Dialogo a due nel Terzo Paradiso
Domenica 28 gennaio alle 17 andrà in scena il concerto che vedrà protagonisti il sassofonista Pasquale Innarella e il trombettista torinese Johnny Lapio. L'evento musicale a ingresso libero si terrà nella sede permanente del Terzo Paradiso in via Cernaia 46 a Biella.

La sede permanente del Terzo Paradiso di via Cernaia a Biella ospiterà uno speciale show musicale. Andrà in scena, infatti, un dialogo tra due voci strumentali lontane per timbro e possibilità espressive, che si incontreranno sullo sfondo del segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto. L’evento musicale, titolato “Dialogo a due nel Terzo Paradiso”, si terrà domenica 28 gennaio – in via Cernaia 46 a Biella – alle 17 a ingresso libero. L’appuntamento è nato dall’incontro di artisti di generazioni diverse: lo storico sassofonista Pasquale Innarella, una delle attuali colonne portanti del jazz italiano che annovera importanti collaborazioni internazionali, e il giovane pluripremiato trombettista torinese Johnny Lapio, artista in bilico tra musica di ricerca e arte contemporanea.


Così come il Terzo Paradiso, dove elementi opposti si incontrano fino a crearne un terzo, anche l’unione dei suoni del sassofono di Innarella e della tromba di Lapio daranno origine a una speciale melodia che i presenti potranno ascoltare durante la serata. La scelta dei dispositivi musicali, in questo contesto, non è casuale: si tratta di strumenti melodici che, proprio per questa caratteristica, permettono un reciproco dialogo musicale.
Anche il titolo dell’evento è un richiamo ai contenuti dell’iniziativa: attraverso il dialogo si snoderà lo speciale concerto. “Sarà un percorso a tappe  – scrivono gli organizzatori in un comunicato – che troverà il suo vertice narrativo nella straordinaria opera di Michelangelo Pistoletto, in cui lo scorrere del tempo scopre un punto di dialogo tra poli lontani e che trovano la voglia di incontrarsi grazie alla forza magnetica del Terzo Paradiso. Il segno-simbolo ‘muoverà’ la capacità narrativa dei due musicisti che si ritroveranno musicalmente molto ‘vicini’. Realizzeranno, così, un mondo di suoni e incontreranno un nuovo modo di concepire la realtà, facendo convivere naturalezza e umana artificiosità”.