Oltre 70 artisti, più di 100 opere e documenti d’archivio per ripercorrere, dagli anni Cinquanta a oggi, la storia dell’arte italiana attraverso il tema dell’ironia: il riferimento è a Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo, che ha inaugurato mercoledì 5 febbraio 2025 dalle ore 18 alle 21 nella Sala delle Ciminiere del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna di via Don Giovanni Minzoni 14. L’esposizione, proposta in occasione del 50esimo anniversario della fondazione della Galleria d’Arte Moderna di Bologna e curata da Lorenzo Balbi e Caterina Molteni, è organizzata in macro-aree tematiche, utili nell’illustrare le diverse declinazioni dell’ironia e la trans-storicità del fenomeno: il paradosso, il suo legame con il gioco, l’ironia come arma femminista di critica al patriarcato e all’ordine sociale italiano, la sua relazione con la mobilitazione politica, l’ironia come forma di critica istituzionale, come pratica di nonsense e infine come dark humor.
Sguardo alla mostra
Quali opere a autori sono sotto i riflettori di Facile ironia? La dimensione ironica carica di potere immaginativo di Bruno Munari, l’irriverenza di Piero Manzoni, la vertigine del paradosso di Gino De Dominicis. L’ironia si intreccia con la sfera politica con Piero Gilardi e Michelangelo Pistoletto, la sfida agli stereotipi femminili di Tomaso Binga e Mirella Bentivoglio, la sperimentazione linguistica del nonsense di Adriano Spatola e Giulia Niccolai. Con Maurizio Cattelan, Paola Pivi e Francesco Vezzoli l’accostamento contraddittorio tra soggetti e situazioni sfrutta l’ironia per svelare le incongruenze del presente, mentre Chiara Fumai e Italo Zuffi con le loro opere smascherano le regole non scritte del sistema dell’arte. E poi ancora il duo artistico Eva & Franco Mattes che, attingendo al linguaggio dei meme diffusi in modo massivo sul web, rivelano una forma umoristica che caratterizza oggi la rete.
Il ruolo dell’ironia
“Già nel mondo antico – si legge nell’apposita nota stampa – con la figura di Socrate, l’ironia è ‘l’arte di fare domande’: uno strumento del tutto unico, che permette all’essere umano di avere uno sguardo più lucido e disincantato sulla realtà, poiché in grado di svelarne anomalie e contraddizioni. Tramite giochi umoristici, parodie e battute di spirito l’ironia diventa anche antidoto, alternativa divertente e arguta per proteggere l’essere umano da ciò che lo affligge. Ironico di per sé, il titolo della mostra richiama infatti l’apparente semplicità del fenomeno svelandone al contempo l’intrinseca complessità. Una contraddizione che diventa gioco a tutti gli effetti e che invita il pubblico a interrogarsi sulla natura del linguaggio, sui luoghi comuni che lo accompagnano e, allo stesso tempo, sul modo in cui questi influenzano la nostra osservazione e interpretazione del mondo che ci circonda. Si può ritenere che l’ironia sia una caratteristica distintiva del modo di fare e concepire l’arte e il gesto artistico in Italia? In che misura questa caratteristica è più o meno evidente negli artisti italiani rispetto ad altri contesti artistici? Artiste e artisti italiani di più generazioni – viene concluso – hanno condiviso una strategia estetica ed esistenziale anti-tragica che abbraccia lo ‘scherzo cosmico’ della realtà”.
La partecipazione del maestro
Come accennato, anche Michelangelo Pistoletto è tra gli artisti protagonisti del progetto espositivo: Facile ironia presenta infatti una serie di foto delle performance del maestro legate a Lo Zoo. Ricordiamo, a questo proposito, che attraverso le prime azioni collettive e l’apertura dello studio si è andato progressivamente formando un gruppo, Lo Zoo appunto, costituito da persone provenienti da diverse discipline artistiche (musica, letteratura, teatro, arti visive) insieme alle quali, tra il 1968 e il 1970, Pistoletto ha realizzato una serie di spettacoli, concepiti come collaborazioni creative e come forma di comunicazione non mediata da oggetti; Lo Zoo, come specificato sul sito ufficiale del maestro, si è esibito, in Italia e in Europa, in diversi tipi di spazi, tra strade, piazze, discoteche, birrerie, teatri, gallerie d’arte. Ecco dunque la relazione con Facile Ironia: in mostra saranno presenti 15 scatti de Lo Zoo (di seguito alcune delle fotografie presenti).