“Re:Earth”, a Cittadellarte una residenza artistica tra cambiamento climatico e Terzo Paradiso
Dal 1 al 7 giugno, negli spazi della Fondazione Pistoletto, si è tenuta l'iniziativa realizzata da Jazz:Re:Found grazie al bando SIAE “Per Chi Crea”. I partecipanti, avvalendosi del contributo di tutor e ospiti, hanno prima indagato sul rapporto uomo-natura e sul suo impatto a livello ambientale per poi realizzare uno show audiovisivo sui temi della residenza.

Una settimana immersiva tesa ad approfondire la relazione tra essere umano e ambiente, con focus su sostenibilità, cambiamento climatico e arte: è stato questo, in sintesi, uno degli obiettivi cardine di Re:Earth, residenza artistica tenutasi a Biella con il sostegno del MiBACT e di SIAE – nell’ambito del programma ‘Per Chi Crea’ – in collaborazione con Cittadellarte. L’esperienza ha visto impegnati sette giovani creativi provenienti da ogni parte d’Italia – selezionati tra 75 candidature pervenute durante la ‘call for artists’ – ospiti di un percorso di formazione e sensibilizzazione sui topic cardine del progetto. L’obiettivo dell’esperienza, come riportato in un nostro precedente articolo, è stato trovare una sintesi artistica, una declinazione poetica, per esporre il tema della residenza a un pubblico potenziale di club, festival e luoghi di cultura. L’approccio creativo dei residenti è stato contaminato e alimentato da nomi di primo piano dell’industria musicale e del mondo dell’arte, tra incontri tematici, confronti e talk dedicati.

Ai nostri microfoni è intervenuto Andrea Cussotto, che, insieme a Hydro e a Jazz:Re:Found, si è occupato della redazione e della stesura del progetto e ha preso parte alla residenza in veste di assistente alla produzione di Denis Longhi. Cussotto ha esordito mettendo in luce la serie di appuntamenti a cui i residenti hanno preso parte prima dell’esperienza, a partire da tre appuntamenti – via videocall, causa pandemia – con i tutor Denis Longhi, Raffaele Costantino e Alioscia Bisceglia: “Gli incontri online – ha affermato Cussotto – hanno permesso di approcciarsi al lavoro della residenza, informando i partecipanti su topic e obiettivi”. Le sette figure selezionate hanno passato una settimana interna a Cittadellarte e hanno allestito uno studio nello spazio di via Cernaia, un piano sotto alla sede permanente del Terzo Paradiso.

Una volta realizzata la base operativa e visitata Cittadellarte, sono iniziate le contaminazioni da altre figure chiave: “Il secondo giorno siamo stati in Valle cervo e abbiamo svolto attività di field recording con Ted Martin Consoli, che ha spiegato ai ragazzi le varie tecniche per effettuare registrazioni degli ambienti”. L’altra sessione si è tenuta alla Trappa di Sordevolo, dove i ragazzi hanno scoperto la cucina tipica e hanno visitato il sito della Rete Museale Biellese guidati da Ruggero Poi, direttore Ufficio Ambienti d’Apprendimento di Cittadellarte. “Non volevamo rimanere concentrati solo sulla Fondazione Pistoletto – ha argomentato Cussotto – ma far scoprire ai residenti anche gli spazi circostanti. Abbiamo cercato di uscire dal nostro studio per permettere di conoscere il contesto biellese in maniera più ampia. Poi la Trappa era il contesto perfetto per raccontare il rapporto tra uomo e natura”. I giovani hanno incontrato, inoltre, l’agronomo paesaggista Andrea Polidori, che ha spiegato loro come il clima, nel tempo, abbia influito sulla città di Biella e ha offerto una panoramica del territorio dal punto di vista paesaggistico e architettonico. Gli incontri non sono finiti con Polidori: “Abbiamo incontrato anche Andrea Zanot – ha aggiunto Cussotto – che ci ha mostrato il suo progetto ‘Arpabong’ e ha messo in luce il processo di progettazione e comunicazione di un’opera come la sua”.

Ispirandosi ai contenuti degli incontri, la sfida della residenza è stata realizzare uno spettacolo audiovisivo sui temi del cambiamento climatico e del rapporto tra uomo e natura. “Gli interventi organizzati – così Cussotto – sono stati utili per dare nuovi punti di vista e riflessioni. I ragazzi sono stati molto bravi, perché lavorare a questo progetto in soli 7 giorni non è stato un compito semplice”. L’output della residenza, come accennato, era dar vita a uno show artistico e, in quest’ottica, i residenti hanno deciso di lavorare a brani diversi tra loro, ma sempre insieme. “Ad esempio – ha continuato – c’è chi ha creato il testo e chi la musica. La parte visuale è stata curata da un ragazzo solo, ma fin da subito il gruppo ha dato molte idee dal punto di vista concettuale e strutturale e ha avuto la mente lucida nell’offrire spunti e pareri. Nel frattempo ha anche acquisito immagini di Cittadellarte e della natura biellese. In generale, sono stati creati schemi e disegni con i momenti chiave della settimana. Nel lavoro di gruppo viene poi messa in luce la sensazione di perdizione e smarrimento che hanno provato i ragazzi dopo gli incontri. In sintesi, lo spettacolo mette in luce anche come si sono sentiti i residenti di fronte a queste tematiche”.

La restituzione della residenza, a causa delle difficoltà logistiche date dalla pandemia, non si è tenuta, ma sono in corso i lavori di post produzione dello spettacolo audiovisivo. Lo show, comunque, verrà presentato in occasione di Jazz:Re:Found a settembre. Le prospettive, secondo Cussotto, sono positive: “Il gruppo della residenza è stato molto coeso e i ragazzi hanno lavorato come un collettivo. Abbiamo vissuto molti momenti intensi, d’altronde abbiamo vissuto in comunità per una settimana insieme a persone che non si conoscevano prima. L’esperienza, però, non si è conclusa: si è creata la base per lo spettacolo e continuano i contatti in vista della presentazione di settembre”. Cussotto ha concluso rivelando un elemento chiave della settimana: “Il Terzo Paradiso è stato fondamentale per i contenuti della residenza. I messaggi veicolati dal segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto sono stati d’ispirazione per tutti”.


Crediti immagini: pagina Instagram Re:Earth.