Immersi in una dimensione ultraterrena come quella evocata dell’archeologia industriale dell’UNIDEE Space, 7 studenti del corso di “Anatomia Artistica” di Accademia UNIDEE di Fondazione Pistoletto, la sera dell’evento dello scorso 16 aprile, hanno consentito al pubblico di vivere esperienze tanto intime e attuali, quanto urgenti e sociali, attraverso un personale alfabeto icono-plastico sviluppato con il linguaggio della performance art. Cucendo un percorso narrativo orientato “dall’interno all’esterno, dalla sfera spirituale a quella fisica, dall’invisibile al visibile”, hanno condotto gli spettatori, attraverso l’arte, a un movimento riflessivo su una questione, la stessa riportata in luce al termine dell’evento e a cui gli ascoltatori stessi sono stati invitati a rispondere: “Spazi in disuso della città: quali vorreste fossero rigenerati? Con quale destinazione d’uso?”.