La collaborazione tra Fondazione Pistoletto Cittadellarte e Camera Nazionale della Moda Italiana, nata con lo scopo di condividere, lavorare e valorizzare i principi per una moda più etica e sostenibile, continua a svilupparsi. È tutto pronto, infatti, per la nuova edizione, la quinta, del Fashion for Planet, iniziativa che ha avviato dibattiti con figure emblematiche del mondo della moda e della cultura, impegnate a parlare a nome della natura. Prima di scoprire il prossimo capitolo dell’evento, ripercorriamo quelli passati (approfondimenti cliccando qui) che hanno visto in prima linea Fashion B.E.S.T.: durante la prima e la seconda edizione, Carlo Capasa e Michelangelo Pistoletto, insieme a filosofi, artisti, imprenditori e designer, hanno parlato “con, per e a nome del pianeta e della natura”; a febbraio 2024, durante la terza edizione, la natura ha preso voce attraverso un’installazione artistica audiovisiva, accompagnata dalla narrazione di Alessandro Preziosi e da una performance dell’attrice Anna Favella; la quarta, a settembre 2024, ha introdotto il Manifesto per i Diritti della Natura nell’industria della moda, letto da Zaya Guarani, la prima modella dell’Amazzonia, seguito da un talk moderato da Simone Marchetti, direttore di Vanity Fair Europe, con la partecipazione di Carlo Capasa, Presidente della CNMI.
Il 28 febbraio 2025 dalle 11 alle 18, in occasione della Milano Fashion Week, Cittadellarte presenterà la quinta, presentando un’edizione speciale della mostra Fashion to Reconnect for The Rights of Nature presso il Fashion Hub della Camera Nazionale della Moda Italiana, a Palazzo Giureconsulti; per l’occasione sarà posto sotto i riflettori anche il progetto The Rights of Nature, organizzato dalla Fondazione Pistoletto in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana e sostenuto dalla partnership scientifica del GARN (Global Alliance for the Rights of Nature). La mostra, curata da Tiziano Guardini e con l’allestimento di Studio Guardini Ciuffreda, rappresenta la materializzazione del Manifesto per i Diritti della Natura nell’industria della moda e vedrà nel dietro le quinte i seguenti designer e realtà: oltre allo stesso Guardini, Pietra Pistoletto, Made for a Woman, Bav Tailor, Sake di Ana Tafur, Lorenzo Seghezzi, Flavia La Rocca, Piero D’Angelo, Matteo Thiela, Pecoranera, Cavia. “La collaborazione tra designer e natura come co-creatori, dove la natura stessa diventa sia artista che tela, plasmando ogni pezzo con la sua voce e il suo pennello, si fa testimonianza – spiegano gli organizzatori – di creatività e sostenibilità. Questa visione innovativa di ‘lavorare con la natura’ piuttosto che ‘utilizzarla’ trasforma ogni creazione in una riflessione sulla sostenibilità e sul rispetto per l’ambiente”. La prossima edizione, che raccoglierà l’eredità delle edizioni precedenti di Fashion for Planet, mira a promuovere ulteriormente l’importanza di un dialogo diretto tra moda e natura, invitando i partecipanti a riflettere – anche attraverso un talk a tema – sulla sostenibilità attraverso il linguaggio universale della creatività.