“Leggere città”, a Priverno nasce una biblioteca comunitaria fra arte e territorio
"Il progetto - afferma Stefania Crobe, ideatrice della nuova libreria - permetterà un'accessibilità culturale 'alta' in luoghi in cui solitamente sono precluse alcune opportunità; questo significa, citando Michelangelo Pistoletto, 'coltivare la città'. Invitiamo privati e istituzioni a donare volumi inerenti all’arte e alla cultura contemporanea, allo spazio pubblico, alla città e al territorio".

A Priverno, comune in provincia di Latina, sta nascendo una nuova biblioteca dedicata all’arte, all’architettura, al design e all’urbanistica. Dietro le quinte dell’iniziativa “Leggere città” c’è l’ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso Stefania Crobe con l’associazione SITI, che, con la nuova libreria di comunità in cantiere, sta lavorando alla creazione di un fondo di arte e cultura per la città. Il progetto porta con sé un messaggio: superare e annullare i confini e le distanze (reali e percepite) fra il centro e la periferia. A Priverno, infatti, borgo tra i Monti Lepini e territorio decentrato rispetto ai grandi centri culturali, una nuova biblioteca potrebbe rivelarsi linfa letteraria alla quale anche le giovani generazioni potrebbero attingere. Proprio i cittadini hanno avviato la speciale libreria, ma non si sono resi protagonisti solo i residenti.

Crobe, infatti, ha invitato a partecipare alla crescita della biblioteca sia privati sia associazioni, chiedendo di donare libri (cataloghi di mostre, monografie, saggi, riviste, etc.) inerenti all’arte e alla cultura contemporanea, allo spazio pubblico, alla città e al territorio, per citare alcune tematiche cardine. Le prime risposte sono state positive: alcune realtà artistico-culturali di caratura nazionale (L’Associazione Museo Nazionale del Cinema di Torino, il Dipartimento Educazione – Castello di Rivoli, la casa editrice Allemandi e la Fondazione Spinola Banna, ad esempio) si stanno attivando per aiutare la causa spedendo dei testi, così come hanno fatto numerosi privati. Nello specifico, l’invito a donare è rivolto a singoli individui, a case editrici, a istituzioni culturali pubbliche e private, profit e non profit. Col tempo, si potrebbero creare opportunità formative importanti in una periferia territoriale grazie a uno degli strumenti più legati alla cultura per antonomasia: i libri. Per dare un tocco di personalizzazione al puzzle dei testi, sulla prima pagina di ogni volume regalato verrà segnalato e ringraziato il donatore.

Tornando all’associazione SITI, di cosa si tratta? Nasce nel 2014 nell’ambito di una ricerca di dottorato in Ingegneria dell’Architettura e dell’Urbanistica presso il DICEA (Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile, Ambientale) dell’Università La Sapienza di Roma. È un progetto ideato e curato proprio da Stefania Crobe e si propone come piattaforma di collaborazione tra professioniste accomunate dalle medesime vocazioni, per attivare inediti processi di conoscenza e nuovi paesaggi culturali. SITI, inoltre, è ambasciata del Terzo Paradiso ed è stata selezionata dalla Regione Lazio per il volume “Lazio Creativo 2018″ come una tra le migliori “100 esperienze creative del territorio”. “SITI è acronimo di Social Innovation Through Imagination – si legge in un estratto dello statement ufficiale – ma anche di Spatial Incursion, in quanto ha l’obiettivo di creare dei cortocircuiti (posizionandosi tra l’istituzionale e l’informale) attraverso pratiche artistiche e culturali. Con SITI, l’arte e la cultura non solo lavorano nello spazio pubblico, ma lo costruiscono. Uno spazio materiale e fisico, ma anche immateriale e astratto, relazionale. SITI attiva nuovi e inediti processi di conoscenza e produzione dello spazio urbano attraverso l’arte, con tutta la sua portata di valori semantici capaci di leggere e reinterpretare il passato per progettare il futuro”.

“Il progetto ‘Leggere città’ – spiega Stefania Crobe – rappresenta per SITI un ulteriore passo per portare il centro in periferia e la periferia al centro. Garantire un’accessibilità culturale ‘alta’ in luoghi in cui solitamente sono precluse alcune opportunità significa, per dirla come Michelangelo Pistoletto, ‘coltivare la città’. Tutto il nostro lavoro pone l’arte e la cultura come dispositivi per attivare dei processi di trasformazione urbana e sociale, per generare una nuova urbanità (che travalichi i confini territoriali, ma anche quelli disciplinari) in cui la pratica artistica concorre a rendere generativi i territori, trasformando gli spazi in luoghi di incontro e relazione. In questa prospettiva, aree di margine, al di fuori dei confini della città, riscoprono una rinnovata funzione e la ‘provincia’, solitamente considerata marginale, ritrova un nuovo fermento. Se l’arte è al centro, il centro è dappertutto. Questo è il nostro Terzo Paradiso, che pratichiamo e alimentiamo ogni giorno”.
Il progetto rimane, comunque, aperto: una volta che verrà raccolto un buon numero di testi, questi saranno catalogati in modo da essere reperibili anche online in un apposito database di ricerca. La biblioteca di comunità si sta ingrandendo sempre più e, sullo sfondo dell’arte, potrà porsi al centro di una trasformazione sociale responsabile.

Come partecipare e aiutare la biblioteca? Spendendo i libri a “SITI c/o Crobe Stefania, via San Lorenzo 52 | 04015 Priverno | LT”. Per ulteriori informazioni è possibile scrivere una mail all’indirizzo info@sitilab.org o chiamare al numero 3316293387.