori e insegnanti del territorio biellese per portare in evidenza le esperienze nate nel tracciato della progettualità del percorso Community School (promosso dall’Impresa Sociale Con i Bambini e avviato con l’obiettivo di portare il processo educativo al centro del dibattito e della pianificazione territoriale). L’iniziativa, come riportato in un nostro precedente articolo, ha visto nel dietro le quinte Cittadellarte, Tantintenti, Il Filo da Tessere e Associazionedidee.

L’incontro a Cittadellarte e i filmati
Venerdì 23 luglio 2021 alle ore 18:00, a Cittadellarte, si terrà l’incontro finale di Community School. L’evento, come spiegano gli organizzatori, sarà un’ulteriore opportunità per mettere in comunicazione partner ed esperienze diverse che in questi tre anni, attraverso il progetto Community School, hanno perseguito lo stesso fine, ossia contrastare la povertà educativa minorile nel biellese. All’incontro parteciperanno, fornendo i loro contributi, la presidente della cooperativa Tantintenti capofila di progetto, la project manager di Community School, la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e la referente dell’USR Piemonte ambito territoriale Biella. Sarà l’occasione per presentare gli esiti del progetto, ciò che è stato fatto e gli obiettivi raggiunti in questi anni, oltre che per condividere le opportunità future. La messa in luce del progetto non finisce qui: nell’arco delle prossime settimane e dei prossimi mesi, saranno pubblicate sui canali social di Cittadellarte e Tantintenti lezioni e interviste realizzate nel contesto e attorno ai temi cardine dell’iniziativa.

 

 


*Cooperativa Tantintenti Società Cooperativa Sociale onlus, Agenzia Giovani ELF, AICCON – Associazione Italiana per la Promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit, Andirivieni, ANTEO Cooperativa Sociale onlus, Arcipelago Patatrac, Asilo infantile Bardi Crida Castellano, Asilo infantile Emma Frassati, Asilo infantile Istituto Ambrosetti, Associazione ABC onlus, Associazione Scuola Aperta, Associazione Semi di serra, Associazionedidee srl, Big Picture Learning Italia, Birrificio UnTerzo S.a.S., Centro Territoriale per il Volontariato, CNA Associazione Artigiani e PMI del biellese, Comune di Biella, Comune di Trivero, Consorzio Intercomunale Servizi Socio – Assistenziali I.R.I.S., Consorzio intercomunale dei servizi socio assistenziali del biellese orientale -CISSABO, Consorzio sociale il Filo da Tessere, Cooperativa di Solidarietà Sociale La Famiglia, Diocesi di Biella, Domus Laetitiae Società Cooperativa Sociale di Solidarietà onlus, Fondazione Asilo Infantile “Aldisio e Bertola”, Fondazione Ermenegildo Zegna, Fondazione Olly onlus, Fondazione Pistoletto onlus, Gruppo di Volontariato Vincenziano Santa Chiara onlus, I.C. di Vigliano Biellese, I.C. di Andorno Micca, I.C. ‘C. Pavese Candelo’ di Sandigliano, I.C. Biella 3, I.C. di Mongrando, I.C. di Occhieppo Inferiore, I.C. di Trivero, I.C. di Gaglianico, MARIA CECILIA S.C.S. onlus, Oltreilgiardino Società Cooperativa Sociale onlus, Opificiodellarte, Pietra Alta Servizi – Società Cooperativa Sociale impresa sociale onlus, Poliste Srl, Roj Srl, Sportivamente s.c.s. onlus, Unione Industriale Biellese, Unione Montana Valle del Cervo – La Busch, Unione Montana Valle Elvo.