“Kreggo live at Terzo Paradiso”
Presso la sede permanente del Terzo Paradiso andrà in scena una performance sonora di Kreggo. L'artista si racconta ai nostri microfoni, svelandoci alcune peculiarità dell’iniziativa.

La natura e l’artificio s’incontrano ancora e, dal loro incrocio, è nato qualcosa: sta per avere origine un nuovo Terzo Paradiso, questa volta innestato dall’incontro armonico tra artista e macchine. Sarà proprio la sede permanente del segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto di via Cernaia a Biella a ospitare la nuova iniziativa che vedrà come protagonista Gregorio Fileppo, artista già noto a Cittadellarte per le sue serate mensili a Hydro come dj e performer.
Kreggo, questo uno dei suoi nome d’arte, porterà in scena una performance sonora (titolata “Kreggo live at Terzo Paradiso”) aperta a tutti, in programma per sabato 6 ottobre alle 21.30.

Torniamo quindi all’incipit: da una parte la natura, specchio dell’artista, dall’altra l’artificio, riflesso delle macchine che daranno vita ai suoni. Tra le varie strumentazioni usate, come ci ha spiegato Kreggo, verranno anche utilizzati due sintetizzatori modulari artigianali che ha prodotto con un elettricista. Il prodotto finale è volto a innestare, nell’ascoltatore, un momento di estensione, circolarità e fusione con l’ambiente circostante. “Lo spazio di via Cernaia – spiega Kreggo ai nostri microfoni – ha una particolare conformazione che gli permette di dar vita a speciali effetti naturali, tra echi, riverberi e rifrazioni. È un luogo unico a livello sonoro e visivo. Dopo aver effettuato delle prove e delle registrazioni al suo interno, mi sono chiesto: perché non restituire il tutto a un pubblico con una performance?”.

Dall’idea alla pratica: Kreggo incontra Michelangelo Pistoletto e il maestro non solo dà l’ok per la performance, ma invita il giovane artista a sviluppare una serie di appuntamenti di ricerca sonora nella sede del Terzo Paradiso con altri talenti, locali e non. “Ringrazio Pistoletto – racconta Gregorio – per la bellissima opportunità, credo che tra noi ci sia stata subito una ‘connessione’. Per il sottoscritto, in quanto biellese, questa è un’occasione che vale doppio. Nel nostro territorio c’è molto spazio per il convenzionale, ma poco per la sperimentazione. Poter performare anche nella città dove sono nato è importante per legarsi sempre più a questo posto. Biella ha ancora tanto da offrire, bisogna farla vivere ed evolvere”.

Qualche anticipazione dello show? “La performance sarà parzialmente improvvisata e potrà durare dai 30 ai 60 minuti circa. La mia intenzione è proporre, con suoni e rumori, dilatati e ipnotici, un momento di riflessione, quasi meditativo, nel rispetto dello spazio in cui si svolge l’appuntamento”.
Noi siamo pronti a perderci nei suoni. E voi?