A scuola di economia della felicità
Il 29 e il 30 settembre 2018 a Prato andrà in scena un weekend di incontri e conferenze dedicato a ripensare e riformulare l’economia, mettendo al centro l’ambiente, la dignità e la salute umana con ospiti di rilievo internazionale.

Si può insegnare la felicità? O, addirittura, apprendere “nozioni” di economia della felicità? Sì, sarà possibile questo weekend in Toscana, a Prato, durante un evento organizzato dall’organizzazione Internazionale Local Futures Economics of Happiness MANITESE Onlus di Firenze e dal Movimento per la Decrescita Felice. “Economia della felicità”, questo l’evocativo nome dato all’iniziativa, è in programma sabato 29 e domenica 30 agosto con la presenza di numerosi ospiti di caratura internazionale. La finalità dell’iniziativa è incentivare una maggiore consapevolezza riguardo le “verità nascoste” dell’economia globale e incoraggiare lo sviluppo di nuovi approcci d’insieme con riferimento alla crisi ecologica, economica, sociale ed esistenziale. Durante la manifestazione, infatti, ci si focalizzerà sui bisogni umani ed ecologici reali tramite il risveglio dei “legami profondi” di ogni individuo con le comunità e con la natura; tutto, appunto, attraverso una economia della felicità. In generale, saranno quattro i macro-temi di discussione che verranno affrontati: disuguaglianza sociale; Global Foot Print (impronta ecologica), evidenziando la criticità del sovraffollamento del nostro pianeta; infelicità e depressione; cambiamento climatico.

Nello specifico, il programma prevede sette workshop per sabato 29 settembre, che si terranno a Villa San Leonardo al Palco a Prato. Interverranno, per l’occasione, ospiti come Helena Norberg-Hodge, Keibo Oiwa, Serge Latouche, Yamada, e Massimo Fini. Domenica, invece, è prevista una conferenza in plenaria con oltre mille partecipanti tra attivisti, pensatori, gruppi e organizzazioni di ambiti differenti, in modo da consentire uno scambio intersettoriale e internazionale. Tra i relatori dell’iniziativa figura anche il “nostro” Daniel Tarozzi, direttore responsabile del Journal e fondatore di Italia Che Cambia (che è tra i media partner dell’iniziativa). Daniel interverrà sabato, nell’incontro di chiusura della giornata, nell’ambito della conferenza “Media e fabbrica del Pensiero Unico Informazione o manipolazione? Il ruolo del media”.

“Dopo il successo  – si legge in una nota stampa – dell’edizione italiana del 2016, le successive conferenze in Corea, Nuovo Messico e Stati Uniti, nonché la partecipazione all’Economics of Happiness World Forum in Giappone, il progetto nato dal libro di Helena Norberg-Hodge ‘Ancient Futures’ e il film ‘Economia della Felicità’ oggi è diventato un disegno di mobilitazione mondiale. Il focus della due giorni sarà quella di proporre un paradigma diverso: concentrarsi sui bisogni umani ed ecologici reali tramite il risveglio dei legami profondi di ogni individuo con le comunità e con la natura attraverso una economia della felicità”.


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