Gli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso coltivano la demopraxia
Il 22 ottobre, negli spazi della Fondazione Pistoletto, si è tenuta la plenaria annuale degli ambasciatori. "Che cosa li porta in questo luogo? Sono qui - queste le parole ai nostri microfoni di Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte - per parlare di demopraxia, innanzitutto: dell’arte di realizzare il sogno che la democrazia ha instillato nei cuori di tanti popoli e individui".

A Biella, in un soleggiato sabato di ottobre, un centinaio di persone si sono riunite per cambiare il mondo. No, non è la sinossi di un romanzo di fantasia: sabato scorso a Cittadellarte, in occasione del Meeting Annuale del Progetto Rebirth/Terzo Paradiso, sono stati analizzati possibili ingredienti e strumenti per innestare, promuovere e dare vita a una trasformazione sociale responsabile. Un microcosmo di diversi protagonisti, per professionalità, bandiere ed esperienze, uniti nel segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto. Il riferimento all’incontro non è solo allegorico: la vicinanza tra gli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso è stata anche “fisica”, con la plenaria del 22 ottobre che ha annullato, per un giorno, ogni distanza geografica. Una settantina i presenti da ogni parte d’Italia e del mondo hanno preso parte all’iniziativa, partecipando agli incontri in programma con lo staff della Fondazione Pistoletto e condividendo storie di buone pratiche. La guida di questa giornata è stata Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, che ha connesso e “armonizzato” gli incontri in programma e facilitato il confronto fra i presenti insieme a Saverio Teruzzi, coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso. Presente per l’occasione anche Michelangelo Pistoletto, protagonista in più momenti della plenaria.

La giornata si è aperta con gli interventi del direttore, del maestro Pistoletto e di Teruzzi, ai quali hanno fatto seguito quelli dei responsabili o dei referenti degli uffici di Cittadellarte, come arte, educazione e comunicazione (per i dettagli su tutti gli appuntamenti è possibile visionare un nostro precedente articolo). La chiave di volta della plenaria è stata, ancora una volta, il metodo demopratico: alla stregua di un Forum Rebirth, dopo le riflessioni della mattina e del pomeriggio, sono andati in scena i tavoli di lavoro. A gruppi di dieci, infatti, gli ambasciatori hanno discusso su alcuni punti dei 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e ogni tavolo ha fatto rete di pensieri e idee nel contesto dell’Agenda 2030. A seguire, il facilitatore di ogni gruppo ha riportato quanto emerso nel tavolo di lavoro di riferimento con una sintesi dei contenuti e delle proposte. In serata frangenti di convivialità con la cena, dove è stato servito uno speciale piatto: la zuppa del Terzo Paradiso (nella foto a fianco). Un altro capitolo della demopraxia è stato scritto: agli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso il compito di continuarlo e diffonderlo nel contesto geografico e sociale in cui gravitano.

 

Paolo Naldini, ai nostri microfoni, si è così espresso sul Meeting Annuale del Progetto Rebirth/Terzo Paradiso: “Perché settanta persone, professionisti, docenti universitari e professori scolastici, studiosi, antropologi, compositori e maestri, imprenditori, attivisti, editori di testate nazionali, presidenti di università europee, e molti altri ancora convergono, sabato 20 ottobre, sulla città di Biella? Che cosa li porta sulla sponda destra del torrente Cervo? È la riunione annuale degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso. Sono qui per parlare di demopraxia, innanzitutto: dell’arte di realizzare il sogno che la democrazia ha instillato nei cuori di tanti popoli e individui. A Cittadellarte abbiamo infatti inventato un prototipo di Social Design, di progettazione sociale, capace di innescare qualcosa che tutti cerchiamo: un’idea di politica alla nostra portata, vicina e diretta, praticabile, concreta, quotidiana, diversa ma non antagonista rispetto alla politica istituzionale, anzi: con essa connessa e integrata.
Come si fa? Potete venire a scoprirlo a Biella, in via Serralunga 27. O scrivendoci. E poi potrete anche voi decidere se continuare a lamentarvi o praticare la democrazia, cioè di attivare la demopraxia!

 

Il direttore, in conclusione, ha suggerito a questo proposito una citazione di Margaret Mead, antropologa statunitense: “Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta”.


Per visionare l’articolo con i video-interventi di alcuni ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso che hanno preso parte alla plenaria cliccare qui e qui.