Rete Museale Biellese: un weekend tra arte e natura con mostre, laboratori ed escursioni
Domenica 27 giugno, nel contesto del progetto “AttaccaFili”, sono in programma due appuntamenti: la camminata “Le risorse della Valle Elvo” e le visite guidate in Lingua dei Segni Italiana al Centro di Documentazione del Lago di Viverone e al Museo dell’Oro e della Bessa. Nel weekend, inoltre, si terranno visite speciali, esposizioni, concerti e laboratori in molti dei siti della Rete Museale.

Come ogni fine settimana, i siti della Rete Museale Biellese tornano a arricchire di eventi il territorio laniero. Il 27 giugno, dopo gli appuntamenti inaugurali di domenica scorsa, continua il progetto AttaccaFili* con due appuntamenti dedicati. Il primo è la seconda escursione guidata di Filo > Walk e s’intitola Le risorse della Valle Elvo. Domenica si svolgerà l’appuntamento dedicato alla Valle Elvo sulle tracce di arte, architettura e tradizioni. L’escursione toccherà l’Azienda agricola Nella Lovera di Sordevolo, il borgo alpino di Bagneri con le sculture in pietra dell’artista Cecilia Martin Birsa e l’Ecomuseo della Civiltà montanara, per concludersi a Muzzano presso il sito dedicato al grande ingegnere militare Antonio Bertola con le sue stupende opere architettoniche importanti in tutto il Piemonte. “Arte, architettura e tradizione – viene così presentato l’evento nella locandina – si fondono proprio come la toma a latte crudo dell’Azienda agricola Nella Lovera nei piatti tradizionali. Basta osservare le pietre dell’antica mulattiera che sale nel bosco per capirne il valore, necessaria come il torrente Elvo, che oltre ad aver fornito sostentamento nei tempi passati, dona lavoro all’abile artista Cecilia Martin Birsa capace di far rivivere pietre antichissime attraverso le sue meravigliose sculture. Bagneri ci condurrà dove il tempo sembra essersi fermato, attraverso l’Ecomuseo della Civiltà Montanara, i racconti degli abitanti e la ‘graa’ per essiccare le castagne. Castagne usate per il pranzo dall’eclettica cuoca Marta di Foodopia. Creatività e ingegno non finiscono qui perché a Muzzano ci aspetta il sito dedicato al grande ingegnere militare Bertola con le sue stupende opere architettoniche importanti in tutto il Piemonte”. Per prendere parte all’evento è obbligatoria la prenotazione entro giovedì 24 giugno contattando Elisa Palermo al 340.3651718. La partecipazione, come per tutta la rassegna, è gratuita, ma con prenotazione obbligatoria al fine di garantire la gestione dei gruppi nel rispetto delle norme anti-contagio; la gestione delle visite è affidata a guide turistiche e accompagnatori escursionistici regolarmente abilitati e i partecipanti potranno acquistare il cesto picnic a cura di Slow Food Travel.

La seconda domenica di Filo > Lis
Sempre nell’ambito di AttaccaFili, la Rete Museale Biellese sta proponendo un calendario di 28 visite guidate gratuite in LIS Lingua dei Segni Italiana pensate per facilitare la visita dei siti museali alle persone sorde. Un’interprete LIS ha infatti già affiancato, domenica scorsa, gli operatori che conducono le visite alla Casa Museo dell’Alta Valle del Cervo a Rosazza e al Museo della Società Operaia di Mutuo Soccorso a Campiglia Cervo. Domenica 27 giugno, invece, sarà la volta del Centro di Documentazione del Lago di Viverone (alle 14.30) e del Museo dell’Oro e della Bessa a Zubiena in frazione Vermogno (ore 16.30). Il servizio di interpretariato è affidato all’ANIOS Associazione Italiana Interpreti LIS. La prenotazione è obbligatoria entro il giorno precedente: sms o WhatsApp al 3358478155.

La proposta di Storie di Piazza
Hai tra i 15 e i 25 anni e sai recitare, cantare, scrivere, suonare o vuoi imparare a fare riprese video? Storie di Piazza, in collaborazione con altri enti ti offre la possibilità di lavorare a diversi progetti nel corso di questa ricca estate 2021”. Con questo invito l’associazione rende nota la selezione nell’ambito di Contiamo su di noi, un progetto di Storie di piazza APS, finanziato da Fondazione CR Biella e rivolto ai giovani, teso a raccontare storie diverse legate a quattro paesi del Biellese che ospitano 4 nostri siti: Miagliano (Lanificio Botto), Ronco Biellese (Ecomuseo della Terracotta), Muzzano-Bagneri (Ecomuseo della Civiltà Montanara) e Magnano (FAI Collezione Enrico), con la direzione artistica di Manuela Tamietti e le riprese di Maurizio Pellegrini. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di parlare delle bellezze del biellese attraverso il linguaggio audiovisivo; per ogni paese, infatti, è prevista la realizzazione di un video a scopo promozionale che illustri le peculiarità del luogo a partire dai suoi elementi identitari, tra storia, tradizioni, personaggi, ambiente naturale e paesaggio, beni architettonici e artistici. “Il nostro mondo è il teatro – così gli organizzatori – e come sempre Storie di Piazza partirà da lì per sviluppare storie e percorsi creativi. A Miagliano si parlerà della strega Giovanna Monduro e della diversità. A Ronco Biellese si parlerà della terracotta e della manualità. A Muzzano si parlerà del borgo montano di Bagneri e della Madonna del Piumin. A Magnano si parlerà del Ricetto e dell’ambiente naturale della Serra”. Il primo laboratorio di Contiamo su di noi, intitolato La strega Giovanna Monduro, si terrà il 25, 26 e 27 giugno a Miagliano nell’ambito delle Residenza d’artista di Storie di Piazza e del Lanificio Botto. L’iniziativa è una performance di Storie Biellesi 2021 a offerta libera, frutto di un laboratorio che verrà condotto da Paola Cereda di AssaiAsai di Torino e Luisa Trompetto di Storie di piazza APS in sinergia con Amici della lana.

La mostra diffusa “Rete d’arte”
Domenica 27 giugno inaugura la mostra diffusa Rete d’arte. L’idea è nata in seguito a una convenzione tra il Liceo Artistico, Classico e Linguistico G. Q. Sella, la Rete Museale Biellese e la comunità Slow Food Travel-Montagne Biellesi. “La proposta – ha spiegato l’operatore impegnato nel progetto Giovanni Galuppi – è di fare rete con il Liceo, mostrando ai cittadini che la scuola non si è fermata. Come? Comunicando che il territorio è testimone di questo attraverso una mostra capillare, in più punti del Biellese. Grazie ai siti della Rete Museale, inoltre, il processo si completa con opere di varia natura, come sculture, disegni e tavole realizzate durante la pandemia dai ragazzi del Liceo Artistico, i quali si faranno portavoce della scuola ‘invadendo’ il territorio”. I siti interessati della Rete Museale, per quest’anno, saranno i seguenti: l’Ecomuseo della Vitivinicoltura al Ricetto di Candelo, che ospiterà alcuni elaborati sul ritratto e alcuni libri molto particolari; il Lanificio Botto e villaggio operaio di Miagliano con dei progetti e delle realizzazioni sul tema della moda e del riciclo; l’Ecomuseo della Tradizione Costruttiva della Trappa di Sordevolo dove viene affrontato il tema del paesaggio, dell’anatomia e un percorso illustrato di educazione civica della Casa Circondariale; l’Ecomuseo della Terracotta di Ronco Biellese con sculture ispirate e rielaborate di artisti celebri; l’Ex-Mulino Susta di Valdilana con studi anatomici dello scheletro e studi sul volto; Villa Flecchia all’interno della collezione Enrico, patrimonio del FAI, con delle rielaborazioni di quadri pertinenti l’esposizione permanente e molto altro ancora. L’esposizione sarà visitabile nei vari siti sul territorio negli orari di apertura della Rete Museale, la domenica pomeriggio dalle 14:30 alle 18:30. Per il sito di Candelo ci saranno alcune aperture straordinarie il venerdì e il sabato pomeriggio dalle 14:30 alle 18:30.

 

Gli eventi del fine settimana
– Domenica 27 giugno alle 14.30, alla Fabbrica della Ruota di Pray, si terrà un laboratorio di Ecoprint curato da Marisa Tacchi, organizzato nell’ambito della mostra Per Filo e per Segno. L’Ecoprint è una tecnica di solito applicata ai tessuti, ma in questo corso verrà proposta con un approccio più semplice, utilizzando la carta come supporto. “In ogni passaggio – spiegano gli organizzatori – si scopriranno la meraviglia e le potenzialità del materiale botanico che in parte sarà raccolto sul posto. Ecoprint, in italiano Ecostampa, significa imprimere in modo permanente su un supporto i colori naturali di fiori, foglie, radici, per entrare in contatto con il mondo vegetale realizzando opere uniche”. Il laboratorio, che ha un costo di 20 euro, è rivolto a adulti e bambini. Per prendere parte all’appuntamento è obbligatoria la prenotazione scrivendo a marisa.tacchi@yahoo.it o chiamando il 339.7573307.

– Al Museo del Territorio Biellese è visionabile, fino 12 settembre, la mostra La musica italiana è passata da qui – Gli anni d’oro del Ferragosto Andornese. L’esposizione, curata da Arnaldo Allara e Maurizio Pellegrini, è visitabile gratuitamente il giovedì dalle 10 alle 14, il venerdì dalle 14 alle 18 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 18. “Adriano Celentano, Mina, Gianni Morandi, Lucio Dalla, Patty Pravo, Giorgio Gaber, Mia Martini, la PFM, il Banco di Mutuo Soccorso… questi e molti altri i big della canzone italiana – spiegano gli organizzatori – che dal 1958 al 1973 si sono esibiti sul palco del Ferragosto Andornese, l’incredibile manifestazione estiva che ogni anno trasformava il parco ‘La Salute’ di Andorno Micca, a pochi chilometri da Biella, in una sala spettacoli a cielo aperto”. La mostra propone quindi filmati, cimeli manifesti e una selezione di 190 fotografie, tra le quasi 30mila che Sergio Fighera, fotografo ufficiale della manifestazione, scattò sera dopo sera mettendone in luce i momenti più emozionanti. “Un ritratto d’epoca – viene aggiunto nella nota stampa – che va dai primi anni del boom alla contestazione descrivendo il cambiamento della società italiana, delle mode, dei costumi. Un racconto per immagini degli anni d’oro Ferragosto Andornese, che è stato, per lungo tempo, una meravigliosa passerella della migliore musica italiana”.

– Domenica 27 giugno alle 8.30, a Palazzo La Marmora, si terrà il primo appuntamento del ciclo Ospiti a Casa La Marmora intitolato Un giardino svelato: botanica, storie, ricordi. Si tratta del primo evento della rassegna che vedrà Francesco Alberti La Marmora accogliere i partecipanti e raccontare aspetti inediti e ricordi di famiglia, accompagnato di volta in volta da amici ed esperti. “Un’esperienza all’insegna della lentezza – si legge nota stampa dedicata – nella quale, accanto al proprietario della casa museo, ci saranno ogni volta amici ed esperti che arricchiranno la conversazione, aiutando gli ospiti a capire i legami tra gli oggetti, le persone della famiglia, gli spazi e le loro trasformazioni attraverso il tempo”. Per sottolineare la particolarità di questi incontri, sono stati scelti momenti inusuali della giornata proprio per dare la possibilità ai partecipanti di vivere Casa La Marmora come non l’hanno mai vista: “Il ciclo parte dall’esplorazione del giardino – viene specificato dagli organizzatori – perché giugno è la stagione in cui le fioriture sono al culmine. Domenica Francesco Alberti La Marmora aspetterà i partecipanti per accompagnarli a visitarlo con il botanico Guido Piacenza e Antonio Accardo, giardiniere che si occupa da anni della manutenzione. Sarà un percorso ideale tra ricordi, storia, botanica teorica ed applicata”. Per partecipare all’evento di domenica è necessario mandare una email all’indirizzo info@generazionieluoghi.it oppure chiamare il 331.6797410 entro le 12 di venerdì 25 giugno. Il biglietto d’ingresso è di 20 euro da pagare al momento dell’arrivo a Palazzo La Marmora (è previsto uno sconto per i possessori della tessera Abbonamento Musei Piemonte).

Sabato 26 giugno, alla Trappa di Sordevolo, nell’ambito di Scuola senza pareti si terrà Le piante curative del monastero, una giornata dedicata al riconoscimento e all’utilizzo delle piante medicinali presenti sui terreni della Trappa, con un laboratorio di approfondimento sull’Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum). L’attività sarà condotta da Mariella Ghirardi, esperta nel riconoscimento e utilizzo della flora spontanea, e Fabio Porta, agronomo forestale. Il programma dell’iniziativa è il seguente: 9:30-10:00 ritrovo alla Trappa di Sordevolo e accoglienza della Scuola Senza Pareti, 10:00-17:00 svolgimento dell’attività (pranzo al sacco o presso la foresteria della Trappa). I partecipanti realizzeranno una preparazione da portare a casa e, in quest’ottica, si consigliano quaderno, matita, gomma e forbici, per prendere appunti e creare un piccolo erbario sulle piante trattate. La partecipazione è gratuita e limitata a 15 persone. Iscrizioni entro il 25 giugno, inviando una mail a: coordinatore@ecomuseo.it. Info: 349.3269048 (anche WhatsApp).

– Sabato 26 giugno alle 15, al Giardino Botanico di Oropa, è in programma una nuova attività dei laboratori POLLICIni VERDI intitolata Micromondi a 6 zampe. “La scarsa conoscenza sulle creature a sei zampe – spiegano gli organizzatori – è spesso sconfinata, almeno quanto l’universo di questi straordinari e numerosissimi animali. Il mondo degli insetti è ancora tutto da scoprire, vieni a scoprirlo con noi attraverso letture, attività creative ed osservazioni ravvicinate nel Giardino Botanico, in cui ci metteremo anche nei loro panni”. A causa dell’emergenza sanitaria (come già nel 2020) si sono dovute prevedere delle cautele e procedure per garantire il rispetto delle norme di distanziamento ed è quindi necessaria la prenotazione e la limitazione a 7 partecipanti a laboratorio (è consigliata la prenotazione online cliccando qui). Domenica 27, nel contesto del Giardino Botanico, si terrà anche l’evento Il geosito del Monte Mucrone: 4 passi a 360°. Il programma prevede la visita guidata al Geosito e un’escursione alla scoperta della storia geomorfologica della Valle Oropa. L’attività gratuita è adatta a tutti (consigliata a famiglie con bambini) con accompagnatore naturalistico abilitato. Sono previsti due turni giornalieri, uno con partenza alle ore 10:30 ed il secondo con partenza alle ore 14:30, il numero massimo ammesso di partecipanti è di 15 a turno; la prenotazione è obbligatoria e deve essere effettuata entro le ore 18 del giorno precedente preferibilmente attraverso l’apposito modulo online oppure sul sito ufficiale. Ricordiamo, infine che alle al pomeriggio è possibile effettuare una visita guidata del Giardino Botanico nell’ambito delle aperture della Rete Museale Biellese, utilizzando anche le audioguide di Angelo Alberta.

– Sabato 3 luglio è in programma l’inaugurazione della mostra 1871 – 2021. I Valìt al Fréjus, che coinvolgerà tre siti della Rete: il Centro di Documentazione dell’Alta Valle del Cervo, il Museo della Società Operaia di Mutuo Soccorso e il Santuario di San Giovanni d’Andorno. Alle 15 a Campiglia Cervo prenderà il via “Immagini di un cantiere internazionale” (prima sede espositiva) in Piazza della Società Operaia di Mutuo Soccorso con i saluti della autorità. Alle 16, a Rosazza, sarà il turno di “Immagini di un cantiere internazionale” (seconda sede espositiva), alla Casa Museo dell’Alta Valle del Cervo. Qua, a seguire, è prevista una conferenza a cura di Piero Gondolo della Riva e Marco Albera, curatori della storica di TELT – Tunnel Euralpin Lyon Turin, promotore pubblico della Torino-Lione, Circolo Tennis di Rosazza. Alle 18, infine, al Santuario di San Giovanni d’Andorno, inaugura “I biellesi che fecero l’impresa”, con un intervento di Mattia Sella, socio dell’Accademia delle scienze di Torino (la visita guidata è curata da Danilo Craveia). La serata si concluderà con un aperitivo alla locanda del santuario.

– Domenica 27 giugno è previsto il nuovo concerto della rassegna Suoni in movimento proposta da N.I.S.I.ArteMusica al Centro di documentazione sulla lavorazione del ferro di Netro. Il programma prevede lo show musicale “Napoli in jazz” alle 16.30, mentre alle ore 15.30 e alle 17.30 si terranno le visite guidate al sito. Si esibiranno, per l’occasione, Emilia Zamuner (voce), Francesco Scelzo (chitarra) ed Enrico Valanzuolo (tromba), mentre le musiche proposte saranno di Costa, Di Giacomo, Totò, Russo, Di Capua, D’Esposito, Manlio, Gragnaniello, Cassese, Capolongo, Bovio, Lama e P. Daniele. “La rassegna Suoni in Movimento – hanno spiegato gli organizzatori nella nota stampa dedicata – porta in scena un evento particolare della sezione Progetto Giovani: l’esibizione della talentuosa e giovanissima cantante Emilia Zamuner, protagonista dei palcoscenici jazz italiani e internazionali che canterà la musica della tradizione napoletana contaminata da sonorità di altri stili musicali nella splendida cornice di Netro. Riletti in chiave jazz, echeggeranno tra gli oggetti di ferro del corposo museo le note di Era de Maggio, Malafemmena, Io te vurria vasà, Anema e core, Vasame, Nuttata e sentimento, Reginella, Quando, Alleria e tanti altri brani famosissimi”.

– Domenica 27 giugno, dalle 9.30 alle 17.30, è in programma un laboratorio dedicato al riciclo degli abiti a Palazzo Gromo Losa che si terrà nel contesto della mostra Coco + Marilyn. Biella al centro del MI TO. L’iniziativa, curata da Cittadellarte, nasce come occasione per riflettere, attraverso la creatività e il divertimento, sulle criticità legate all’alto tasso di inquinamento prodotto dall’industria tessile. Per tutti i dettagli è possibile visionare un nostro precedente articolo.

– Sabato 26 giugno alle 17.30 è in programma l’inaugurazione della mostra Antonio Bertola e la cultura dello Stato sabaudo tra XVII e XVIII secolo alla Confraternita di Santa Croce e del Santo Rosario a Muzzano. L’esposizione, come si evince dal nome, è dedicata alla figura di Antonio Bertola (Muzzano, 8 novembre 1647 – 13 settembre 1719), affermato architetto e ingegnere militare, ma anche avvocato, matematico e colonnello per dignità. “Con questa mostra – si legge nel comunicato dedicato – il suo paese d’origine, Muzzano, in cui permangono tracce della sua memoria e molte competenze e tradizioni legate all’arte di costruire, intende celebrarlo per riportare alla conoscenza e all’attenzione collettiva il ruolo storico giocato come contributo alla costruzione della Capitale e delle Provincie, anche in connessione con le iniziative di valorizzazione del Piemonte 2020 anno del Barocco e la conclusione, proprio nel 2021, dei restauri del ritrovato altare della Sindone, che lo rese noto oltre i confini dello Stato sabaudo. La mostra in autunno si sposterà a Torino, ripercorrendo idealmente la strada percorsa dal suo illustre personaggio. Attraverso la cultura si valorizza il territorio biellese connettendolo con Torino, le regge e le fortificazioni alpine”. La cura scientifica della mostra è di Roberto Favario (Comune) e Monica Naretto (Politecnico), con la collaborazione di Giulia Beltramo e Maria Chiara Strafella (Politecnico) per acquisizioni di fonti d’archivio, grafica e allestimento. L’esposizione, realizzata grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e alla sponsorizzazione di Lauretana, si dipana tra la sintesi di eventi storici, l’illustrazione delle opere architettoniche e artistiche – con taglio divulgativo, ma attento al riferimento storiografico e storico-documentario – e un quadro sul contesto strategico politico e sulle figure dei committenti e comprimari, fino a concludersi con un riepilogo dei profili degli “altri” Bertola, attivi a servizio dei sovrani e della corte sabauda. Insieme a immagini dei cantieri architettonici, frutto di una campagna fotografica espressamente predisposta dal fotografo torinese Paolo Robino, la mostra offre affondi “inconsueti”, come la possibilità di apprezzare il ritratto di Antonio Bertola o la riproduzione di suoi disegni inediti emersi in ricerche recenti. A partire da domenica 27 giugno, la mostra sarà visitabile gratuitamente tutte le domeniche nell’orario 14.30-18.30, fino al 26 settembre.

 


*Nella locandina del progetto figura una mano aperta, che simbolicamente accoglie chi arriva a Biella, ricordando le cinque valli che identificano un territorio composto da una straordinaria varietà di paesaggi, dalla Serra morenica d’Ivrea alla selvaggia Valsessera. Intorno alla “città della lana”, ricca di palazzi storici e fabbriche di idee, la strada panoramica voluta da Ermenegildo Zegna collega in quota le valli Strona, Cervo, Oropa, Elvo, le cui acque hanno nel tempo alimentato i patrimoni ambientali, culturali e produttivi del Biellese. A sud si estendono le colline, i vigneti e le baragge verso le risaie e la pianura. Come l’AttaccaFili, operaio che aveva il compito di ricongiungere i fili spezzati nell’industria tessile, la Rete Museale Biellese e la comunità Slow Food Travel Montagne Biellesi riannodano e intrecciano le eredità materiali e immateriali del territorio in un nuovo tessuto di relazioni, orientate a un turismo sostenibile che accompagni il visitatore alla scoperta di paesaggi, luoghi, persone e prodotti autentici. Dal 20 giugno a settembre, grazie al progetto AttaccaFili, sono previste escursioni guidate gratuite, a piedi e in bicicletta, che toccheranno molte delle realtà culturali e produttive aderenti. Sul sito della Rete sarà possibile consultare le aperture aggiuntive, gli ingressi a pagamento e le visite guidate in Lingua dei Segni Italiana, le date e gli orari di tutte le iniziative in programma per la stagione 2021 (escursioni, concerti, spettacoli teatrali e altri eventi). Sul sito slowfoodtravel.biellese.net, invece, è visionabile la mappa con le informazioni specifiche (localizzazioni, recapiti, descrizioni, immagini) su tutte le realtà aderenti (54 tra produttori, ristoratori e strutture ricettive e 34 siti museali). Sono 20 le visite previste, che si svolgono in tutto il Biellese. La partecipazione è gratuita, con prenotazione obbligatoria al fine di garantire la gestione dei gruppi nel rispetto delle norme anti-contagio; la gestione delle visite è affidata a guide turistiche ed escursionistiche regolarmente abilitate, con l’obiettivo di offrire un servizio qualificato e di coinvolgere una categoria di professionisti che hanno risentito pesantemente della pandemia. Le visite si articolano nell’arco dell’intera giornata di domenica; durante la mattinata sono previste escursioni sul territorio circostante i siti museali, con un inquadramento storico e paesaggistico e la visita ai beni culturali e ai produttori presenti lungo il percorso, mentre il pomeriggio è dedicato alla visita dei siti della Rete Museale, il cui ingresso è per la quasi totalità gratuito. A integrare ulteriormente l’offerta presso i siti, a seconda del calendario, sarà possibile assistere a concerti e attività teatrali, anche questi in parte gratuiti. L’offerta è infatti molto ampia e si articola attraverso 5 macro programmi: le visite guidate nei siti della Rete, come accennato; 9 escursioni in bici, in un’area diversa del Biellese, ed è possibile partecipare con un mezzo proprio oppure noleggiando la bicicletta; l’impiego di un servizio navetta gestito da una guida turistica ed escursionistica abilitata, con licenza di noleggio con conducente e minivan per coinvolgere nelle attività anche quelle realtà che si trovano in località particolarmente isolate; visite guidate in Lingua dei Segni Italiana (nelle categorie che risentono maggiormente della situazione attuale, sono da ascrivere le persone sorde, il cui isolamento è aggravato dall’utilizzo delle mascherine) affiancando un interprete LIS all’operatore museale che abitualmente conduce la visita; 6 eventi collettivi, che avranno sede presso 6 diversi siti museali collocati in diverse aree paesaggistiche del Biellese (Serra, valle Elvo, valli Oropa e Cervo, valli Strona e Sessera, collina e pianura, città) che coniugheranno visite guidate con mercati di prodotti locali, degustazioni e attività di laboratorio. Le attività sono sostenute dalla Compagnia di San Paolo, attraverso il bando VIVA, e organizzate dalla Rete Museale Biellese in collaborazione con Slow Food Travel Montagne Biellesi.