“La scuola che vorrei”: il progetto di tre studentesse ispirate dal Terzo Paradiso
Tre alunne dell'Istituto Comprensivo di Darfo 2 si sono occupate di un lavoro didattico teso a immaginare la struttura scolastica ideale in ogni suo aspetto: per i contenuti di questa iniziativa hanno preso spunto dai messaggi veicolati dal segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto. Vi proponiamo il concept del loro progetto.

Di recente abbiamo pubblicato un articolo in cui davamo notizia di come alcuni alunni di terza media della scuola di Darfo Boario Terme Istituto Comprensivo di Darfo 2 – in provincia di Brescia – abbiano partecipato a un’iniziativa proposta dall’Ance – Assocazione Nazionale Giovani Costruttori Edili che prevedeva l’elaborazione del concept di un ipotetico istituto formativo basato su requisiti di sostenibilità e architettura ambientale (tutti i dettagli cliccando qui). Come anticipato nel nostro scritto precedente, due lavori di due gruppi di alunni si sono posizionati al primo e secondo posto nella sezione lombarda dell’iniziativa Macro Scuola – La scuola che verrei. Uno di questi, nello specifico quello realizzato dalle alunne Camilla Fontana, Laura Toma ed Erika Vela, si è ispirato in parte dei contenuti al Terzo Paradiso. Vi proponiamo il progetto integrale fornitoci dal docente di tecnologia Alessandro Stofler, che ha coordinato la partecipazione degli studenti al concorso (selezionando i progetti partecipanti per la sua scuola).


Progetto di Camilla Fontana, Laura Toma ed Erika Vela (nelle foto sotto).

Concept: musica, Terzo Paradiso, 5 sensi.
Materiali: cemento armato, legno, vetro.
Energie rinnovabili: pannelli solari, recupero dell’acqua piovana ecc.

Il concept
L’edificio che abbiamo deciso di realizzare nasce dall’unione di più idee strutturali.
La sua forma e posizione ricordano il Terzo Paradiso, ovvero il simbolo della nostra scuola.
I due rettangoli più piccoli simboleggiano la natura e l’artificio, mentre quello centrale rappresenta l’unione tra questi due mondi che, pur essendo uno l’opposto dell’altro, riescono a coesistere in armonia.
Questo simbolo di Michelangelo Pistoletto era formato originariamente da tre cerchi, tutti della stessa grandezza.
Noi abbiamo deciso di ricomporre questo simbolo dando la stessa importanza alla natura e all’artificio, che sono rappresentati come due stabili rettangolari della stessa misura. Abbiamo invece aumentato le dimensioni del blocco centrale, che è maggiore rispetto agli altri, poiché rappresenta l’unione.

Questo complesso prende spunto anche da uno strumento musicale: la batteria.
Osservandolo dall’alto, infatti, si notano la grancassa e i due tamburi laterali.
Abbiamo deciso di associare la scuola alla musica, perché entrambe hanno la funzione di accompagnare i ragazzi durante l’adolescenza e nelle loro giornate, scandendo proprio come la batteria il ritmo della vita.

La nostra scuola vuole inoltre essere partecipe anche nella vita di tutti i cittadini, non solo degli studenti, pertanto all’interno della struttura saranno presenti anche un bar, una biblioteca, una palestra e un ampio parcheggio, che potranno essere utilizzati anche dopo le lezioni, in orario extrascolastico.

Infine abbiamo pensato di inserire nella scuola anche un giardino botanico che ha l’obiettivo di far riflettere i ragazzi sui cinque sensi, mostrandogliene l’importanza.
Si pensava infatti di realizzare un percorso, mettendo in relazione ogni pianta a uno dei nostri sensi, così da unire la nostra personalità alla natura.

Il giardino botanico dei 5 sensi
Tra i concept della struttura c’è anche quello di ricordare i 5 sensi: abbiamo infatti voluto inserire all’esterno della struttura un giardino botanico.
Questo giardino avrà la forma di una chiave di violino e sarà costituito da 5 diversi orti, ognuno dei quali ricorderà un senso e questi orti saranno curati dai ragazzi. Questo giardino non sarà diviso da siepi o recinzioni, ma ciascuno degli orti sarà collegato ad un altro da un sentiero, che oltre a rendere il giardino botanico anche un percorso farà capire ai ragazzi che tutti e 5 sono collegati.

Ogni singolo settore sarà anche caratterizzato da una frase che oltre a spiegare qual è l’utilità di quel determinato senso avrà anche qualcosa di morale che li aiuterà a crescere e ad apprezzare loro stessi e gli altri.
Come è stato già detto ogni singolo orto avrà la funzione di ricordare uno dei 5 sensi:
• la vista – per ricordare la vista si è pensato di utilizzare fiori di diversi colori disposti a strisce;
• l’olfatto – per ricordare l’olfatto si è pensato di piantare erbe aromatiche di cui si possa sentire e riconoscere l’odore;
• il gusto – per ricordare il gusto si è pensato di piantare diversi frutti o ortaggi;
• il tatto – per ricordare il tatto si è pensato di piantare piante con diverse foglie e con diversi tronchi, così che toccandoli si possa capire di quale pianta si tratta;
• l’udito – per ricordare l’udito si possono utilizzare piante con foglie a forma di orecchio, altre che quando soffia il vento fanno rumore o mettere della casette per gli uccelli per ammirarli e per poter sentire i loro cinguettii.

I materiali
Per il blocco centrale della nostra struttura abbiamo deciso di utilizzare diversi materiali.
Per l’esterno tamponamenti con mattoni pieni, per la copertura il legno, che è un ottimo materiale isolante, mentre per l’interno il cemento armato.
Il cortile, posto all’interno dell’edificio, è costituito da un tetto in vetro a controllo solare, che permette durante i periodi caldi dell’anno, di respingere il calore. Le sue pareti sono realizzate con vetro temperato, che in caso di rottura si frammenta in piccoli pezzi, non pericolosi per i ragazzi; i corridoi, invece, sono in vetro riflettente che toglie ed elimina la maggior parte dell’irraggiamento. La parte interna delle due strutture rettangolari è in cemento armato, con mattoni a laterizio, mentre la parte esterna è costituita da tamponamenti con mattoni semipieni. Per il rivestimento utilizziamo il legno. I pavimenti della nostra struttura sono in granito, una pietra utilizzata in tutti i settori di pavimentazione poiché le sue caratteristiche principali sono la permanenza, datale dalla sua durezza, la bellezza e la durata nel tempo.

Energie rinnovabili
Per ricavare l’energia verranno utilizzate risorse rinnovabili che producono energia rispettando l’ambiente e hanno anche costi minori.
Le fonti di energia rinnovabili che abbiamo scelto sono:
• l’utilizzo di pannelli solari;
• un sistema di recupero delle acque piovane;
• l’utilizzo di corpi illuminati con alimentatore elettrico;
• un ricambio meccanico dell’aria.

Impianto elettrico
Come è stato già detto in precedenza per l’impianto elettrico, verranno utilizzati pannelli solari e corpi illuminati da un alimentatore elettrico.
Anche l’utilizzo di corpi illuminati da alimentatore elettrico ha diversi vantaggi:
• ha meno dispersioni di energia dell’impianto elettromagnetico;
• consuma meno energie a parità di resa luminosa;
• aumenta la vita delle lampade;
• abbatte in misura notevole l’effetto stroboscopico;
• può variare e quindi regolare la quantità di corrente distribuita dalla lampada;
• ha minor ingombro e peso a parità di potenza.

Il sistema di recupero delle acque piovane
Con il recupero delle acque piovane si alimentano le varie cassette del WC, l’impianto di irrigazione e l’alimentazione idrica dei circuiti termici. La raccolta delle acque piovane avviene convogliando i vari pluviali verso un serbatoio, una volta passata al vaglio di un filtro dotato di un sistema di lavaggio.

Il ricambio meccanico dell’aria
Si è pensato di poter aggiungere alla struttura un ricambio meccanico dell’aria che consente maggior comfort e un igiene ambientale migliore.

Il modellino di partenza

Il progetto