Domenica 15 aprile nuove degustazioni con “Vino, il profumo del territorio”
Presso l'azienda Agricola Massimo Pastoris di Viverone (BI) si terrà la terza tappa dell'iniziativa organizzata dall'associazione Let Eat Bi dedicata alla scoperta delle eccellenze vitivinicole biellesi e novaresi . In occasione dell'evento, titolato "Vinificazione in bianco, passito e spumantizzazione metodo classico", i partecipanti potranno degustare alcune tipologie di Erbaluce e visitare la cantina dell'attività.

L’associazione Let Eat Bi ha organizzato un nuovo appuntamento dedicato agli appassionati di vino. Si terrà domenica 15 aprile, dalle 16 alle 18, la terza tappa del “percorso de-gustativo” titolato “Vino del Territorio”, un ciclo di eventi del programma Accademia Verde cominciato a marzo che sta continuando anche ad aprile. Dopo le prime due iniziative andate in scena il mese scorso all’Azienda Agricola Zambolin e al Castello di Montecavallo, domenica 15 aprile sarà la volta dell’Azienda Agricola Maria Antonietta e Massimo Pastoris di Viverone (BI). L’incontro, titolato “Vinificazione in bianco, passito e spumantizzazione metodo classico”, permetterà ai partecipanti di scoprire la storia dell’attività e di degustare le specialità dell’azienda, conoscendo le peculiarità dei vini presentate dal titolare Massimo Pastoris.

 

Ai nostri microfoni, il titolare ha messo in luce la storia della sua attività: “La nostra azienda vitivinicola – ha esordito Massimo – porta avanti, con una conduzione familiare, la tradizione del vino da tre generazioni. Produciamo una limitata selezioni di vini, basati sulla qualità della lavorazione in vigna delle uve, utilizzando esclusivamente metodi biologici e uno scrupoloso lavoro manuale che segue le varie fasi di maturazione delle uve, al fine di ottenere una materia prima di ottima qualità”. La vinificazione nelle loro cantine si avvale, inoltre, di procedure naturali abbinate ad una tecnologia innovativa che non risulta invasiva nelle fasi di trasformazione delle uve in vino. “Per i nostri vini – aggiunge – utilizziamo esclusivamente uve provenienti dai nostri vigneti autoctoni dell’Alto Piemonte: Erbaluce e Nebbiolo”.

Un’attenta e minuziosa lavorazione ha portato l’azienda a ricevere prestigiosi riconoscimenti: Top Hundred alla guida golosaria con l’Erbaluce doc annata 2009; ottimo (miglior vino Erbaluce) al concorso sui vini dell’Alto Piemonte e della Valle d’Aosta indetto dall’Enoteca Regionale della Serra di Roppolo con l’Erbaluce Docg annata 2011 e ottimo d’oro (miglior vino bianco) per l’Erbaluce Dogc annata 2011.

Quali sono i vini prodotti dall’azienda Massimo Pastoris? “Con le uve del vitigno erbaluce – spiega Pastoris – ne produciamo di quattro differenti tipologie: Erbaluce di Caluso Docg, vinificato con macerazioni a freddo delle uve per esaltarne i profumi; un altro Erbaluce di Caluso Docg, vinificato con macerazione in acciaio e fermentazione in botte di rovere; Vino di uve stramature, prodotto con uve ‘erbaluce’ messe in appassimento naturale da settembre a fine febbraio e invecchiato in piccole botti di rovere per almeno 5 anni; Erbaluce di Caluso spumante ‘metodo classico’, rifermentazione e presa di spuma ‘bollicine’ in bottiglia. In quest’ultimo la vinificazione e la manipolazione delle bottiglie durante la stagionatura/affinamento vengono fatti esclusivamente a mano. Con le uve Nebbiolo, invece, produciamo il Canavese Nebbiolo Doc vinificato con lunghe macerazione sulle bucce e invecchiato in piccole botti di legno”.

Uno dei capisaldi dell’azienda è il biologico: “Credo sia fondamentale lavorare in sintonia con la pianta. Per questo – continua Pastoris – da anni abbiamo la certificazione bio, cerchiamo di ‘addomesticare’ e di essere invasivi il meno possibile con le viti: il lavoro in vigna se condotto nel migliore dei modi porta a realizzare un vino eccellente”.
Una politica di produzione che verrà illustrata dettagliatamente ai partecipanti dell’incontro di domenica prossima, ma non solo: i presenti potranno visitare la cantina, scoprendo come viene condotta la vinificazione, e degustare le specialità locali. “Farò assaggiare – conclude Pastoris – tre nostri vini con macerazioni normali e lunghe. Il primo è un bianco con vinificazione tradizionale, che è l’Erbaluce Docg; il secondo, sempre un Erbaluce, è una riserva, un vino fatto macerare lungamente sulle bucce che viene messo in bottiglia senza filtrarlo; il terzo è uno spumante metodo classico Erbaluce Dogc annata 2013, lasciato sulle bucce (sui lieviti) per 36 mesi”.

Pronti a un nuovo brindisi di eccellenze piemontesi?

Per partecipare all’incontro (costo di 15 euro degustazioni incluse) è obbligatorio iscriversi mandando una mail all’indirizzo leteatbi@cittadellarte.it o scrivendo un messaggio (sms o WhatsApp) al numero 348.2106708.