Michelangelo Pistoletto, viaggio alla scoperta dell’arte del maestro #4
Continua il percorso a tappe che mette in luce la cronistoria artistica di Pistoletto, tra opere, manifesti, mostre e progetti di ogni tempo. Questo quarto episodio è dedicato ai Quadri specchianti.

Dopo aver realizzato, nel corso del 1961, una serie di dipinti su fondo nero riflettente, tutti intitolati significativamente Il presente, Pistoletto conduce una serie di esperimenti tesi a raggiungere il massimo grado di quell’oggettività manifestatasi nei primi dipinti specchianti. Per rendere maggiormente riflettente il fondo prova ad utilizzare delle lastre di alluminio, che applica sulla tela (Uomo grigio di schiena, 1961). Individua infine nell’acciaio lucidato a specchio il materiale più idoneo. Per dare la massima obiettività anche alla figura, si risolve ad utilizzare la fotografia. Si susseguono quindi diversi tentativi: prova ad applicare l’immagine fotografica ritagliata o gelatina fotografica direttamente su una lastra di acciaio lucidata, soluzione che scarta perché in tal modo la fotografia conserva il carattere di inserto oggettuale, che contrasta con l’immaterialità dell’immagine riflessa. Prova anche a utilizzare uno specchio normale, soluzione accantonata anche questa per i problemi posti dallo spessore del vetro. Giunge infine, nel corso del 1962, a mettere a punto la tecnica con la quale produce d’ora in poi i suoi quadri specchianti: una lastra di acciaio inox lucidato a specchio sulla quale è applicata un’immagine ottenuta mediante una tecnica di riporto fotografico, consistente nel ricalcare una fotografia, ingrandita a dimensioni reali, a punta di pennello, su carta velina. A partire dal 1971 la velina dipinta sarà sostituita da un processo serigrafico di riproduzione dell’immagine fotografica.


Uomo seduto, 1962
velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio montato su tela, cm 125 x 125
Collezione privata, Bruxelles
Foto: P. Bressano
(nella foto: Michelangelo Pistoletto seduto di fronte all’opera, Torino, 1962)

Particolari di persone, 1962
velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio, cm 125 x 124
Museum of Modern Art, San Francisco
Foto: J. Schopplein

I quadri specchianti costituiscono il fondamento dell’opera di Pistoletto, sia della sua successiva produzione e attività artistica, sia della riflessione teorica nella quale egli costantemente ad essi ritorna per approfondirne il significato e svilupparne le implicazioni. Le caratteristiche essenziali, che l’artista stesso individua in essi, sono principalmente: la dimensione del tempo, non soltanto rappresentato, ma realmente presente; l’inclusione nell’opera dello spettatore e dell’ambiente circostante, che ne fanno ‘l’autoritratto del mondo’; la congiunzione di coppie di opposte polarità (statico/dinamico, superficie/profondità, assoluto/relativo, ecc), costituite e attivate dall’interazione tra l’immagine di natura fotografica e ciò che avviene nello spazio virtuale generato dalla superficie specchiante; la collocazione dei quadri specchianti non più ad altezza finestra, come tradizionalmente vengono appesi i quadri, bensì sul pavimento, fa sì che essi aprano un varco attraverso il quale l’ambiente in cui sono esposti si prolunga nello spazio virtuale dell’opera, una porta che mette in comunicazione arte e vita.
I quadri specchianti vengono esposti per la prima volta nella personale di Pistoletto alla Galatea nell’aprile del 1963. Pochi giorni dopo l’inaugurazione Pistoletto si reca a Parigi, dove conosce la gallerista Ileana Sonnabend, che successivamente acquista in blocco l’intera mostra e rileva il contratto di Pistoletto con la Galatea.


Uomo in camicia, 1962
velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio montato su tela, cm 130 x 100
Nationalgalerie, Berlin
Foto: P. Bressano

Autoritratto, 1962
velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio, cm 120 x 100
Collezione privata, Bruxelles
Foto: Paul Bijtebier

Mi rendevo conto che attorno a me non c’era alcun tipo di adesione e di interesse, anzi un certo nervosismo di rifiuto, soprattutto del gallerista stesso. Così sono andato a fare un viaggio a Parigi. Lì ho incontrato Beppe Romagnoni che mi ha parlato di una galleria, dove si esponevano quadri strani e interessanti. Allora sono passato alla Galleria Sonnabend, ho chiesto di vedere questi quadri, in questo modo ho visto per la prima volta i quadri di Rauschenberg, di Jasper Johns, Resenquist e Lichtenstein, le sculture di Segal e Chamberlain. Mi hanno chiesto se ero un critico e ho riposto: no, sono un’artista. Alla domanda su che cosa facevo, ho mostrato il catalogo della Galatea e un quadro. Sono rimasti colpiti dal lavoro e sono venuti a Torino dove hanno acquistato tutta la mostra alla Galatea. Hanno rilevato il contratto con Tazzoli ed è iniziata una situazione estremamente importante per me: essere proiettato in una dimensione internazionale, fuori dalla situazione esclusivamente torinese” (M. Pistoletto, intervista con G. Celant, op. cit., pp 26-29)


Due persone, 1962-1964
velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio, cm 200 x 120
The Menil Collection, Houston
Foto: P. Bressano

Due persone in coda, 1962-1964
velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio, cm 220 x 120
Museum Boijmans van Beuningen, Rotterdam
Foto: P. Bressano

Con i quadri specchianti Pistoletto raggiunge in breve riconoscimento e successo internazionali, che lo portano a realizzare già nel corso degli anni Sessanta numerose mostre personali in Europa e negli Stati Uniti (nel 1964 a Parigi, nel 1966 a Minneapolis, nel 1967 Bruxelles, nel 1967 e 1969 a New York, nel 1969 a Rotterdam).


Immagine di copertina:
Mostra personale “Michelangelo Pistoletto: A Reflected World”,
Walker Art Center, Minneapolis
, 1966
Foto: courtesy Walker Art Center

Autoritratto, 1962-1964
velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio, 120 x 120 cm
Museo per l’Arte Contemporanea di Trento e Rovereto, Rovereto
Foto: P. Bressano

Bandiera rossa, 1962-1966
velina dipinta su acciaio inox, cm 120 x 100
Collezione François Pinault, Venezia


Biennale ’66
, 1962-1966
velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio, cm 230 x 480
Collezione Ileana Sonnabend, New York
Foto: Paolo Bressano


Comizio N. 2, 1962-1965
velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio, cm 215 x 120
Ludwig Museum, Köln

Lampadina appesa , 1962-1964
velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio, cm 200 x 100
Collezione Robert Rauschenberg, New York
Foto: P. Bressano
Lui e lei alla balconata, 1962-1966
velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio, 230 x 120 cm
Museo Civico d’Arte Moderna, Torino

foto: A. Maranzano

Donna sdraiata , 1962-1967
velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio, cm 120×150
Collezione Goetz, München

Foto: Lee Fatherree.

Tre ragazze alla balconata, 1962-1964
velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio, cm 200 x 200
Walker Art Center, Minneapolis
Foto: P. Bressano

Tenda verde , 1962-1965
velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio, cm 150 x 120
Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique, Bruxelles

Uomo con pantaloni gialli, 1962-1964
velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio, cm 200 x 120
Museum of Modern Art, New York
Foto: P. Bressano

Vietnam, 1962-1965
velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio, cm 220 x 120
The Menil Collection, Houston

Mostra personale “Michelangelo Pistoletto: A Reflected World”,
Walker Art Center, Minneapolis
, 1966
Foto: courtesy Walker Art Center

Mostra personale “Michelangelo Pistoletto: A Reflected World”,
Walker Art Center, Minneapolis, 1966
Foto: courtesy Walker Art Center

Mostra personale, Palais des Beaux-Arts, Bruxelles, 1967
Foto: Paul Bijtebier

I visitatori, 1962-1968
velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio, 2 pannelli, cm 230 x 120 ciascuno
Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma

I voyeurs, 1962-1972
velina dipinta su acciaio inox lucidato a specchio, cm 120 x230
Toyota Municipal Museum of Art, Toyota

Cage, 1962-1973
serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio, cm 230 x 500
Veduta dell’opera all’interno del Museo del Louvre di Parigi in occasione della mostra “Michelangelo Pistoletto – Année 1, le Paradis sur Terre”, 2013.
Collezione dell’artista, Biella
Foto: Pierluigi Di Pietro
Donna al cimitero, 1962-1974
serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio, cm 230 x 125
Musée National d’Art Moderne Centre Georges Pompidou, Paris

foto: A. Maranzano

Pericolo di morte, 1962-1974
serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio, 240 x 230 cm
Rijksmuseum Kröller-Müller, Otterlo

Sacra conversazione. Anselmo, Zorio, Penone, 1962-1974
serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio, cm 230 x 125
Collezione dell’artista, Biella
Foto: Paolo Pellion

Disegnatrice, 1962-1975
serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio, 2 pannelli, cm 250 x 125 ciascuno
Foto: P. Pellion

Lampada a stelo bianco, 1962-1981
serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio, cm 230 x 125
Museum für Moderne Kunst, Frankfurt

Foto: P. Pellion

Uomo in piedi, 1962-1982
serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio, 250 x 125 cm
Tate Modern, London

Foto: P. Pellion

Autoritratto con collezionista, 1962-1994
serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio, cm 288 x 125
Firenze, Galleria degli Uffizi
Foto: Paolo Vandrash

Cameraman, 1962-2004
serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio, cm 250 x 250
Fondazione Pistoletto, Biella

Foto: J. E. S.

Spettatori n. 1, 1962-2004
serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio, cm 250 x 250
Fondazione Pistoletto, Biella

foto: J. E. S.

La giuria
, 1962-2005
serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio, cm 250 x 1250
installazione Galleria Christian Stein, Milano, 2006

Foto: J. E. S.

Pace, 1962-2007
serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio, cm 250 x 125
Collezione François Pinault, Venezia

Foto: J. E. S.

Ragazza che fotografa, 1962-2007
serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio, cm 250 x 125
Collezione Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Biella
Foto: Pierluigi Di Pietro

Donna seduta con personal computer, 1962-2008
serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio, cm 250 x 125
Collezione Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Biella

Foto: P. Pellion

Lavori in corso, 1962-2008
serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio, cm 250 x 625
Foto: courtesy Luhring Augustine, New York

Attraverso la rete, lui e lei, 1962-2008
serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio, cm 250 x 125
Courtesy Luhring Augustine, New York

Quadro da pranzo – in, 1962-2009
serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio, cm 244 x 244
Courtesy Galleria Stein, Milano
Foto: Agostino Osio

Lavoro – Installatori, 1962-2011
serigrafia su acciaio supermirror, cm 150 x 150
Foto: courtesy Simon Lee Gallery, London

Louvre (Ragazza), 1962-2013
serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio, cm 250 x 150
Courtesy Galleria Continua, San Gimignano/Beijing/Les Moulins/Habana

Louvre (Prigione), 1962-2013
serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio, cm 250 x 150
Courtesy Galleria Continua, San Gimignano/Beijing/Les Moulins/Habana

Persone in attesa, 1962-2015
serigrafia su acciaio inox supermirror, cm 250 x 500 (4 elementi, ognuno cm 250 x 125)
Courtesy Galleria Continua, San Gimignano/Beijing/Les Moulins/Habana
Foto: Paola Martinez Fiterre