“Aspettando Venere”, quando l’arte diventa partecipata
L'ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso Manuel Canelles ha curato a Bolzano un ciclo di appuntamenti di approfondimento e workshop dedicati alla "Venere degli stracci" di Michelangelo Pistoletto, per presentare al meglio alla comunità locale le peculiarità del capolavoro. L'opera del maestro biellese, come nuova tappa del tour artistico, arriverà proprio nel territorio dell'Alto Adige, zona di confine multietnica.

La “Venere degli Stracci in Trentino Alto Adige: una delle opere più rappresentative e conosciute di Michelangelo Pistoletto arriva nella regione dell’Italia nord-orientale nel contesto dell’iniziativa “Aspettando Venere”. Sarà Brennero, comune della provincia autonoma di Bolzano, a ospitare la scultura sullo sfondo del progetto del Terzo Paradiso. L’opera, dal 2016, è stata protagonista di un tour artistico – partito a Lampedusa nello stesso anno – che ha l’obbiettivo di sensibilizzare i territori “toccati” dalle tematiche dei confini geografici, mentali e politici, collegando e mettendo a confronto marginalità differenti e provvisorie. In attesa dell’arrivo della scultura in Alto Adige, l’ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso Manuel Canelles ha organizzato in città una serie di incontri di approfondimento e workshop dedicati all’opera dell’artista biellese, per presentare al meglio alla comunità locale le peculiarità del capolavoro artistico. Canelles, inoltre, è il regista  di un documentario creativo titolato “Waiting” dedicato all’attesa e poi al “viaggio” della scultura di Pistoletto (nella foto di copertina un fotogramma del filmato).

Il primo appuntamento del progetto è andato in scena il 17 aprile (a cura delle Officine Vispa e dell’Unibz), quando si è tenuto l’evento “Uno straccio, una storia, il racconto partecipato della periferia”. Si tratta di un percorso attivato attraverso la progettazione grafica e l’utilizzo di tecniche di stampa che ha coinvolto gli abitanti del quartiere periferico Casanova-Ortles con l’obiettivo di costruire una narrazione partecipata del proprio vissuto e del proprio “abitare”. Il simbolo dello straccio, dello scarto e della marginalità è stato ribaltato positivamente grazie alla preziosità e all’unicità delle storie di quartiere che sono state impresse sui tessuti riciclati. Lo scarto rivalorizzato dalla molteplicità dei racconti di vita degli abitanti ha quindi assunto un significato di riscatto. Lo straccio è allora divenuto bandiera, intesa come ribalta, ma anche come rivendicazione di appartenenza ad una realtà, quella periferica, troppo spesso stigmatizzata. Ogni straccio mette in luce così una storia che costruisce un racconto corale, positivo e ri-qualificante.

Il prossimo appuntamento in programma è il 20 aprile alle 18 al Teatro Cristallo di Bolzano, quando andrà in scena “Introduzione all’Arte Povera”. L’incontro sarà tenuto da Denis Isaia, curatore del Mart di Rovereto, e si focalizzerà proprio sul movimento artistico sorto in Italia nella seconda metà degli anni sessanta del secolo scorso. Altro evento, nella stessa location, è in programma per martedì 8 maggio con “Il loro rosso straccio di speranza”. In questo incontro, condotto da Nicola Benussi (direttore artistico della compagnia teatroBlu) e Frida Carazzato (assistente curatoriale della Fondazione Museion), i relatori illustreranno al pubblico altri modi di vedere, leggere e percepire uno degli elementi che compongono la scultura di Michelangelo Pistoletto, ovvero gli stracci. Si partirà dalla definizione di questo termine fino a tracciare un breve percorso che mostra i diversi significati che questa parola ha assunto in altre opere artistiche. Una “rigenerazione degli stracci”, quindi, per utilizzare l’espressione con cui lo stesso Pistoletto ha presentato la “Venere degli stracci” a Lampedusa.

Canelles, infine, insieme all’artista e insegnante Nazario Zambaldi, ha ideato una proposta che coinvolge anche le giovani generazioni: il Liceo Artistico Pascoli di Bolzano proporrà laboratori e workshop sui temi legati all’Arte Povera – come ecologia e sostenibilità – e sui molteplici significati della “Venere degli stracci”, indagando anche sull’arte come pratica di cambiamento. L’istituto scolastico attiverà, inoltre, un bando tematico sul Terzo Paradiso tra filosofia (scienze umane e sociali) e arte, aperto a tutti gli studenti dei vari indirizzi e finalizzato ad una esposizione dei progetti/elaborati nella galleria “Escape”, spazio di connessione tra scuola e città/quartiere.

Aspettando Venere – spiega il curatore in una nota stampa – sta portando l’opera nelle terre di confine sensibilizzando i territori sensibili, a partire dalla propria stessa migrazione, alle tematiche dei confini geografici, mentali, politici, allacciando di fatto marginalità differenti e provvisorie, portando sulle proprie spalle il peso del viaggio, lutti individuali e paure di popoli, ricchezza di tradizioni e sguardi ancora a noi estranei”.


Il progetto “Aspettando Venere” nasce da un’idea di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e da Spazio5, luogo di progettazione e produzione artistica contemporanea e ambasciata del progetto Terzo Paradiso, ed è curato dal Teatro Cristallo, dalle Officine Vispa e dal Liceo Artistico Pascoli di Bolzano, con la partecipazione del Mart, di Museion, di Unibz e di Spazio Off. Rientra nelle proposte della Piattaforma delle Resistenze Contemporanee e gode del sostegno della Provincia Autonoma di Bolzano, della Provincia Autonoma di Trento e della Regione.