La moda sostenibile di Cittadellarte al White di Milano
In occasione dell'evento, in programma da oggi fino a lunedì 25 febbraio, la Fondazione Pistoletto - attraverso il progetto B.E.S.T. - presenta una selezione di brand già riconosciuti per il loro percorso sostenibile. Per sottolineare ulteriormente il legame tra arte, moda e dimensione etica sarà eccezionalmente allestito un “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto.

Cittadellarte partecipa ‘attivamente’ al White – in Spazio Tortona 31 – nel capoluogo lombardo, dopo aver preso parte al White Street Market svoltasi dal 12 al 14 gennaio. Durante l’appuntamento del mese scorso (tutti i dettagli in un nostro precedente articolo), infatti, sono stati numerosi gli appuntamenti che hanno visto il coinvolgimento dell’Ufficio Moda della realtà biellese: è stata allestita la ‘Venere degli Stracci’ di Michelangelo Pistoletto, Fashion B.E.S.T. ha presentato alcuni fashion designer che si distinguono per il loro operato nella sostenibilità e Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, è stato uno dei relatori della talk intitolata ‘Sustainable lifestyle’. Questa partecipazione ha sottolineato ancora una volta l’impegno decennale profuso dalla Fondazione Pistoletto in questo ambito*: “Il ruolo di Cittadellarte – ha affermato Naldini – come istituzione artistica, è generare miti e rituali collegati con la narrativa e il simbolo del Terzo Paradiso. Inoltre, lo scopo è creare spazi in cui concepire, sperimentare e produrre moda in grado di seguire la ricerca di noi tutti come esecutori di valori”.


Da sinistra: l’installazione del Terzo Paradiso e la zona adibita a ospitare i brand presentati da Cittadellarte Fashion B.E.S.T.

Fashion B.E.S.T (piattaforma che dal 2009 si dedica alla sostenibilità nella filiera moda, dalle materie prime al design, dalla produzione alla formazione), in occasione di questo appuntamento al White, presenta nuovamente una selezione di brand già riconosciuti per il loro percorso sostenibile. Quali sono i brand e i fashion designer in questione? Tiziano Guardini, che realizza collezioni green in armonia con la natura; Bav Tailor, che propone una fusione dei migliori materiali naturali o riciclati certificati in un brand ‘made in Italy’ ed ecosostenibile; Flavia La Rocca, fondatrice e designer del brand che porta il suo nome, le cui collezioni sono costruite sul concetto della modularità, con i capi che sono composti da moduli intercambiabili; Yekaterina Ivankova, che si caratterizza per i prodotti fatti a mano in un mix di sartoria ed eleganza italiana, con richiami al vintage in chiave contemporanea; Fraenck by Ho&Mulder, che è una collezione strutturata a partire da materiali di riciclo e scarti di un produttore di vele, tutto combinato con residui di pelle artificiale.


Da sinistra: l’installazione del Terzo Paradiso e l’ingresso al White.

Per sottolineare ulteriormente il legame tra arte, moda e dimensione etica sarà eccezionalmente allestito un ‘Terzo Paradiso’ di Michelangelo Pistoletto. L’installazione (nella foto sopra) è composta da tessuti sostenibili che la avvolgono, rappresentando così l’equilibrio tra il benessere del pianeta e la salute degli esseri umani, come un emblema di innovazione e trasformazione responsabile del settore ‘fashion’. L’ufficio Moda di Cittadellarte, inoltre, parteciperà al progetto ‘GIVE A FOKus‘, curato da Matteo Ward di WRÅD (brand sostenibile partner del progetto Fashion B.E.S.T). Si tratta del primo hub dedicato all’innovazione sostenibile, realizzato con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico Italiano, il cui scopo è quello di dare ai visitatori gli strumenti concreti per introdurre la moda sostenibile nei propri progetti commerciali ed editoriali.

 


*1 – Pistoletto e Cittadellarte lavorano da anni a progetti legati alla moda sostenibile, ricordiamo nel 2012 la performance in Piazza Duomo a Milano per il lancio del manifesto per la sostenibilità per la moda italiana (in collaborazione con Camera Nazionale della Moda), nel 2014 alle Nazioni Unite di Ginevra l’evento dedicato alla filiera tessile sostenibile con un’ installazione artistica permanente, una serie di performance nel Palazzo delle Nazioni e nelle piazze della città e una working conference con i maggiori stakeholder internazionali. Sono state tutte tappe di un percorso per portare il messaggio della sostenibilità della moda in una dimensione globale.

*2 – Il progetto di Re-Evolution è basato su uno sguardo innovativo sull’antica tecnica del tessuto fatto a mano Ikat, con cui ho provato non solo a sperimentare sul design e sul colore del tessuto, ma anche a modificarne la tecnica. Yekaterina è riuscita a realizzare un tessuto innovativo ed esclusivo