Cittadellarte e Accademia ArtEZ, a Biella un corso intensivo della triennale in arti visive
Sedici studenti, negli spazi della Fondazione Pistoletto, stanno sviluppando ricerche artistiche - individuali o collettive - lavorando sul tema del produzione e sulla sua relazione con l'arte. Scopriamo tutti i contenuti attraverso le parole di Michele Cerruti But, coordinatore dell'Accademia UNIDEE e tutor del progetto.

Guardare alla società con occhi diversi, o meglio come stimolo e oggetto per la ricerca artistica di un gruppo di studenti. Una grande sfida, sicuramente. A lanciarla sono Cittadellarte e Accademia ArtEZ, che hanno fatto partire un corso intensivo della triennale in arti visive. Iniziato il 2 settembre ad Arnhem, in Olanda, è entrato nel vivo due giorni dopo a Biella, negli spazi della Fondazione Pistoletto e in alcuni luoghi – funzionali alla ricerca – nella provincia laniera e non. È proprio il comune piemontese la culla e lo sfondo attivo in cui i 16 studenti del bachelor in arti visive – 15 olandesi e un italiano* – stanno lavorando alla loro ricerca, che, come anticipato, ha la società come ispirazione per strutturarsi. La parola chiave attorno alla quale si articolano i contenuti del progetto è ‘produzione’, con un focus dedicato all’individuazione del suo rapporto con l’arte. Per portare a termine questo processo gli studenti stanno effettuando un’immersione nella realtà, in una metaforica navigazione nella società biellese. Nello specifico, i partecipanti hanno visitato e scoperto le fabbriche del territorio, incontrando imprenditori, operai e studiosi che si sono occupati della relazione tra produzione, economia e società.


Nelle due immagini la visita allo stabilimento Bonino.

Le aziende che hanno aperto le porte ai ragazzi sono la Filatura Astro, il Lanificio Cerrruti e Bonino 1913. Non solo queste grandi realtà territoriali: il 7 settembre gli studenti hanno passato una giornata a Torino, in occasione della quale sono stati accolti dalla Galleria Franco Noero, da Cripta747 e dal Consorzio del Lingotto, che ha permesso loro di visitare la straordinaria rampa e pista di uno degli edifici più rappresentativi della cultura industriale italiana. Michele Cerruti But, coordinatore di Accademia UNIDEE, ai nostri microfoni ha illustrato le peculiarità del corso intensivo: “I ragazzi hanno la possibilità di relazionare le proprie aspirazioni e ricerche individuali con uno sfondo più grande, ossia la realtà vera e propria. Li mettiamo a confronto con la società, o meglio con un aspetto specifico di questa, la produzione. Come? Diamo loro l’opportunità di vivere un’esperienza proprio nell’ambito della produzione entrando a contatto col mondo delle fabbriche e con i relativi attori. A partire da questa immersione nella realtà, abbiamo chiesto agli studenti di sviluppare una ricerca artistica individuale o collettiva”.


La visita sulla rampa e sulla pista sul tetto della fabbrica del Lingotto.

Il coordinatore dell’Accademia UNIDEE svela quindi l’obiettivo del corso: “Lo scopo – argomenta – è mostrare agli studenti come costruire una formazione artistica confrontandosi direttamente con la società, anche prima rispetto a una riflessione intellettuale. La realtà sociale che ci circonda, infatti, è il più grande stimolo che un ‘homo artisticus’ (citando Michelangelo Pistoletto) potrebbe avere”. Dalla sue parole si può evincere anche la relazione (e la coerenza) dei contenuti dell’iniziativa con una delle mission di Cittadellarte, ovvero su come l’arte può occuparsi della società e connettersi responsabilmente ad essa. “Il riferimento alla socially engaged art – specifica Cerruti But – è una delle principali ragioni della nostra collaborazione con ArtEZ, che, in quanto accademia d’arte, sviluppa da anni una ricerca basata sull’insegnamento ai giovani studenti della capacità dell’arte di connettersi alla società”. Il corso curricolare prevede due appuntamenti salienti: il 23 settembre a Cittadellarte è in programma la presentazione dei lavori degli studenti, mentre il primo ottobre, nell’accademia olandese, si terrà la restituzione finale. I due momenti di condivisione hanno una rilevanza non indifferente: “Come sempre, la formazione di Cittadellarte è collettiva – ha aggiunto Cerruti But – perché è attraverso la collettività che si costruisce un pensiero complesso”.


Gli studenti alla Filatura Astro.

I tutor Juan Sandoval e Michele Cerruti But hanno dato forma e definito i contenuti del modulo, ma il progetto si avvale anche della partecipazione di Maresa Lippolis (docente della Naba e parte del collettivo Serpica Naro), di Michelangelo Pistoletto (che è stato il protagonista di una conversazione serale con gli studenti), di Francesco Monico (direttore dell’Accademia UNIDEE che terrà una lezione sul rapporto tra uomo e tecnica), di Nico Angiuli (che ha presentato il suo progetto The Human Tools), di Paolo Naldini e di tutta Cittadellarte.


Il gruppo in visita alla Galleria Franco Noero.

*Da quest’anno questi progetti intensivi con ArtEZ sono aperti anche ad altri studenti di arti visive.
Immagine di copertina: la visita a Cripta747.