Formazione, sostenibilità, arte, scuola, territorio: a Roma l’iniziativa “Tanti Obiettivi Tante Abilità” legato all’opera “Albero delle Identità”
L'organizzazione di promozione sociale "Happy Coaching & Counseling" ha organizzato l'appuntamento nell'ambito del "Festival della sostenibilità" di ASviS: una web series di 17 puntate (che ha visto tra i protagonisti anche Saverio Teruzzi, coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso) incentrata sui diversi obiettivi dell'Agenda 2030 in relazione "alle abilità - ha spiegato ai nostri microfoni il presidente della realtà Stefano Battiato - che si ritengono importanti rafforzare per raggiungere gli scopi prefissati. Tali abilità sono alla base della creazione artistica partecipata chiamata Albero dell'identità".

Stimolare la consapevolezza, rafforzare le competenze ‘trasversali’ di studenti e cittadini attraverso il mezzo della creazione artistica, innestando processi di cambiamento virtuosi a beneficio della comunità di riferimento: sono queste alcune delle finalità di Tanti Obiettivi Tante Abilità, iniziativa ideata dall’organizzazione di promozione sociale  Happy Coaching & Counseling e presentata il 10 settembre 2020 presso la scuola Di Donato di Roma, che punta ad innescare processi di miglioramento continuo dei singoli partecipanti e delle loro comunità. La sostenibilità della mentalità è stata uno dei concetti base dell’evento, che è stato proposto nel contesto della quarta edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile di ASviS. L’appuntamento si è articolato attraverso due programmi, una web serie e la partecipazione alla realizzazione dell’opera d’arte di partecipazione. La prima parte ha preso il via il 22 settembre sui canali social della realtà in questione: quotidianamente, per 17 giorni, veniva postato un filmato dedicato a ognuno dei goals dell’Agenda 2030. Ogni video aveva come soggetto un rappresentante di diverse organizzazioni, che si focalizzava su un obiettivo ONU specifico e spiegava quale abilità (questo il termine scelto dagli organizzatori) avesse la propria realtà per poter portare un impatto positivo in linea con uno dei goal delle Nazioni Unite.

Tra i 17 relatori figurava anche Saverio Teruzzi, coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso: l’artivatore si è focalizzato sull’obiettivo 11, ossia “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili” (di seguito il suo intervento). “Abbiamo avuto l’opportunità – è stato così commentato l’intervento di Saverio nella pagina Facebook di Happy Coaching & Counseling – conoscere il bellissimo progetto del Terzo Paradiso da un volto così importante e per la quale nutriamo moltissima stima. Il progetto crede nell’importanza che le relazioni e gli incontri ricoprono per la nascita di nuovi modi più sostenibili di percepire e agire nella realtà attorno a noi. Essere consapevoli e responsabili è un viaggio da fare tutti insieme”.

Tanti Obiettivi Tante Abilità: Evento – Francesco Saverio Teruzzi

Grazie Francesco Saverio Teruzzi per essere intervenuto all'evento "#Tantiobiettivitanteabilità" in veste di ambasciatore degli ambasciatori della Cittadellarte-Fondazione PistolettoAbbiamo avuto l'opportunità di conoscere il bellissimo progetto "#terzoparadiso" proprio da un volto così importante e per la quale nutriamo moltissima stima.Il progetto crede nell'importanza che le relazioni e gl'incontri ricoprono per la nascita di nuovi modi più sostenibili di percepire e agire nella realtà attorno a noi.Essere #consapevoli e #responsabili è un viaggio da fare tutti insieme!#happycoachingandcounseling #alberodelleidentitá #pnlitalia #benesserepersonale #ristazionarti #leanartcoaching #abilità #miglioramentopersonale #curapersonale #potenziamentopersonale #riqualificazione #agendaperlosviluppo #sostenibilità #svilupposostenibile #sviluppopersonale #formazionepersonalecontinua #formazionepersonale #riqualificazioneambientale #statoemotivo #statoemozionale #cresciamo #prendiamocicuradinoi #amaresestessi

Pubblicato da HAPPY Coaching and Counseling su Mercoledì 14 ottobre 2020

Alla web serie è seguita una nuova tappa del progetto artistico dell’Albero dell’identità che ha visto coinvolti, nella giornata del 10 ottobre scorso, i familiari degli alunni dell’Istituto Comprensivo Daniele Manin di Roma. Il presidente di Happy Coaching & Counseling Stefano Battiato ne ha spiegato le peculiarità ai nostri microfoni: “Si tratta di un’opera collettiva, che principalmente si ispira al mosaico artistico, perché creando tutti insieme è possibile lasciare un segno indelebile del nostro passaggio e impegno per la società. L’Albero delle Identità viene elaborato attraverso un percorso co-creativo, cognitivo laboratoriale, chiamato ‘Lean Art Coaching’, che rafforza le competenze personali e collettive, utilizzando la creazione artistica partecipata per ottenere senso di appartenenza, attenzione all’altro e consapevolezza dell’ambiente che andiamo a modificare e a rendere più bello e significativo. Per preparare questo albero ogni partecipante realizzata una foglia in creta, non badando solo alla tecnica di esecuzione, ma prestando attenzione a riflettere e comunicare, con la propria creazione, quale abilità vuole rafforzare per lo sviluppo sostenibile del proprio territorio e delle relazioni in esso. L’idea dell’Albero delle identità, inoltre, è di proporre sempre nuove attività, coinvolgendo studenti, genitori, comunità e aziende, per far sì che l’opera cresca di dimensioni ma soprattutto di significato”. La prima edizione del progetto a Piazza Vittorio, che ha visto la realizzazione dell’opera all’interno dei giardini della piazza, ha coinvolto oltre 140 studenti, 6 classi e numerosi genitori, docenti lavoratori del cantiere di piazza Vittorio. Il sottotitolo dell’opera è La partecipazione nel Distanziamento, perché le attività di progetto sono partite poco prima del lockdown di primavera 2020 e proseguite malgrado la chiusura e il distanziamento. Al momento l’opera consta di circa 400 ‘foglie abilità’, ma già la prossima presentazione del 10 settembre farà aggiungere all’albero un altro centinaio di foglie abilità, realizzate nell’ambito del workshop tenuto presso la scuola.

Il progetto Albero delle Identità era già stato presentato dall’associazione nell’ambito del Rebirth Forum nella capitale, occasione in cui Battiato ha conosciuto Teruzzi. “L’opera – ha specificato Battiato – permette una rigenerazione della zona in cui viene installata, non tanto per la sua bellezza artistica, comunque opinabile e soggettiva, ma soprattutto per il modello rispetto alla quale viene realizzata. È significativo, in quest’ottica, che i protagonisti di questo processo siano gli studenti”. Il presidente mette in luce poi la giornata dedicata allo sviluppo sostenibile rispetto all’opera: “Per dare l’occasione di sostanziare la partecipazione alla realizzazione dell’albero, sabato 10 ottobre abbiamo organizzato tre workshop di un’ora ciascuno nell’ambito dei quali i diversi gruppi partecipanti (alunno e familiare), hanno avuto modo di realizzare la loro foglia abilità guidati dai trainer dell’associazione (il sottoscritto, Gesine Danielsen ed Elisa Battiato). Il primo workshop era dedicato all’applicazione della teoria dei sistemi nello sviluppo sostenibile territoriale partecipato (con la partecipazione del Prof. Habib Sedehi); il secondo si concentrava su cosa il privato e le aziende possono fare per dare supporto allo sviluppo sostenibile del territorio, in particolar modo rispetto ai nostri comportamenti rispetto alla Rischio Percepito e relativa gestione (con la partecipazione della funzione CSR ENAV e l’intervento del professor Luciano Floridi da Oxford); il terzo ha affrontato il tema dell’arte partecipativa e suo contributo nello sviluppo di un territorio e di una comunità”.

Il progetto dell’Albero dell’identità ha già avuto successo in occasioni precedenti: il primo fu installato nel 2015 alla Stazione di Settebagni di Roma, che si trovava in condizioni di degrado. Da allora l’opera è continuata a crescere edizione dopo edizione, arrivando ora ad avere 3500 foglie, ovvero migliaia di persone che hanno dato il proprio contributo. “L’albero – ha spiegato Battitato – cresce sempre di più, diventando ogni giorno più importante per la cittadinanza del quartiere. La stazione, una volta degradata è mantenuta in condizioni decorose dagli stessi cittadini, anche se permangono problemi strutturali di responsabilità del gestore dell’infrastruttura”.
Sono stati realizzati, inoltre, Alberi dell’identità in Italia e all’estero (in Francia). Tutti diversi, ma tutti collegati: “Come delle piante vere – ha concluso il presidente – c’è un sistema sotterraneo che le collega. Nel nostro caso è il modello ‘FormAttivo’ con cui sono stati pensati, realizzati e rispetto al quale continuano a crescere”.
L’Albero dell’identità, alimentato dalla linfa dei giovani studenti e dall’energia dei cittadini desiderosi di una rigenerazione urbana e sociale, non smette più di fiorire.