Forum Rebirth Milano: nuovi progetti mettono radici
Si è conclusa la tre giorni della kermesse all'insegna della demopraxia. Oltre cento persone si sono trovate a Milano per condividere esperienze e realizzare progetti sociali sostenibili, spaziando su tematiche quali innovazione, cibo, rigenerazione degli spazi e arte.

Nella mattinata di oggi si è tenuta la conferenza conclusiva del Forum Rebirth di Milano 2017 – La Mela Reintegrata presso NABA – Nuova Accademia di belle arti.  Dopo un bilancio dell’evento, i relatori hanno illustrato ai presenti i lavori svolti. Un particolare rilievo è stato dato alle “stazioni creative”, che nella giornata di ieri erano state scelte dagli stessi partecipanti come progetto da sviluppare per realizzare iniziative localizzate e intergenerazionali, che lavorino sull’educazione e la creatività per la trasformazione sociale.

 
(Nella prima immagine un momento del Forum; nella seconda Manuela Gandini e Paolo Naldini)

Gli interventi di apertura sono stati di Manuela Gandini, che ha vestito il ruolo di facilitatrice durante il Forum, di Michelangelo Pistoletto e del coordinatore Fortunato D’Amico, che ha sottolineato come il Forum fosse collegato 17 obbiettivi dell’ONU. Hanno preso parola anche il direttore di Cittadellarte Paolo Naldini, che ha presentato la Fondazione Pistoletto e introdotto il nuovo corso di diploma accademico SID, e l’ambasciatrice Laura Salas, che ha illustrato la sua esperienza nei Forum di Cuba. Dopo le introduzioni, alcuni dei facilitatori hanno dato il loro punto di vista sull’evento, come Sonia Barale, ambasciatrice di Cuneo: “L’iniziativa è partita con la demopraxia, tema interessante e ricco di potenzialità. I presenti – ha affermato – si sono trovati ad assumere una progettualità e a pensare a un cambiamento. Nella giornata di ieri siamo ripartiti provando a rileggere quanto fatto nella prima sessione di lavoro. Sono emerse tematiche chiave: il progetto delle stazioni creative ha riscontrato maggior successo e in plenaria abbiamo concluso con questo argomento”.

 
(Al microfono nella prima immagine Sonia Barale; nella seconda Michelangelo Pistoletto)

Michelangelo Pistoletto, durante la mattinata di dibattiti, è intervenuto su molte tematiche, spaziando in tanti macro-argomenti, tanti quanti erano oggetto e soggetto della kermesse. Ha specificato il significato della parola demopraxia, che è stata una delle tematiche portanti del Forum.  Ha parlato anche del fare politica, dell’educazione, della sfera sociale e culturale. Il maestro biellese ha più volte scambiato opinioni sulle riflessioni degli altri relatori presenti.
Ha arricchito l’iniziativa anche l’intervento dell’ospite Piero Bassetti, industriale ex presidente della Regione Lombardia e presidente della Fondazione Bassetti. Bassetti, dopo aver spiegato di aver aderito al Forum perché colpito dall’arte di Pistoletto, ha illustrato come mettere in luce l’innovazione responsabilizzando il potere. Per l’occasione ha raccontato la propria esperienza anche Stefano Capellini, un altro ospite, che si occupa per Inter Campus di un progetto collegato all’Inter (società calcistica). Ha parlato del loro potere legato allo sport, descrivendo come per la società lombarda la responsabilità sociale si trasformi in un progetto sportivo dedicato ai bambini: “Diamo il diritto a un gioco, non coltiviamo calciatori ma persone”.


(Nella prima foto l’intervento di Bassetti; nella seconda quello di Capellini)

L’incontro è proseguito con altri momenti di confronto e scambio, grazie agli interventi di Nicoletta Morozzi, direttore dipartimento moda di NABA, Saverio Teruzzi, uno degli organizzatori del Forum, e Antonella Ornelli, che ha parlato di un progetto di volontariato a beneficio delle donne del carcere di San Vittore. Ha continuato con i confronti la facilitatrice Manuela Gandini, che si è detta soddisfatta delle tre giornate: “Abbiamo individuato numerosi temi che riguardano ognuno di noi, anche se non siamo coinvolti da vicino. In ogni caso – ha esplicato – si tratta di argomenti rilevanti perché riguardano l’umanità intera”.

Paolo Naldini ha chiuso il Forum Rebirth affermando: “Tutti i gruppi hanno lavorato con efficacia per rispondere alla domanda: ‘Come armonizziamo le azioni e come individuiamo un calendario di lavoro, un referente e giorno in cui ritrovarsi? ‘. La risposta al quesito – spiega – serviva a colmare lo spazio vuoto tra chi ci governa e noi stessi”. Il direttore di Cittadellarte ha continuato: “Per quanto concerne la stazione creativa, è già in programma un appuntamento per agire nuovamente, quindi il tavolo di lavoro continuerà. Dobbiamo imparare e insegnarci, credo che i forum stessi – conclude – con la loro implicazione pratica, siano luoghi in cui si fa esperienza di apprendimento e insegnamento, dove i progetti che ne scaturiscono potrebbero essere delle materie. Siamo sulla strada giusta, arrivare all’obiettivo non è facile, ogni viaggio ha gli ostacoli, ma siamo nel percorso corretto”.