Tra sostenibilità e promozione del territorio: continua il progetto della ciclovia piemontese “Pistaaa”
Nella giornata di lunedì 7 novembre è stato presentato ad Andezeno, comune in provincia Torino, un frutteto che rientra nei percorsi della ciclovia Pistaaa: la Blue Way piemontese. Per l’occasione abbiamo intervistato Alberto Guggino, ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso e presidente dell’Associazione CiòCheVale, per mettere in luce gli obiettivi dell’iniziativa e la storia degli alberi da frutto che ne fanno parte.

Olmi, albicocchi e diverse varietà di peri fanno parte del frutteto, preinaugurato ad Andezeno (TO) lo scorso lunedì 7 novembre, che rientra nel progetto Frutteto Storico Condiviso*, un’iniziativa che si articola tra turismo, educazione, sostenibilità, arte e tecnologia. In particolare sono stati presentati gemelli di alberi monumentali che, come ha spiegato Alberto Guggino, ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso e presidente di CiòCheVale, tra le associazioni che curano il progetto, non sono nati da seme ma da innesti di piante centenarie che si trovano nell’Italia settentrionale. Uno degli obiettivi è garantire e valorizzare la biodiversità e dare un futuro al genoma di questi alberi monumentali che hanno quindi la caratteristica di essere notevolmente resistenti alle avversità climatiche e ai parassiti.


Fotografie scattate durante la preinaugurazione. Al centro della prima immagine: Dott. Sergio Guidi, presidente dell’associazione Patriarchi della Natura.

Lo scopo del progetto è anche sociale: buona parte della frutta di questi alberi, infatti, verrà utilizzata da ReciprocaMensa, una mensa che si occupa di distribuire pasti alle persone più bisognose. Il terreno su cui sorge il frutteto, inoltre, è di un privato che l’ha reso fruibile per iniziative destinate alle scuole: il progetto è teso, quindi, a far avvicinare i giovani e gli studenti alla natura e all’importanza e al rispetto delle piante. Questo giardino può anche incentivare il turismo di prossimità, con l’obiettivo di sviluppare un orgoglio territoriale, stimolare la conoscenza del luogo e creare un frutteto diffuso nella zona: un possibile itinerario tra patriarchi d’Italia e alberi da frutto piemontesi, principalmente meli.

L’Associazione CiòCheVale promuove, inoltre, il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto: nei pannelli esplicativi degli alberi, infatti, è presente il simbolo realizzato dall’artista locale Yatri. Alberto l’ha illustrato così: “Il Terzo Paradiso è il nostro frutteto, completamente naturale e senza chimica, che si trova, graficamente, tra i due paradisi, rappresentati dai semi da un lato e dall’uomo – un contadino che impugna una zappa e dei libri, i quali rappresentano la conoscenza – dall’altro”. Scaricando l’applicazione di Pistaaa e inquadrando il logo con il cellulare, è possibile scoprire informazioni sugli alberi di questo giardino: ecco come l’unione tra arte e tecnologia viene realizzata. Nei cartelli si nota anche il logo MAB (Man and the Biosphere) UNESCO: “Collina Po – ha spiegato Alberto – è una zona di riserva naturale, non solo per la biodiversità ma anche per le buone pratiche e il progetto Pistaaa ne è un esempio”. Il frutteto, infatti, è uno dei punti di interesse dei percorsi di Pistaaa: La Blue Way Piemontese, iniziativa dell’Associazione CiòCheVale che, come riportato in un nostro precedente articolo, mira a incentivare il cicloturismo e raccontare, valorizzare e promuovere il territorio.

 

L’economia blu, teorizzata dall’economista e ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso Gunter Paoli, è centrale nel progetto, a partire dal titolo; si tratta di un’evoluzione dell’economia circolare con una forte impronta etica per persone e ambiente. In un’ottica di sostenibilità la ciclovia, che si snoda lungo varie tappe che si trovano in diversi comuni piemontesi, utilizza prevalentemente strade bianche, ovvero tratte incontaminate o coltivabili, scelte per non cementificare nuovo suolo. Anche in questo caso, la segnaletica adotta il Terzo Paradiso come simbolo, realizzato da artisti locali; i pannelli, oltre alle classiche informazioni, forniscono, attraverso l’app per smartphone, dettagli sui punti d’interesse della zona e consigli su dove mangiare o dormire, consentendo così a turisti e abitanti di scoprire, ad esempio, chiese, zone panoramiche o agriturismi. “Le ciclovie di Pistaaa, – ha concluso Alberto – oltre a valorizzare i paesi e raccontarne l’identità, permettono, attraverso un’infrastruttura ‘blu’, il collegamento tra i nostri comuni. Il progetto ha l’ambizione di promuovere il turismo, la cultura e stimolare l’economia blu della zona, all’insegna dello sviluppo sostenibile del turismo e del territorio, attraverso arte e tecnologia”.


*Il Frutteto Storico Condiviso è un progetto realizzato grazie alla Fondazione della Comunità Chierese. L’Associazione Patriarchi della Natura è la responsabile della messa a dimora degli alberi e le altre associazioni che curano il progetto sono CiòCheVale, Un Punto Macrobiotico, Il Tuo Parco, Piantiamola! e Circolo La Vela; l’azienda BigMat DE TOMMASI BRUNO & C, inoltre, sponsorizza l’iniziativa.
Crediti fotografici: Alberto Guggino.