Al Castello Aragonese di Taranto il Terzo Paradiso di LAS-Land Art Salento
La città pugliese si illumina di cultura con il progetto "Public Scape Taranto", un'iniziativa mirata a valorizzare il territorio attraverso un linguaggio artistico di opere ad hoc, dislocate in luoghi simbolo del comune. Tra i lavori selezionati per l'iniziativa, figura anche una reinterpretazione del segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto del collettivo LAS.

Il Castello Aragonese di Taranto ospiterà un nuovo progetto che metterà l’arte al centro strizzando l’occhio a Michelangelo Pistoletto. Da giovedì 6 settembre, infatti, il sito sarà arricchito da una reinterpretazione del Terzo Paradiso, opera realizzata dal collettivo LAS-Land Art Salento. Si tratta di un gruppo informale di professionisti – composto da Anna Albano, Antonella Crocianelli, Mauro Arnesano e Antonio Suppressa – che opera nel campo del flower design realizzando interventi di land art con l’uso di materiali di recupero reperibili in natura. Alcuni esempi? Elementi lignei, sostanze vegetali come paglie e fieno ed elementi lapidei. Il linea con la politica artistica del collettivo e con un’impronta sostenibile, il lavoro dedicato e ispirato al segno-simbolo del maestro biellese sarà costruito da elementi naturali, canne intrecciate reperite in zona e lavorati dal collettivo di flower designer.

Questo nuovo “Terzo Paradiso” – la cui realizzazione è stata cofinanziata da ANCE Taranto in collaborazione con la MAS Week – sarà inaugurato giovedì alle alle 18.30 in Piazza Castello 4. Si tratta di una delle opere site specific del progetto Public Scape Taranto, un concorso patrocinato dal Comune di Taranto e dall’Anno europeo del patrimonio culturale 2018. Quest’ultimo è finalizzato allo sviluppo del programma di residenze artistiche “#We are Taranto” ed è volto a creare un percorso artistico-culturale costituito da interventi site specific o itineranti mirati a valorizzare il territorio attraverso sette luoghi simbolo della città. Quali sono? Oltre al Castello Aragonese, l’ex Convento di Sant’Antonio, il MUDI (Museo diocesano di arte sacra), il Tribunale per i Minorenni (ex convento di Santa Chiara), l’ex convento di San Domenico, la Torre dell’Orologio e la SVATM (Scuola Volontari di Truppa Aeronautica Militare). Attraverso la call internazionale, quindi, sono stati selezionati nove profili che stanno realizzando i loro interventi/opere nel contesto di una settimana di residenza artistica (iniziata il 30 agosto).

“La città di Taranto – si legge nella call nel sito www.greenroutes.it – diventa un punto di riferimento per la creazione di interventi per rafforzare il dialogo tra interno ed esterno dei luoghi di progetto, che sperimenti nuove modalità di valorizzazione territoriale e di cura della città, e che favorisca legami culturali, sociali, affettivi, attraverso linguaggi artistici e processi partecipati che vedano le stesse comunità locali co-protagoniste della co-creazione e condivisione degli interventi che verranno realizzati. Una disseminazione di interventi artistici site specific e itineranti che mettano in interazione sistemica le istituzioni culturali, le comunità, le imprese e le associazioni della città di Taranto e della sua provincia, in un dialogo sinergico con il paesaggio antropico e naturale locale”.

Crediti fotografici: pagina Facebook Green Routes
Ulteriori informazioni: evento Facebook