Cantiere a Cittadellarte, in programma le perforazioni per la costruzione del nuovo muro di Hydro
I lavori negli spazi della Fondazione Pistoletto colpiti dall'alluvione di ottobre continuano con la fase progettuale e procedurale. Vi proponiamo tutti gli aggiornamenti sulle operazioni attraverso le parole di Emanuele Bottigella dell'Ufficio Architettura di Cittadellarte.

Sono già passati più di 5 mesi dalla notte durante le quale si verificò l’alluvione che portò il torrente Cervo a spazzare via Hydro, le Terme Culturali, una parte delle aule dell’Accademia Unidee e altri spazi della Fondazione Pistoletto (per una perdita totale di 1300 mq di spazi espositivi, teatri, sale prova e magazzini). Nel nostro Journal abbiamo informato periodicamente i lettori sull’avanzamento dei lavori, raccontando passo dopo passo le operazioni. Dopo un mese dall’ultimo aggiornamento – che consisteva nella rimozione delle ultime parti pericolanti relative alla copertura dell’ex spazio Hydro – gli interventi sono proseguiti a livello progettuale. Le prime operazioni programmate per il cantiere, tra pulizie e rimozioni, si sono infatti concluse e il cantiere è attualmente chiuso. Nel dietro le quinte, però, si lavora continuamente: dieci giorni fa si è tenuta una conferenza di servizi tra i consulenti di Cittadellarte, la Regione Piemonte – Opere Pubbliche e il Comune di Biella; il 10 febbraio, invece, lo staff della Fondazione Pistoletto si è confrontato con la sovrintendenza e l’assessore all’urbanistica per mostrare in anteprima il progetto che si vuole realizzare, in modo da velocizzare il procedimento per l’ottenimento del nulla osta.

Ai nostri microfoni è intervenuto Emanuele Bottigella, dell’Ufficio Architettura di Cittadellarte, per condividere gli ultimi aggiornamenti: “Abbiamo esteso – ha spiegato – il rilevo topografico, ovvero la relazione dello studio idraulico con l’intenzione di intervenire anche più a monte della fondazione. Il prossimo step di cantiere sarà relativo al nuovo muro e la ditta che sarà scelta inizierà la palificazione con le relative perforazioni. Stiamo quindi progettando il muro di cemento armato di 9 metri che sarà fondato sulla roccia a circa 8-10 metri di profondità attraverso micro-pali e trivelle per consolidarne la fondazione. In quest’ottica – ha concluso – stiamo incontrato le imprese e valuteremo i preventivi; se tutto procede come previsto, ad aprile potrà cominciare il nuovo cantiere. Nonostante l’emergenza Covid-19 e le nevicate avvenute durante le festività, non si sono stati intoppi.

 


Immagine di copertina: il progetto preliminare.