Terzo Paradiso, a Cittadellarte si progetta il futuro tra pace preventiva e sostenibilità: rewind del meeting degli ambasciatori Rebirth
Il 17 e il 18 dicembre, negli spazi della Fondazione Pistoletto, si è tenuto l'incontro annuale che ha visto la partecipazione attiva di ambasciatori Rebirth provenienti da ogni parte del mondo. L'iniziativa è stata occasione sia di frangenti informativi su Cittadellarte e sul Terzo Paradiso, sia di momenti di confronto generativo di una pluralità di idee e proposte - tra arte, pace, inclusione, sostenibilità - ispirate ai principi del simbolo trinamico.

Dalla Finlandia alla Francia, dal Belgio a New York, dal Giappone all’Etiopia fino all’Italia. E, entrando nel dettaglio della nostra penisola, da Catania a Benevento, da Napoli a Roma, da Ascoli Piceno a Torino fino, naturalmente, a Biella, solo per citare alcuni contesti geografici nazionali e internazionali. È proprio nella provincia laniera, da due anni diventata simbolo culturale dopo la nomina a Città Creativa UNESCO, che il mondo si è riunito, attraverso la partecipazione degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso al loro meeting annuale svoltosi lo scorso weekend a Cittadellarte. La due giorni, a detta del coordinatore degli ambasciatori Saverio Teruzzi, era mirata a “conoscerci e approfondire chi siamo e i temi che condividiamo, ma anche un momento per guardare al futuro, quel futuro che grazie al Terzo Paradiso possiamo guardare con una rigenerata fiducia”. Così è stato: sabato e domenica le fasi informative e relazionali si sono intrecciate armoniosamente a quelle ispirazionali e progettuali attraverso un fitto programma di talk, speed tables e tavoli di lavoro.

 

L’evento ha preso il via con l’intervento introduttivo di Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, e con quello di Claudio Corradino, sindaco di Biella. “La nostra città – ha dichiarato il primo cittadino – è diventata una città dell’arte grazie al simbolo utilizzato per la candidatura, il Terzo Paradiso. Abbiamo infatti avuto la strada spianata verso il riconoscimento UNESCO anche grazie al segno-simbolo che Pistoletto ci ha lasciato in eredità. Ho sempre creduto – ha aggiunto – in uno sviluppo del biellese non solo sul fronte laniero, ma anche sul piano religioso, sportivo e dell’arte; per quest’ultimo ambito, per il nostro territorio ha un incredibile valore poter contare su Cittadellarte”. Paolo Naldini, a seguire, si è soffermato sulla nuova edizione del Minimum Prize, riconoscimento di Cittadellarte che, come annunciato la scorsa edizione di Arte al Centro, è stato conferito a Monika Wührer, direttore artistico di Open Source Gallery oltre che ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso, per il progetto Backyard Utopias: si tratta di una rete di iniziative radicate nel paesaggio urbano con l’obiettivo di sviluppare nel tessuto sociale di riferimento un capillare sistema di produzione alimentare sostenibile, riducendo l’impatto dell’umanità sul mondo naturale attraverso l’educazione e la sperimentazione con il biochar. In occasione del meeting, a cui ha preso parte anche la stessa Wührer, il sindaco Corradino ha consegnato il Minimum Prize all’ambasciatrice.

 

Come da programma, si è poi tenuto il talk di Michelangelo Pistoletto, intitolato La formula della creazione, anche in riferimento al titolo del suo nuovo libro (verranno presto rese note sui nostri canali le modalità di acquisto). Il maestro biellese, seppur abituato a palcoscenici di prestigio internazionale, ha iniziato il suo speech visibilmente emozionato. E non importa se stava intervenendo a “casa”, nella sua Cittadellarte, sullo sfondo attivo dell’Universario, tra le sue opere: gli ambasciatori del suo simbolo trinamico lo osservavano, con attenzione, in un silenzio ispiratore. “Ci siamo già salutati, da vicino, ma ora – ha esordito ironicamente – sono un po’ in soggezione a trovarmi qua con tutti voi che mi guardate. Inoltre, questo incontro – ha specificato – è un’occasione straordinaria, un momento molto importante per me, perché oggi esce il mio libro. Io credo molto nelle coincidenze: per caso nella giornata odierna si conclude il lavoro cominciato 22 anni fa con la pubblicazione del volume. Non poteva esserci circostanza migliore dell’incontro con voi ambasciatori”. Il maestro biellese ha anticipato parte dei contenuti del libro, per poi soffermarsi su Biella Città Creativa, sul nuovo concetto di città con Biella Città Arcipelago, sul Terzo Paradiso e sulle ambasciate Rebirth (vi proponiamo di seguito il suo intervento integrale).

    

Il meeting degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso è continuato con l’incontro Un cambio di passo, dalle best practices alle best policies, condotto da Paolo Naldini. Il direttore di Cittadellarte, rivolgendosi agli ambasciatori, ha definito l’importanza di costituirsi come un organismo operativo concreto nei propri territori, in un processo che può sempre avvalersi del canovaccio dell’Arte della demopraxia. “Se non colleghiamo – ha affermato – la dimensione personale dell’individuo, anche interiore, con le grandi tematiche/problematiche attuali, dalla crisi climatica a quella demografica, non colmiamo quello spazio che sta tra gli opposti. Per definire la nostra road map abbiamo assunto i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, ma sono stati sviluppati anche degli obiettivi di sviluppo interiori, paradigmi mentali e culturali”. In quest’ottica, ha presentato Edoardo Marcenaro, ambasciatore Rebirth e capo dell’ufficio legale di Enel Grids, che ha lavorato dal punto di vista giuridico sull’implicazione del paradigma della trinamica. “Edoardo – ha sottolineato Naldini – ha conosciuto l’operazione della Città Arcipelago e ha capito che per la sua azienda poteva essere occasione per un progetto pilota dove un intero territorio nella prospettiva della demopraxia si sarebbe attivato per la elettrificazione; quindi ha costituito uno dei gruppi di lavoro a tema che l’opera demopratica di Biella ha sviluppato”.

Marcenaro ha quindi curato un intervento sugli Inner Development Goals e, a seguire, Naldini ha presentato la seconda relatrice, Carola Carazzone, vicepresidente di Philea- Philanthropy Europe Association e segretaria generale di Assifero (entrambi gli speech sono proposti integralmente nel filmato sotto, ndr). “Le fondazioni – così Naldini in riferimento alla seconda ospite – costituiscono un’ossatura della società italiana ed europea, in territori dove la società civile comprende di non dover soltanto votare i propri rappresentati, ma di dover agire organizzandosi e dedicando tempo e risorse per costituire politica pubblica anche da privato, riformulando così un’antica dualità”. Dopo i due talk, Saverio Teruzzi ha coordinato gli speed tables Raccontiamoci per contare, che si sono posti come fase conoscitiva e relazionale, utile a mettere ulteriormente in rete gli ambasciatori presenti, alcuni dei quali alla prima partecipazione al meeting. Il primo giorno si è poi concluso con l’intervento dello stesso Teruzzi intitolato 21.12.2012 – 21.12.2022 – La riorganizzazione delle ambasciate del Terzo Paradiso.

Il sipario sul secondo giorno si è alzato con lo speech introduttivo di Paolo Naldini, e con un focus sull’Accademia Unidee curato da Clara Pogliani e Matteo Zoccolo, rispettivamente responsabile segreteria e orientamento dell’accademia; a seguire è stato proposto un collegamento da remoto di Juan Sandoval, che ha illustrato mission e peculiarità di Unidee Residency Programs. Saverio Teruzzi ha poi curato il question time sulla riorganizzazione delle ambasciate del Terzo Paradiso. A seguire, contrariamente a quanto previsto dal programma, gli ambasciatori, insieme a Pistoletto, Naldini e Teruzzi, si sono confrontati collettivamente in un dialogo aperto per progettare il futuro e il presente ispirandosi al Terzo Paradiso: in plenaria è emersa la necessità di avviare un’opera collettiva mondiale per porre ulteriormente sotto i riflettori mediatici e sociali e contribuire a far cessare alcune delle atrocità che imperversano nel nostro tempo, come la crisi russo-ucraina, l’oscurantismo del regime teocratico iraniano e i genocidi in Tigray, in Etiopia; a questo proposito, l’ambasciatrice Alem Teklu ha inoltre offerto una toccante e intima testimonianza.

 

Si sono dunque intrecciate armoniosamente idee e proposte su contenuti (pace preventiva) e modalità/linguaggi (metaverso, gestualità, flash mob), sfociate in una prima simbolica performance collettiva che si è articolata tra l’opera Porte-Uffizi di Michelangelo Pistoletto: gli ambasciatori Rebirth si sono ‘uniti’ in una catena umana, tenendosi per mano, ricordando, ancora una volta, non solo l’importanza di amare le differenze, ma anche la potenza che il simbolo trinamico e il linguaggio dell’arte possono ricoprire per contribuire a un cambiamento in senso responsabile della società, per avvicinarsi e arrivare all’equilibrio e all’armonia del Terzo Paradiso. Il meeting degli ambasciatori, dopo momenti informativi, relazionali e progettuali si è concluso così, offrendo un nuovo punto di partenza per progettare un futuro a tinte sostenibili e solidali. “Rebirth-day 2012 Rebirth-day 2022, la riunione degli ambasciatori del Terzo Paradiso – ha concluso Saverio Teruzzi ai nostri microfoni – è stata un momento non solo per conoscerci e raccontarci, ma per aprire a una diversa narrazione e un nuovo inizio, fatto di rigenerazione, di proposte e di nuovi equilibri dinamici”.


Pubblicheremo nei prossimi giorni un articolo con alcuni video-interventi degli ambasciatori presenti. Stay tuned!