Il Terzo Paradiso a “Vuoti a Rendere”: a Colle di Val d’Elsa un art talk con Francesco Saverio Teruzzi
Il coordinatore Rebirth/Terzo Paradiso sarà il relatore di un incontro nel comune toscano in programma per questa sera (4 ottobre). L'evento è inserito nel programma di appuntamenti del progetto espositivo "Vuoti a Rendere", che sviluppa l'idea di recuperare spazi inutilizzati e di riempirli con un nuovo contenuto creativo.

Colorare d’arte gli spazi e le attività commerciali chiuse del centro di Colle di Val d’Elsa, comune in provincia di Siena. Questa l’iniziativa nata dall’incontro di un team di giovani esperti, appartenenti all’Associazione LaGorà, con numerosi artisti del territorio e non. Partendo dalla locuzione di Vuoti a Rendere (nome del progetto espositivo), l’impegno a recuperare aree normalmente commerciali non utilizzate riempendole con un nuovo contenuto culturale. I curatori (Alessio Vigni, Sebastiano Pelli e Tommaso Lotti), con la collaborazione del Comune che ha affidato gli spazi, con questa iniziativa artistica (aperta fino al 4 ottobre) hanno quindi dato nuova vita anche ai negozi colpiti dalla crisi economica peggiorata nel durante e post Covid-19.


Michelangelo Pistoletto in visita a Vuoti a Rendere.


Sebastiano Pelli racconta a Michelangelo Pistoletto la sua opera MEMORI.

Il progetto si propone come attività collaterale al Festival di Architettura, mantenendone una chiara unione concettuale e di spirito. L’Archifest 2050 si basa sull’idea di ‘abitare il mondo altrimenti’, un’immagine visiva che è stata interpretata dal progetto Vuoti a Rendere come un recupero concreto degli spazi storici della città. L’obbiettivo è quello di offrire a quei luoghi una seconda opportunità, attraverso un processo di decontestualizzazione interna.
Seconda opportunità offerta dalle opere di giovani creativi, la cui importanza del messaggio è stata riconosciuta anche da Michelangelo Pistoletto, che domenica scorsa ha voluto visitare gli spazi di Colle di Val d’Elsa, a testimonianza della valenza dell’iniziativa.

Tra i lavori esposti, anche Omaggio a Michelangelo Pistoletto, lavoro a tre mani realizzato dall’artista Sebastiano Pelli, dall’ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso Davide Carnevale e dal coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso Francesco Saverio Teruzzi. Quest’ultimo, proprio a Colle di Val d’Elsa, sarà il relatore protagonista di un art talk questa sera dalle 18.30 in via Giuseppe Garibaldi. L’incontro sarà a ingresso gratuito, ma per garantire le norme anti Covid-19 è necessario prenotarsi sulla pagina di Vuoti a Rendere.


L’opera Omaggio a Michelangelo Pistoletto.

Saverio ai nostri microfoni ha illustrato le peculiarità di Omaggio a Michelangelo Pistoletto, opera che sarà uno dei topic cardine del suo intervento. “È una reinterpretazione – ha affermato – del Terzo Paradiso attraverso gli specchi. Nella divisione e moltiplicazione dello specchio Pistoletto porta sempre l’esempio di come uno specchio possa considerarsi pari a uno zero se non ha la persona davanti che ci si riflette. E come nello stesso momento se si dividesse lo specchia a metà nell’immagine riflessa si avrebbe direttamente il 2, la dualità. Ma se poi si decidesse di iniziare a ‘chiudere’ tra loro gli specchi, il formarsi dell’angolo ottuso permetterebbe la visualizzazione di un terzo specchio all’interno. Noi abbiamo fatto un’operazione successiva, quella dell’angolo retto, che trasforma i due specchi in quattro quadranti. Questo vuol dire che un’immagine posizionata all’interno in una sua sola versione si trasforma e nello specchio si andrebbe a moltiplicare, a meno che, l’immagine stessa, non venisse riprodotta parziale, un suo quarto, ritrovando solo negli specchi la sua completezza. Da una parte è un effetto ottico, ma dall’altra, concettualmente, è un contributo alla teoria trinamica di Michelangelo Pistoletto. Se noi ci posizioniamo di fronte, quindi sulla bisettrice dello specchio, il centro diventa l’ombelico di questa nuova realtà, il cerchio generativo dove ci possiamo ritrovare”.


L’opera Omaggio a Michelangelo Pistoletto.

Saverio offre anche un’analisi della prospettiva dell’opera: “La percezione che ci viene data è completamente diversa da quella che è la realtà. Noi stiamo rappresentando un quarto di un tutto, però il tutto è raffigurato come se fosse una ridistribuzione di quello che noi abbiamo. Eppure, allo stesso tempo, ci dice che il tutto è proprietà di un quarto solo… in effetti possiamo leggere l’opera anche da un punto di vista politico-economico”.
Questa sera, quindi, partendo dalle peculiarità dell’opera, il coordinatore si addentrerà sui temi trattati da Cittadellarte, per “dimostrare come l’arte, come linguaggio, possa affrontare non solo un discorso culturale, ma anche spirituale, economico e politico”.


*In mostra “Memori” di Sebastiano Pelli, premiata alla Biennale di Venezia 2019 come miglior opera d’arte categoria Giovani Street Artist. Sebastiano Pelli realizza opere in continuità con la tradizione familiare, utilizzando scarti di metallo provenienti dall’officina del padre, fabbro.