A Palazzo La Marmora un viaggio alla scoperta delle sonorità identitarie
L'11 maggio, nel sito della Rete Museale Biellese, si terrà l'iniziativa organizzata dall'Osservatorio Biellese Beni Culturali e Paesaggio. Protagonista dell'appuntamento sarà Ted Martin Consoli, che illustrerà le peculiarità del progetto "Mappa sonora" e condurrà uno speciale laboratorio. Scopriamo tutti i dettagli.

Un viaggio alla scoperta di alcune sonorità fortemente identitarie del biellese: è questo quanto andrà in scena sabato dalle 10 alle 11 a Palazzo Lamarmora, in un appuntamento che proporrà un trinomio di tematiche che si legheranno tra loro, ovvero paesaggio, suono e identità. Nel dietro le quinte dell’iniziativa figura l’Osservatorio Biellese Beni Culturali e Paesaggio, che proporrà il primo appuntamento in programma dei Sabato dell’Osservatorio, appuntamenti di carattere culturale tesi alla riscoperta e all’ascolto del territorio. “Educare all’ascolto è lo strumento per una cittadinanza consapevole” scrivono gli organizzatori sulla pagina Facebook dell’evento – citando Raymond Schafer – per presentarne i contentuti: il format in questione, nello specifico, abbina un evento di rilievo pubblico a un momento di incontro riservato ai soci.


Nell’immagine Ted Martin Consoli (foto di Massimiliano Tarello).

Per quanto concerne il relatore del primo evento, l’ospite invitato è Ted Martin Consoli, ideatore di Identità Sonore: si tratta di un collettivo composto da architetti sonori del paesaggio, musicoterapisti e musicisti. L’ospite dell’appuntamento, per l’occasione, presenterà nel dettaglio il progetto Mappa sonora – facendo anche ascoltare delle apposite tracce musicali – e coordinerà un workshop che metterà in gioco i partecipanti sulle tematiche affrontate.

Ted Martin Consoli, ai nostri microfoni, ha antipato alcuni dei topic che approfondirà sabato: “Quest’anno – spiega – è stato firmato un documento importante: per la prima volta, nella legge, viene data una definizione e identificato il paesaggio sonoro, un trattato che sta rivoluzionando il mondo dei fonici, offrendo linee guida per trattare un tema delicato. Anche in quest’ottica presenterò il mio progetto legato alle identità sonore del biellese, che da 5 anni si ‘muove’ sulle nostre zone. Nel tempo, ho registrato suoni in diversi contesti territoriali, dall’artigiano alle aziende fino alle sirene delle fabbriche. Spiegherò come le comunità si identificano con alcuni suoni legati, ad esempio, al tempo libero, al lavoro o alla cultura: alcune sonorità, se ci appartengono o fanno parte del nostro vissuto, sono piacevoli da ascoltare e ci possono far sentire a casa”.


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